da aprile del 2006 a marzo 2007 ho avuto la possibilità di lavorare con un'associazione dominicana, Oné Respe, che opera nelle baraccopoli di Santiago e di Haina in Repubblica Dominicana. Durante questo periodo ho scritto su questo blog ciò che vedevo e osservavo, qui trovi i post più rilevanti in ordine cronologico. LEGGI TUTTI I POST
116 blog si sono incatenati qui ed hanno vinto: l'articolo 29 del decreto anti-crisi è stato stravolto e sono tornate le detrazioni del 55% per chi realizza lavori di ristrutturazione a favore dell'efficienza energetica! Grazie a tutti.
Dopo oltre 6 anni di permanenza su Libero del mio blog ho deciso di migrare su un sito personale in cui poter fare tutte le modifiche e i cambiamenti che voglio.
L'archivio del mio lavoro per 6 anni non è trasportabile sul nuovo sito quindi rimarrà qui, spero, per essere consultato.
Vedo con piacere di non essere stato l'unico a segnalare la pericolosità dei nuovi cartelli pubblicitari istallati dalla provincia di Milano sulle rotonde. Il consigliere Biolchini (IDV), da me contattato, mi ha assicurato di aver già chiesto informazioni in merito. Staremo a vedere.
Io ho scritto sul forum della Provincia, ma non ho ancora ricevuto risposte. Però un uccellino mi ha detto che pare sia un appalto della giunta precedente, quella che le pubblicità dalle strade diceva di volerle eliminare....
avevo trovato un comunicato stampa del dicembre 2008 in cui si parlava di massimo 4 cartelli recanti la scritta "verde a cura di..." dimensioni 100x70 che sarebbero stati istallati su un centinaio di rotonde in tutta la provincia (ma non riesco a ritrovare il comunicato). Qui la situazione è un po' diversa.
Naruralmente sono d'accordo sulla negatività del fatto. Ma rilancio il problema che investe - trasversalmente - tutte le Amministrazioni Comunali in quanto istituzione, indipendentemente dal colore. Pollice verso a tutti? Si certamente! Basta guardare lo schifo della pubblicità e cartellonistica stradale anche nella "bella" Cernusco. Sinceramene a me interessa poco chi è o chi sono gli autori. Guardo al risultato che è sotto gli occhi di tutti. Tutti però la fanno franca impestando le principali arterie con una serie infinita di pubblicità che quasi sempre si scontra con la sicurezza stradale. Vien da chiedersi chi ha il titolo o sente il diritto di concedere le autorizzazioni ad installarla e ad inquinare...per poi verificare davvero sul posto la conformità e rispondenza ai requisiti di legge. Con quali poteri la concede? Vien da chiedersi quindi chi controlla, chi diffida le pubblicità irregolari e le fa rimuovere. Com'è fatta la filiera? Insomma se c'è la possibilità di concederle perchè non c'è anche quella di recederle? Qui occorre regolamentare la pubblicità perchè c'è troppa alea discrezionale a senso unico! S'è mai vista una diffida o un intervento coattivo a rimuoverla? Personalmente proporrei un "regolamento" che denuclearizzi..pardon depubblicizzi la nostra Cernusco definitivamente.Ne ho parlato anche su vecchi forum di V.C. inutilmente. Certa pubblicità poi (vedi via Torino a Cernusco) è stata indubbiamente posata distruggendo le alberature nei pressi e rompendo la sequela dei filari. Incredibile" A quanndo una decisione seria? O sentiremo la solita tiritera che seppur poca la pubblicità serve a risanare i Bilanci Comunali? C'èla "Podestà" .... di farlo?
Io credo che sia arrivato il momento di cominciare a muoversi per fare in modo che la pubblicita' sparisca dalle strade.
Il posizionamento della pubblicita' lungo le strade e' regolato dal (nuovo) codice della strada, lo stesso che istituisce i punti della patente o le regole della circolazione. La Provincia poi ha emesso un regolamento proprio che, ove previsto, puo' modificare le disposizioni del codice della strada. anche i comuni lo possono fare, ma non mi risulta che Cernusco abbia emesso norme deregulatorie rispetto ai precedenti.
Basta quindi documentarsi per vedere che un gran numero di cartelli sono in violazione delle norme stabilite: distanze dai segnali stradali, distanze tra cartelli, locandine fuori legge, indicazioni d'impresa sbagliate, eccetera. Le violazioni sono infinite.
Lanciamo una campagna, che chiedera' il tempo che chiedera', ma che abbia come obiettivo liberare le nostre strade dalla pubblicita'. Come in Germania, come in Inghilterra: se lo fanno loro, lo possiamo fare anche noi.
