Guerre sì, militari no

Post n°1522 pubblicato il 15 Marzo 2016 da kremuzio
 
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Non so come la Storia vedrà questi giorni tra qualche decina di anni. Io personalmente non ci sto capendo nulla. Una volta caduti i vecchi blocchi e le dittature stantie, di nuove stanno sopravvenendo, nuove per modo di dire, in quanto sembra essere tornati al medioevo, per molti versi. Non mi ci raccapezzo più, sembra non esserci una logica, o se c’è , è molto labile, almeno per la mia mente.

Ecco i miei dubbi:

Ricordate quando, fino a poco tempo fa, la paranoia sembrava aver preso piede nelle nostre strade, con camionette di militari armati di tutto punto, perfino con le maschere antigas oltre a fucili mitragliatori ultimo modello? Si trovavano davanti le chiese, alle uscite delle fermate della metropolitana, davanti a scuole ebraiche ed americane, sedi di giornali, ambasciate e vari altri posti a sorpresa. Almeno per quanto riguarda Roma.

Se dovevi entrare in una basilica, specie ora che c’è l’Anno Santo, venivi sottoposto a perquisizioni prima sotto il cercametalli, poi se hai una borsa, passata ai raggi X e quindi se hai rigonfiamenti, anche alla tastata di rito, ma non dai militari, bensì dai poliziotti o dai carabinieri. Si diceva che erano semplici precauzioni, giuste, per mettere paura a quei vigliacchi a cui piace sparare alle persone indifese, e per questo noi sopportavamo. Non senza interrogativi sulle libertà personali, ma come si dice sotto la dittatura, chi ha la coscienza a posto non ha nulla da nascondere. Eravamo, si diceva, comunque in pace col mondo.

Po improvvisamente da più parti si dice che tra poco l’Italia invierà qualche migliaio di militari in Libia, perché da lì viene il pericolo, la minaccia. Ok. Quindi tra poco saremo in guerra, forse, chissà, ci si devono mettere d’accordo sui costi. Quanto costano 5000 soldati da mandare al fronte? Un paio di pozzi di petrolio? La ricostruzione di tre autostrade? Un ospedale e lavoro per imprese di costruzione? Una fabbrica di automobili?

Dobbiamo aspettare che la contrattazione avvenga, e poi spezzeremo le reni ai terroristi.

Però spiegatemi, se ora sta aumentando la probabilità di attacchi sul nostro suolo patrio, essendo in quasi guerra, perché cacchio avete tolto i militari dalle strade? Non mi dite che si sono mimetizzati così bene da risultare invisibili. O che sono stati mandati via perché non servono più. Cosa c’è dietro? Non occorre più quella sicurezza che si instillava alle persone anziane, o non c’è più pericolo di attentati? Per favore spiegatemelo. Mi stanno bene anche delucidazioni tipo ‘abbiamo finito i soldi per pagare l’esercito’, oppure ‘se mandiamo 5000 militari laggiù non ne rimangono più quaggiù’.

Vedremo. Nel frattempo facciamo finta sia scoppiata la pace…

 

 
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Incesto e necrofilia? Legalize them!

Post n°1521 pubblicato il 26 Febbraio 2016 da kremuzio
 
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L’incesto e la necrofilia possono essere considerati insoliti e disgustosi, oltre al fatto che vengano considerati tabù in tutte le società civili del mondo, ed aggiungo pure non a caso. Fin da piccoli ci dicono che non ci si deve sposare tra cugini che altrimenti nascono bambini malformati, eppure non dicono niente riguardo i fratelli, ed i cadaveri. Comunque, questo che dovrebbe essere un ordine naturale delle cose, non deve essere la legge a vietarlo. Ciò è quanto sostiene un ramo del Partito Popolare Liberale svedese (LUF), chiedendo la legalizzazione dell’incesto tra fratelli e del fare sesso con un cadavere, durante la sua riunione annuale svoltasi domenica scorsa.

