Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
 

 

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Le mie verdi note

Post n°879 pubblicato il 23 Febbraio 2014 da LaDonnaCamel
 
Foto di LaDonnaCamel

E' quasi fine mese e ho già in mente il prossimo eds, sono sempre troppo avanti e proietto sul muro le diapositve di quel che sarà. Ma non lo dico. Taccio perché so tenere un segreto, prima ti toccano le mie notule, le fatture che faccio a tutti quelli che c'erano per saldare i conti e chiudere la questione del verde (occhio che scrivo direttamente nella finestra del browser, non ho il correttore ortografico, se sbaglio, pogo: spostati che potrei farti male.)

La storia era questa: scrivi un eds che contenga qualcosa di verde, tralasci di dire o spiegare nel dettaglio un mondo o una piccola cosa, entro il 18 febbraio  alle nove di sera e non vale consegnare prima di quattro giorni.

Angela con Opera numero 1

Questo trittico in crescendo mi ha impressionata. Che Angela sapesse tenere la penna dalla parte del manico era già chiaro da subito, non ci sono dubbi. La prosa le sgorga naturale dal rubinetto, ce l'ha in casa senza fatica apparente: è bastato incanalare un po' la foga per frenare la pressione e dare forma e controllo al bolo creativo, il risultato è di grandissima classe. Poi lo so che non è vero che è senza fatica, si dice per dire.

Michele Azzeccagarbugli con La sciarpa

Ciao Michele, benvenuto, son contenta di vedere un po' di nomi nuovi, giovanotti soprattutto che ne abbiam pochi. Son d'accordo col commento di Melusina, osa osa! Che vuol dire osa? vuol dire molla lì i vecchi aggettivi e sbalordiscimi, prova qualche abbinamento nuovo che sia tuo, solo tuo, alla peggio ti vengon fuori metafore agghiaccianti, che vuoi che sia? Resteremo di sale ma ci piace, siamo perversi, siam qui per questo.


Melusina con Un mare d'erba
Melusina bissa con Telefono casa
Melusina supera se stessa con Kate G.

Accidenti, in questi giorni sei ispirata, hai prodotto tre pezzi letteralmente uno meglio dell'altro: nel primo c'è l'angoscia, qualcuno ha detto che assomiglia alla strada di Cormac McCarthy e io sono d'accordo, il secondo è divertentissimo e tutto il succo sta proprio nell'omissione che viene man mano svelata, ma il terzo, oh, il terzo è un colpo da maestra e mi lascia senza parole. Il che è strano ma vero.

Hombre con O' nipote mascalzone

Omettere è sottintendere, ammiccare, lasciar stare di dire quel che si sa, si fa per prudenza, si fa per risparmiare il fiato. Stai preparandoti una bella schedatura di personcine per bene, un album di galantuomini e galandonne come quelli che hanno in questura: chi lo sa se una volta o l'altra fai su un casting per qualcosa di grosso. Intanto metti da parte. Noi leggiamo. Rapiti.

Camèl con La Prinz verde

Non è vero che mia mamma guidava piano, non è vero quasi niente di quello che scrivo. Altrimenti che lo farei a fare?


Lillina con Fili spezzati

I pezzi in corsivo, Lillina, mi hanno impressionata. Va bene, l'ho già detto prima per Angela e si vede che oggi sono impressionabile e non ho più parole per dirlo, ma mi ricordo ancora i primo balbettii, due anni fa, e adesso mi domandavo se stessi citando qualcuno, e chi: non si può sapere tutto, in caso avrei chiesto scusa per la mia ingnoranza. Perdonami amica mia, ho messo qualche frase su google ma non ci sono occorrenze, è tutta roba tua. E allora brava, davvero strabrava.

Calikanto con Onda verde

Di te mi colpisce sempre il coraggio, fin dalla prima volta. Che vuol dire il coraggio, scrivere non è mica pericoloso, che rischi si corrono? Eh, lo dici tu. Scrivere si corrono i rischi, altro che, e tu Cali li corri senza paura, vai fino in fondo, non ti fermi davanti a niente e nessuno. E questo arriva a chi ti legge e fa tremare i polsi e l'esofago.

Dario con Consigli

Il nondettista professionista - e scusa se mi ripeto ma me ne faccio un vanto e non ci sono storie. Nessuno come te sa tacere, credo sia per l'allenamento alla poesia, che stringe i canali e fa sgocciolare le parole con parsimonia, come un raffredore occluso. Tu sei reticente per principio, la lingua che hai scelto è oscura per scelta, non solo per noi polentoni ma per tutti: è scarna e secca come la lupa.

Gabriele con Due distinti signori...

Come si diverte Grabriele a giocare con le parole: dì la verità, hai trovato l'America qui, il paese della cuccagna. Son contenta, ho piacere. Anche noi ci divertiamo un sacco. Per questo non le avrei messe le note. Primo, perché tutti noi siamo dotati di dito e di google, chi vuole se lo trova da sè il contesto, ma quale ricompensa per chi invece non ne ha bisogno, perché già sa? Non c'è il secondo.

Pendolante con Cambiamenti cromatici

Certe cose non si giudicano per la lunghezza ma per la precisione. La precisione di ogni singola parola che rende conto delle sfumature, dei dettagli da guardare da vicino e da lontano. Un vero e proprio esercizio di stile, una fotografia scritta, un'immagine che si fissa nella retina a partire da dentro. Pare di essere lì.

Il Pendolo con L’ego di Dio

Qui si gioca, non dire di no! A partire dal titolo, non l'avevo nemmeno capito subito, ci ho fatto caso solo dopo un po' e il corto circuito intellettuale è stato ancora più piacevole. Mi sono divertita e l'ho letto due volte, è un grattacielo quanto a piani di lettura, ogni volta ce ne trovo uno diverso, vado su a piedi o prendo l'ascensore?

Gordon con Il primo viaggio insieme

Questo racconto rinasce ogni volta quando lei si toglie il casco e noi lettori immaginiamo la sua chioma bionda comparire all'improvviso - per noi - come dal nulla e sciorinarsi nel vento. Allora gli occhi tornano su a rileggere le prime righe e le parole in corsivo acquistano un significato diverso, si comincia a capire e si arriva di nuovo alle frasi finali e lei di nuovo viene fuori dal casco, si mostra, si svela: nasce.

Singlemama con La scatola verde

Hai progettato bene la tua trama per intrigare quei curiosoni dei tuoi lettori. Eccoli lì che pendono dalla tua tastiera, sbavano dalla voglia di sapere quello che tu non puoi dire: non solo perché non lo sai, ma anche e soprattutto perché è proprio questo il telaio portante del tuo racconto, l'architrave su cui si appoggia tutto. E di questo, sembra incredibile ma è vero, godono.

 

Ecco fatto. Ho detto tutto quello che dovevo dire, non ho lasciato niente sottinteso.

A presto!

[Edit]

Pendolante credeva di passarla liscia, chi lo sa perchè non ha voluto includere questo gioiellino nella lista, forse non era abbastanza verde? oppure non era abbastanza omesso? Era fin troppo omesso, di fatti non l'ha messo, era omesso del tutto! Vabbè, scusa, gioco. Per me ci sta, ci sta eccome e dunque lo dis-ometto.

 

 
 
 
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