Aggiungo solo una prima verifica: i cartelli posizionati dalla provincia sulle rotonde sono visibili dal territorio del comune di Cernusco (da quello che viene definito centro abitato, nei termini stabiliti dal codice). Per questo, e' obbligatorio che l'ente che li vede (il comune) rilasci formale nulla osta all'installazione: e' stato fatto? se Cernusco non ha rilasciato questo nulla osta, i cartelli sono da rimuovere (almeno quelli visibili dal territorio del comune - es. da Via Cavour, all'altezza dell'ospedale Fatebenefratelli, guardando verso Ronco)
ricordo che il limite del centro abitato e' quello stabilito dal cartello con scritto "Cernusco sul Naviglio" con una barra rossa obliqua soprastante.
Pur essendo sul territorio di Cernusco (vale per qualsiasi altro Comune)le strade in questione e ovviamente le rotonde, sono di proprietà della Provincia. Nulla influisce il cartello di località. Ci sono i cippi a dimostrarlo oltre agli atti di possesso e/o concessori. Su questo piano a mio avviso si fa un buco nell'acqua anche se la pubblicità "si vede" da e in Cernusco. La questione è solo di "politica-amministrativa", molto difficile sul piano del "diritto". Ma per favore, cominciamo a guardare cosa è possibile fare nel nostro orticello...di spunti ce ne sono. O no?
Ho trovato questo regolamento del 1994 , avrei bisogno che mi deste una mano per provare a capire se è utilizzabile e come. Credo che gli articoli interessanti siano dal 37 in poi. Inoltre è molto interesante l'articolo 16 del regolamento provinciale che parla di massimo 6 pannelli.
Per quello che penso cerco di essere chiaro fino all’osso. La presenza di un Regolamento (bello o brutto che sia) sulla pubblicità è un fatto istituzionale: ci mancherebbe che non ci fosse. Ma se gli esiti di come è la situazione di fatto sono quelli che sono (uno schifo) sotto gli occhi di tutti, vuol dire due cose: che il Regolamento è solo sulla carta e non serve a nulla, o il Regolamento è disatteso e non rispettato.
Cosa ha a che fare il Regolamento se poi per installare i cartelli pubblicitari (via Torino a Cernusco) si distruggono filari di piante fastidiose con danno patrimoniale?
Cosa centra il Regolamento se tutta la filiera istruttoria / esame / autorizzazione / posa / e controllo da gli esiti che sappiamo?
Siamo alle solite: gl’Italiani sono sempre i primi a fare e disfare leggi e disposizioni perché quella di prima non è rispettata: il difetto sta nel manico del sistema di verifica / controllo.
Quanti provvedimenti coattivi, sanzionatori, di diffida a rimuoverli sono stati emessi per il danno patrimoniale (piante distrutte) o per cartellonistica pietosa e contrastante col Codice Stradale (forma, dimensione, colore, posizione, ecc.) magari diversa da quella autorizzata o che “sul posto” si rivela pericolosa rispetto all’esercitazione grafica del progetto?
Chi è l’Autorità che valuta la necessità-utilità di autorizzare una cartellonistica che “inquina” pesantemente il paesaggio? Chi ha il diritto/dovere di concedere le autorizzazioni a quell’ammmasso di freccie segnaletiche che impestano il territorio comunale in ogni incrocio solo per segnalare toilettes per cani o pizzerie (non me ne vogliano) differenziandole veramente da quelle istituzionali necessarie? Vogliamo dircela tutta che molte forniture gratuite di segnaletica istituzionale sono “barattate” con quelle commerciali? Vogliamo prendere atto che nessuno fa la doverosa manutenzione o riempie almeno di pannelli ciechi le transenne agli incroci? All’incrocio Torriani-Videmari (scuola di via Manzoni) c’è una transenna pubblicitaria divelta da un mese pericolosissima, sporgente e a taglio: nessuno si accorge? Nessuno vede? Nessuno provvede? Dopo due settimane ho richiamato un Vigile li in servizio che, bontà sua, deve aver dato le disposizioni per nastrare la scatola elettrica aperta e sfasciata…
C’è solo un sistema per non avere più problemi di nessun tipo: adottare un Regolamento che vieti la pubblicità, limitandola esclusivamente a quella istituzionale ed indispensabile al vivere civile non a quello incivile. E fare in modo che i Responsabili pubblici addetti al problema lo siano davvero su tutta la filiera non solo quando autorizzano le concessioni sulla carta...o NO?