La richiesta dell’abrogazione di varie leggi al fine di liberalizzare il sesso consensuale tra fratelli e sorelle con età maggiore di 15 anni, si unisce alla richiesta di permettere di ‘lasciare in eredità’ il proprio corpo dopo la morte per essere oggetto di attenzioni e rapporti sessuali senza essere perseguiti. Afferma Cecilia Johnsson, (la simpatica figliola che si vede in foto) presidente della Luf di Stoccolma che ‘La legislazione contro l’incesto è una legge morale ma non protegge nessuno in questo momento. Anche se l’incesto può essere considerato insolito e disgustoso, non deve essere la legge ad affermarlo’. Con questa ragione la Luf ha deliberato  di sostenere la legalizzazione di atti sessuali con cadaveri, con la sola condizione del consenso della persona mentre era ancora in vita. La Johnsson aggiunge che ‘si dovrebbe arrivare a lasciar decidere che cosa succeda al proprio corpo dopo la morte, per cui se capita che qualcuno voglia lasciare in eredità il proprio corpo per un museo o la ricerca medica, oppure se voglia lasciarlo in eredità a qualcuno per li sesso, allora dovrebbe essergli consentito”. Il partito però non è d’accordo , ed il suo portavoce Adam Alfredsson afferma in un’intervista che le proposte non verranno prese in considerazione in quanto l’incesto è e deve rimanere illegale, così come continuerà ad essere illegale l’utilizzo di una persona morta per essere oggetto di attività sessuali. Al coro di proteste si aggiunge l’ex deputato liberale svedese Carl B. Hamilton che nei social ha chiesto di respingere le proposte dell’ala giovanile del suo partito in quanto si tratta di una trovata pubblicitaria ‘architettata da imbecilli’.

Imbecilli o meno, a chi non è saltato in mente, al momento della pubertà, di vedere cosa accade al fratello/sorella? Intendo per quanto riguarda l’altro sesso. Di solito la curiosità finisce qui, ma indubbiamente spesso va oltre. Alcuni antropologi dicono che il tabù dell’incesto dipende dal fatto che esiste un ‘odore di famiglia’ a causa del quale non ci si sente attratti da famigliari. Ma non voglio inerpicarmi in strade scomode. Una sorella ce l’ho ma abbiamo sempre litigato fin da piccoli.

Riguardo il farlo con i cadaveri, beh, anche se si tratta di un cadavere ben fatto o una mummia (magari per interesse scientifico), la cosa non la capisco proprio. Figuriamoci che a me da’ addirittura fastidio nelle donne l’uso di smalti per unghie o rossetti violacei proprio perché mi fanno pensare a salme… E poi che gusto c’è a farlo con qualcuna che non si muove, fredda e che poi dopo non vuole parlare? Ok, sembrerebbe per molti un normale atto tra coniugi. Ma la curiosità che mi sopraggiunge è quella di un cadavere maschio, che se non è impagliato da quelle parti, senza afflusso di sangue, come si fa? Pompette, impalcature, innesti…boh. E poi per quanto tempo si può andare avanti? Sto diventando macabro, ma penso che se il pesce comincia a puzzare dopo qualche giorno… ok ci siamo capiti. Motel con celle frigorifere come negli obitori?

Vediamola così, qualcuno che vuol farsi le ossa lo troviamo sempre.

 

 
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La valle dell'Eco

Post n°1520 pubblicato il 22 Febbraio 2016 da kremuzio
 
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Sono venuto a sapere in ritardo della morte di Umberto Eco. Non sto sempre a vedere le ultime notizie, e nemmeno le penultime, ma so di certo che le prime pagine di molti siti e molti giornali, ad una lettura precipitosa, erano piene delle gesta di perfette per me sconosciute coppie dello spettacolo e del fatto che è stata la Golino a lasciare lo Scamarcio di turno.

Però che tristezza. Una delle menti migliori di questo schifo di mondo se n’è andata, e con sé tutto quello che c’era in quel testone. Ed è questo che mi sconvolge della vita. Uno fa esperienze, impara, accumula nozioni, dati, e poi puff, scompare tutto. Tanto varrebbe vegetare, tanto la mente di un genio e quella di un pazzo, dopo la dipartita, si equivalgono. Il mistero della vita e del come prenderla è proprio questo, forse, a prescindere di cosa c’è dopo.

