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Kuda, io sono d'accordo con la denuncia della situazione in Honduras e in nessun caso nulla può giustificare i morti e la repressione. Forse però quello che Peacereporter non dice è la prima responsabilità dello stesso ex Presidente Zelaya il quale, non vivendo in Europa ma in Honduras e conoscendo bene la situazione e la Costituzione dell'Honduras, ha voluto continuare a portare avanti un referendum che, attraverso la modifica della Costituzione, avrebbe reso possibile un'estensione del mandato presidenziale (che è di quattro anni) e una sua possibile rielezione (guarda caso il suo mandato scade l'anno prossimo). La Corte Suprema dell'Honduras si è espressa contro la modifica costituzionale non perchè gli fosse antipatico Zelaya ma perchè la Costituzione dell'Honduras vieta espressamente di modificare la durata del mandato ed è stata la stessa Corte a ordinare all'esercito, che in Honduras è il difensore della Costituzione anche quando Zelaya era al potere, di destituire il Presidente. E' una situazione abbastanza diffusa in America Latina quella di cambiare la Costituzione a proprio uso e consumo e in funzione degli interessi personali del Presidente del momento e non ne faccio certo una questione di democrazia, visto che questa parola ha sfumature diverse nei diversi Continenti. Quello che non accetto è che Zelaya non conoscesse le conseguenze di quello che ha voluto portare avanti nonostante tutto e le denunce di parte che si levano dal mondo "democratico" occidentale e pacifista. Diciamo che ci auguriamo tutti che Zelaya torni Presidente ma che si rassegni a lasciare il potere a qualcun altro l'anno prossimo; una modifca ad arte della Costituzione, contro la Costituzione stessa, non è forse un perfetto Golpe bianco? E impariamo a parlare dei fatti per quello che sono senza denunce "di parte"

attenzione Antonio c'è un profondo errore in quello che dici. Zelaya chiedeva che durante le primarie per le presidenziali si svolgesse un referendum per chiedere se si voleva la convocazione di una Costituente, in caso di vittoria dello stesso, l'assemblea sarebbe stata eletta contemporaneamente al nuovo presidente. Zelaya, terminando il mandato con le elezioni non si sarebbe potuto ricandidare perchè non vi sarebbe stata nessuna Costituente che avrebbe potuto modificare per tempo la Costituzione. Zelaya è stato arrestato con il pretesto che non si potevano svolgere referendum il giorno delle elezioni. Ma si trattava di elezioni di partito, primarie, non di elezioni politiche, il tutto si basava sull'interpretazione dell norma.

Per la cronaca la Costituente avrebbe modificato il diritto di proprietà della terra e i diritti dei lavoratori, non solo la possibilità di re-elezione.

Ecco cosa dice Zelaya a proposito della costituente e del suo ritorno al potere: "Io mi sono impegnato a non prendere alcuna iniziativa in questo senso prima delle elezioni, ma ciò non vuol dire che i processi si arresteranno. Io non ho mai programmato l'Assemblea Costituente perchè si sviluppasse durante il mio governo, ma nel prossimo governo in cui non sarò più il Presidente. La Costituente non è una facoltà del Presidente o del regime di fatto, o di qualsiasi altro gruppo." Intervista qui

E' esattamente quello che ha visionato la Corte Suprema (ribadisco che c'era anche la richiesta di incrementare il numero di mandati) e che ha giudicato incostituzionale. A questo punto Zelaya sapeva benissimo a cosa andava incontro se avesse reiterato le sue richieste (anche lui probabilmente conosceva la Costituizione e gli attori che là la fanno rispettare) e nonostante questo non si è curato delle conseguenze. Oltre alle dichiarazioni di Zelaya vedi di recuperare anche i documenti che sono stati esaminati dalla Corte e il giudizio che è stato espresso.

l'Assemblea Costituente avrebbe esaminato la revisione dell'intera Costituzione, compreso il numero di mandati, MA ZELAYA NON SAREBBE POTUTO ESSERE RIELETTO perchè il suo mandato scadeva prima della convocazione dell'assemblea stessa. Solo sui media occidentali si è posta l'attenzione sulla reelezione, tutti i giornali latinoamericani, compresi quelli colombiani, non ne fanno menzione perchè sanno come sono i fatti. La decisione della Corte Suprema riguardava il fatto di ritenere non compatibili elezioni interne ai partiti e un referendum consuntivo e non vincolante sulla convocazione della Costituente. Un po' poco per giustificare un golpe. Il vero fatto è che la revisione della Costituzione avrebbe toccato i poteri economici del paese che ricordo, è tra i tre più poveri delle americhe.

I media occidentali non sono così stolti come tu pensi e credi. In ogni caso, questi sono gli articoli della costituzione su cui si è espressa la corte: - art. 237 che fissa la durata del mandato presidenziale - art. 373 che attribuisce al Parlamento in sessione ordinaria il potere di apportare modifiche costituzionali (non esiste alcuna possibilità per un'Assemblea Costituente, stante l'attuale Costituzione) - art. 375 (articolo che NON PUO' ESSERE MODIFICATO) che vieta di modificare la durata dell'incarico presidenziale. Quello che ha dichiarato Zelaya una volta espulso dal Paese lascia il tempo che trova; quello che ha fatto mentre era Presidente è stato abbastanza maldestro (almeno questo concedimelo) e poco attento alle possibili conseguenze. Non credo poi che stia a te giudicare se la Corte Suprema abbia agito secondo la Costituzione o meno. Come al solito (l'altra volta fu per la denuncia del pesante riarmo del Venezula e della barzella dei 2,2 mld di dollari considerati come peanuts) credo che per essere credibili sia necessario accedere a tutte le fonti e riportare i fatti oltre a considerazioni personali o di parte. A proposito continuo a non leggere niente di quello che sta facendo il Venzuela; magari arriverà a finanziare un contro golpe in Honduras. Chavez è capace anche di questo

Rispondo ad alcune sollecitazioni: l'art.373 si riferisce alle modifiche della Costituzione vigente, non alle modalità di scrittura di una nuova Costituzione, gli altri due sono articoli che nulla hanno a che vedere con il decreto presidenziale incriminato, il PCM-005-2009 (e i sucessivi 20-21 e 27). Probabilmente però sono in buona compagnia visto che tra quelli che credono che si sia trattato di un golpe c'è il Presidente Obama, l'Organizzazione degli Stati Americani, tutti i presidenti Europei (che hanno ritirato gli ambasciatori dall'Honduras), il premio Nobel per la Pace Oscar Arias, che ha elaborato un piano che prevede il ritorno di Zelaya come presidente legittimo.

ps: qualcosa su Chavez la scrivo