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ovvero Bambine Vendute. Non è il titolo di un film, ma è ciò che accade tra la Repubblica Dominicana e Haiti. Purtroppo si è instaurata nel corso degli anni questa triste prassi: famiglie medio-benestanti dominicane comprano da intermediari bambine a volte molto piccole (dai 6 anni in su) perchè si occupino degli altri bambini della case e di piccole pulizie.

Le bambine che vengono comprate sono haitiane. Gli intermediari vanno in Haiti e spesso pagano pochi pesos (a volta 1000, meno di 40 euro) alle famiglie più povere, per portarsi via le figlie. A volte le rapiscono.

Nelle case che le "accolgono" queste bambine devono lavorare tutto il giorno in cambio di qualcosa (poco) da mangiare e un tugurio dove dormire. Le famiglie dominicane non sono sempre delle più gentili. Naturalemnte non possono studiare...

Recentemente Onè Respe ha portato in giudizio una di queste notizie per violenze contro una niña traficada. Il giudice, ieri, ha dato ragione a Onè Respe e ha chiesto se la coordinatrice della zona di Haina voleva diventare tutrice della bambina (che ha 13 anni) allontanata dalla famiglia che la maltrattava.

La bambina è in Repubblica Dominicana probabilmente da quando ha 6 anni. Non sa nulla della sua famiglia d'origine.

Il problema non è semplice, chi lavora in Onè Respe non può diventare tutore di tutti i bambini che vivono in situazioni così difficili. Fortunatamente oggi abbiamo trovato un collegio pensato per ragazzi con difficoltà economiche che ha accettato di offrire ospitalità alla bambina e garantirle un'educazione.