Devo ammettere però che, ahimè, i suo scritti non mi hanno mai preso, e non sono mai andato oltre le prime pagine che, dicono, essere capolavori. Stessa sorte è toccata agli scritti di Tolkien. Mi prende una noia infinita a leggere quelle cose, ma per fortuna non sono certo io a decretare la bellezza dei libri. Saranno di sicuro capolavori. Opere d’arte di valore umano e culturale inestimabile che rimarranno nei secoli ad imperituro ricordo degli ultimi decenni, magari più delle storie di Belen e dei suo amici.

 
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Family o money day?

Post n°1519 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da kremuzio
 
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Mi si sono indubbiamente schiarite le idee sulle unioni civili dopo la buffonata della manifestazione con ‘milioni’ di persone. Dopo aver sentito vecchiette che non si sono mai sposate (una volta si definivano zitelle) incensare la bellezza del family day, mi sono sempre più convinto che è tutto un problema di fissità percettiva e di soldi. Il problema che sta sotto alla questione non è tanto quella del matrimonio tra omosessuali ed il loro poter adottare bambini, ma quello della reversibilità delle pensioni. Non ci sarebbe la copertura, secondo politici della vecchia guardia e quelli pronti a cavalcare il populismo con i valori Dio Patria Famiglia, tanto cari al fascismo.

A partire dalla conta dei presenti, mai così soggettiva quanto quella effettuata all’interno del Circo Massimo, che varia dalle poche centinaia di persone alle decine di milioni, a seconda che la conta venga effettuata dalla questura, dagli amici di Berlusconi o dai romanisti, si intuisce quanto sia piena di inesattezze e smargiassate.

Ma c’è del dolo pure in coloro che la legge la stanno portando avanti. Secondo voi perché hanno mischiato l’annoso problema delle unioni civili etero con quelle omo? Non potevano fare due cose differenti? No, perché se fosse stato, la prima questione sarebbe passata senza colpo ferire, visto i veri milioni di italiani che potrebbero usufruirne. Allora si sono chiesti come fare per impantanare tutto? Semplice, mischiamo i matrimoni gay e parliamo dei bambini che poveretti andrebbero tolti dalle strutture che ricevono soldi a pioggia dallo Stato per il loro mantenimento. Mischiamoci quel tanto di religione per scaldare gli animi ed ecco confezionato il pastrocchio.

Noi italiani siamo sempre pronti ad entrare a gamba tesa verso chi sta entrando in porta con tutto il pallone. Il concetto di Libertà è molto aleatorio in un paese preda dei primi dittatori che passavano, subordinato al pensiero forte di poco illuminati padroni. Capire il concetto di Libertà non è poi difficile. Ricordate il vecchio referendum sul divorzio? E le leggi sull’aborto? Se a me un problema non mi tocca, perché impedire agli altri di liberarsi dal gioco strangolatorio delle leggi antiche? Sei contrario al divorzio? Pensaci tre volte prima di sposarti e non divorziare! Sei contrario all’aborto? Non mettere incinta nessuna per sbaglio o al massimo continua a pagare le mammane che magari riesci pure ad ammazzare la tua ragazza! Sei contrario alle unioni civili? Sposati in chiesa! Ed invece no, costoro vorrebbero obbligare tutti a non ragionare ed a rimanere nella condizione di pecore attaccandosi a concetti medioevali.

E non c’è niente di meglio a gettare nel calderone il problema degli omosessuali per scaldare anche molti degli altri che vedono con fastidio l’avanzare di questa ‘lobby’.

Ma la mia paranoia che vede, nonostante l’aumentare della durata della vita un aumento delle malattie ed una diminuzione delle cure statali, mi fa pensare che lo Stato abbia tutto l’interesse di pagare meno pensioni possibili, quando può, eliminandoci fisicamente o impedendo il pagamento delle pensioni sia aumentando la durata degli anni di lavoro per averne diritto, sia troncando in mille modi la loro reversibilità. E’ tutto una questione di soldi!

 
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El nebbiùn

Post n°1518 pubblicato il 28 Gennaio 2016 da kremuzio
 
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Da queste parti non siamo abituati a certe cose… Se piove troppo si allaga tutto, se nevica un po’ si chiudono scuole ospedali, i motorini mettono le catene ed ai cagnetti viene fornito una piccola botte piena di vino rosso. Non si sa mai, le valanghe… Allora oggi apro la finestra e mi sembra di essere sulle Alpi. Dal sesto piano non si vedeva niente, tutto spento nel nulla, nella mancanza di definizione come un vecchio televisore rotto. Per fortuna si sentono le voci. Voci eccitate da una parte e canti di mondine dall’altra. Qualche spiritoso accende i fari gialli e le macchie luminose sfrecciano come fantasmi cinesi sulle strade che dovrebbero esserci là sotto ma non si vedono. I gabbiani sono visibilmente rassegnati a non volare e stazionano insieme a corvi e piccioni da qualche parte strillando un po’, ma non si vedono.

 

I pappagalli probabilmente si saranno spiaccicati contro qualche palazzo, che quelli si sa, sono matti e corrono sempre troppo. Ma in strada l’apoteosi. La visibilità da 10-20 metri si abbassa se passi sul Lungotevere. Non si vede da una sponda all’altra, e se passi su di un ponte ti senti sperso e senza punti di riferimento. Magari qualcuno si sarà anche buttato di sotto sperando di cadere su montagne di ovatta. I più, quelli che girano con lo smartphone incollato, fanno foto al nulla, guardano lo schermo e si chiedono perché non si veda niente. A decine fermi  e parcheggiati su questi spazi sopraelevati bloccano quasi il traffico e si prendono i vaffa in HD di chi passa e va di fretta. Passando davanti al Cupolone, hai la strana sensazione che non ci sia più. Dai lampioni di via della Conciliazione al Nulla il passo è breve. Guardiamo tutti, passando, già sapendo che l’opera di occultamento è grandiosa. Ti aspetti anche che spunti la Madunìna da qualche parte là in alto.

 

Lo so che tra un po’ passerà, per cui meglio non perdere tempo, ora faccio colazione con il panetùn ed un biccer di sgnapa e se ne andassero tutti a ciapà i rat!

 
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Nudo ricoperto e sudditanza culturale

Post n°1517 pubblicato il 27 Gennaio 2016 da kremuzio
 
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Presto, coprite seni e piselli alle statue! Arriva Rohuani! Questo è accaduto ieri ai Musei Capitolini, per non far imbarazzare un anziano presidente iraniano, religioso e giurista. Almeno così dice Wiki. Ma sì, hanno fatto bene a coprire con scatole di legno bianco le statue ignude, anzi propongo lo facciano sempre per tutte, o meglio asportiamo a martellate sessi ammennicoli seni e chiappe troppo rotonde, così che tutti i religiosi di importazione possano non arrossire come bambini nel loro periodo delle domande imbarazzanti.

Dopotutto sono abituati a coprire visi e corpi di esseri umani, fonte di peccato, desiderio e sconcezza.

Però non capisco come possa un leader, una persona importante a capo di un paese venuto in Italia a fare spesa, che combatte la libertà di espressione ed i diritti umani, che prende a frustate i blogger, impicca quelli che vengono ritenuti una minaccia, sentirsi a disagio tra corpi statuari artistici frutto di arte millenaria ed universalmente riconosciuta. Quasi universalmente, in effetti.

Rimettere foglie alle stadie con pendenti troppo visibili? Ricordo il proliferare di foglioni di marmo sulle statue nude dei baldi esemplari di italiani fascisti posti tutti attorno allo stadio dei marmi a Roma. Il duce aveva fatto fare ben visibile il pacco italico, poi ricoperto perché oltraggioso nel dopoguerra democristiano da Oscar Luigi Scalfaro, ahimè diventato presidente anch’egli. Menomale che alcune foglie di alloro o di fico o di vite (c’è questa diatriba) sono state applicate quasi come per aumentare il gonfiore e l’imbarazzo, altre invece poggiate sopra lasciano trasparire da sotto per chi guarda (i famosi collitorti) i gioielli di famiglia e le virilità di certo non da pornostar. Qualcuna è caduta, per fortuna.

Se poi la pudica Venere cercava di coprire le pudenda come Eva dopo il peccato originale, si poteva pure premiare il proprio gesto come se lo facesse per l’illustre ospite mediorientale! Meglio lasciarla così com’era. Discorso a parte per il povero Dioniso che sembra passato sotto la scure di qualcuno più imbarazzato che mai, che aveva già troncato naso, braccia e tutta la parte pubica forse perché si toccava troppo? Un’operazione di cambio sesso ante litteram? Un ammonimento per i giovani? Un incidente con un sex toy? Beh, c’era poco da coprire, forse solo la demenza di chi aveva attuato la censura amputatoria.

Noi italiani siamo fatti così, pronti a coprire e scoprire, a vestirci ed a tirar giù le mutande a seconda di chi paga, del petrolio o in nome di chissà quale gentilezza e riguardo verso timidi ed importanti turisti. Di cose da coprire ne avremmo tante, ma le statue proprio no, vi prego! 

 
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Gli Orbs questi conosciuti

Post n°1516 pubblicato il 15 Gennaio 2016 da kremuzio
 
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Esiste uno strano fenomeno ottico, tipico delle macchinette digitali, e per questo abbastanza recente, che fa apparire sfere luminose nelle fotografie. Ovviamente sono stati in molti, ignari della origine ottica del fatto, ad attribuire cause particolari a quanto appare nelle immagini. A partire da chi vede anime disincarnate in quelle lucine fluttuanti, o spiritelli elementali, fatine e quanto di più sognante la mente umana possa immaginare. Altri dicono si tratti di presenze aliene, pari a quelle che vanno a scolpire cerchi nel grano dalle forme pittoresche. Anzi costoro dicono che sono proprio queste lucine ad arare artisticamente le distese di grano. Purtroppo per costoro non sono né fantasmini e tantomeno navicelle intergalattiche, ma la spiegazione è ben più prosaica.

Tanto per cominciare, questi appaiono in ambienti polverosi, umidi, bui, che siano cantine, luoghi diroccati, rurali, ovvero tutti quei posti che tanto per cominciare sono sempre umidi, e poi non troppo puliti dalla polvere. E si tratta di una prova che possiamo fare tutti. Avete presente quando da una tenda socchiusa si intravede un raggio di sole nel quale la luce colpisce tate piccole particelle in sospensione? Polvere, frammenti di pelle secca, tutto quello che si trova in sospensione dentro casa, senza indagare troppo sulla sua natura e che non vediamo se non sotto alcune condizioni.

La luce sembra colpire questi microscopici leggeri granellini e li rende visibili, luminosi quasi palpabili, anche se non riusciamo a prenderli con la mano, vediamo che volano vorticosamente spostati dall’aria che muoviamo muovendo le braccia. Non li vediamo ma ci sono sempre, anche con le stanze chiuse, buie, di notte, e come fanno a vedersi nelle foto? Col flash che non è altro che una luce intensa che colpisce questi microscopici granelli e ce li rimanda, o meglio li rimanda all’obbiettivo che, non essendo a fuoco su questi, li trasforme in sfere luminose.

E non sono solamente questi granellini, ma anche minute goccioline d’acqua, di vapore, quelle che formano l’umidità. Tutte queste si trasformano in tondini bianchicci, luminosi, cangianti, che a volte sembrano merlettati, ricamati, a causa delle loro asperità microscopiche.

Già, niente di particolare o strano, solo un curioso effetto ottico dovuto alla diffrazione della luce, che si vede solo con fotocamere digitali. Macroscopicamente provate a fotografare da vicino una bella nevicata notturna… Il festival degli orbs!

 
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2015: crolla il numero di avvistamenti UFO in Italia

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Mentre tutti pensano che siamo quasi invasi da flottiglie di dischi volanti cattivissimi, ed ogni giorno qualcuno si sveglia spiattellando verità e pubblicando false foto e filmati per un briciolo di notorietà, ebbene le associazioni serie continuano a fare il loro lavoro senza troppo baccano. Dati alla mano, non ci sono tutti questi avvistamenti, anzi ce ne sono molti di meno, quasi la metà in meno ogni anno. Magari l'anno prossimo diremo esattamente il contrario, chissà?

E' di oggi 5 gennaio il comunicato stampa del Cisu che pubblica i suoi risultati riguardo gli avvistamenti del 2015... Eccolo:


---oooOOOooo---

Meno UFO in Italia nel 2015: per il terzo anno consecutivo diminuiscono fortemente (-50%) le segnalazioni di strani oggetti e luci nei cieli italiani, sulla base dei dati raccolti dal Centro Italiano Studi Ufologici (CISU), associazione che dal 1985 gestisce il monitoraggio degli avvistamenti UFO nel nostro paese (25.000 a partire dall’ultimo dopoguerra).
 
Il primo consuntivo dell’anno appena concluso è basato sui questionari compilati direttamente dai testimoni sul sito Internet www.ufo.it : solamente 226, mentre erano stati 399  nel 2014, 617 nel 2013 e 974 nel 2012. Un trend chiaramente in forte discesa, per il quale non ci sono ancora spiegazioni.
 
Il numero di avvistamenti UFO in Italia non è costante, e fin dal 1950 ci sono sempre stati anni più  ricchi (le cosiddette “ondate”: 1950, 1954, 1973-74, 1978, 1985, 1997, 2001,  2004-05, 2009-10) seguiti da altri poverissimi (1955, 1981-82, 1991, 1998). 
 
Sono stati fatte varie ipotesi di correlazione tra il numero di segnalazioni UFO e altri fenomeni fisici (vicinanza col pianeta Marte) o sociologici (crisi economiche), ma nessuna è stata confermata nel tempo.
 
Il CISU, che affronta l’argomento UFO in un’ottica scientifica e non sensazionalistica,  fa periodicamente appello ai testimoni di fenomeni aerei insoliti, perché riferiscano le loro osservazioni collaborando all’attività di  studio.
 
Sulla base delle indagini e delle analisi degli ufologi, oltre il 90% degli avvistamenti risulta spiegabile con fenomeni naturali (meteore e bolidi, corpi astronomici) o oggetti artificiali (satelliti, palloni sonda, fari a effetto laser, negli ultimi anni le lanterne cinesi) e meno del 10%rimane realmente “non identificato”.

Torino, 5 gennaio 2016

 

 
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Il bello in maschera

Post n°1514 pubblicato il 29 Dicembre 2015 da kremuzio
 
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Mi sono deciso a girare con la mascherina, e non perché Carnevale si avvicina. Il terrorismo psicologico e le effettive condizioni dell’aria, oltre al fatto che non mi va di tossire ancora di più grazie alle particelle presenti nell’aria cittadina, mi hanno convinto. Sono ormai anni che ogni tanto mi metto a tossire per un’irritazione cronica dei bronchi, e per uno che non fuma, la cosa è triste. Fatte vedere le analisi al medico mi fa quasi stupito ‘che ti aspetti di avere nei polmoni? Uno che abita a Roma se lo deve aspettare!’.

Ed allora, visto che di solito sono un timidone, ho coltivato l’ipotesi di mettermi la mascherina filtrante, ma mi sono deciso solo oggi a metterla. Ed il mondo mi sembra diverso. Magari solo più appannato, considerando che avendo gli occhiali, il vapore della fiatella esce e colpendo le lenti, le annebbia, ma solo se sono fermo, dato che con l’aria freddissima stando alla incredibile velocità di 40 km/h, questa mi funziona come sbrinatore a costo zero e mi consente di vedere lucidamente.

A leggere ed ascoltare gli esperti su quale mascherina scegliere, c’è da diventare matti e sempre più confusi, per cui mi sono messo a studiare sperando di darvi una mano nella scelta nel caso anche voi decideste di usarla. Partiamo dal fatto che quello che fa male, per ora, sono le polveri emesse dalle marmitte e non i gas, che per quelli è tutto un altro paio di polmoni. Le polveri finissime di cui si parla sono quelle definite PM10 e PM2,5, e sono così piccole che passano dappertutto, si infilano nei polmoni e finiscono nel sangue. Non basta un colpo di tosse o un mucolitico a cacciarle via, e sono dolori. Bisogna fare in modo che queste non passino le nostre difese meccaniche. Consigliano di respirare col naso, come se quei peli che ci sono presenti, oltre al muco caccoloso, le possano intrappolare ed espellere soffiandosi il nasino con un fazzoletto di carta. La cosa mi sembra difficile, anche se non sono un esperto. Allora dobbiamo pensare a qualcosa che sia economico e meccanicamente impenetrabile da quelle minime particelle assassine.

Mi è venuto in aiuto quel kit che qualche anno fa veniva distribuito alle comunità per la Sars, o meglio, dopo che la Sars aveva finito di incutere terrore e far ingrassare tutti quei mafiosi che ci hanno guadagnato con i falsi allarmismi e la produzione di disinfettanti, saponi e cazzatine varie per ipocondriaci. Ebbene questo kit legalmente scaduto e costato miliardi di euro a tutti noi, invece di bruciarlo veniva consegnato alle varie comunità in giro per il paese e quindi ne è arrivato un esemplare anche nelle mie mani. C’erano delle mascherine con delle strane sigle. Allora vedendo in giro mi son messo a confrontare queste sigle per cercarne il significato, e la cosa si è fatta interessante.

Le sigle in questione sono EN149 e FFP2. Della prima possiamo anche fregarcene (andatevela a cercare su Wikipedìa, è una normativa del 2001), ma della seconda no. Fa riferimento al filtraggio, ed FFP2 blocca al 92% le nanopolveri, e costa poco comprarsene un kit. Un passo oltre ci sono le FFP3 che le dovrebbero bloccare al 98%, ed ovviamente costano un po’ di più. Naturalmente dovrebbero essere bene attaccate alla pelle del viso, alle guance, al naso e sotto il mento, difficile da fare se l’elastico (che deve essere doppio e passare sopra e sotto le orecchie) non è ben tirato. Da considerare anche che barba e baffi impediscono l’ermetica chiusura ed andrebbero modellati così da non opporre ostacolo al margine, come insegnano ai militari per l’uso delle maschere antigas.

Quindi ricordate: comprate ed usate mascherine che abbiano la sigla FFP2 ed FFP3!

Altro fattore importante è quello della sagomatura sopra il naso, di solito fatta con una striscetta di alluminio e gommapiuma. Non dimenticate di spendere qualcosa di più per una mascherina con la valvola per espellere l’aria espirata.

La mia mascherina non ha la valvola e quando respiro sembra un mantice che si gonfia e sgonfia, ma la sua  caratteristica basilare è quella che somiglia ad un becco di papero, e mi fa sembrare Paperino col casco. Ora la coloro di giallo, già che ci sono, considerando che non è proprio vero che sono timido… 

Qui la versione "seria" del mio post

 
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Quando c’era l’austerity

Post n°1513 pubblicato il 21 Dicembre 2015 da kremuzio
 

Ricordo come fosse ieri quelle belle domeniche austere senza automobili… Era il 1973 e le cose si facevano seriamente. La Lazio stava vincendo lo scudetto con i gol di CHinaglia ed andavamo allo stadio a piedi. Problemi di petrolio, quando si aveva paura che gli arabi non ne sfornassero più. Guerre tra Israele e nazioni limitrofe, mica come oggi. La benzina costava tantissimo, e si temeva che un giorno potesse arrivare fino a 1000 lire al litro, i 52 centesimi di oggi, cifra terribilmente alta al punto tale che si diceva non si potrebbe più usare l’automobile. Un pieno 30mila lire? Scherziamo? Col tempo abbiamo capito che ne siamo schiavi e che possiamo anche spenderne tre volte tanto. A quei tempi nella benzina c’era il piombo, cosa altamente inquinante. Oggi c’è il benzene le micropolveri, le nanoparticelle nonostante la truffa delle marimitte catalitiche. Era meglio il piombo. E stiamo appiedati lo stesso, o almeno dicono.

Chi ha i soldi può avere auto con targa pari ed auto con targa dispari, due bei Suv che si bevono ettolitri di gasolio ed inquinano come un capodoglio spiaggiato dopo una settimana al sole, ma dicono che sono ecologici. Questi possono camminare mentre i motorini no.

Abbassiamo la temperatura all’interno delle case, o meglio apriamo le finestre che i riscaldamenti sono troppo alti e si possono regolare male. Poi ce lo dice ‘striscialanotizia’ che negli uffici il termostato sta a 23-24 invece che a 18-19. Hanno misurato la temperatura nelle stanze con gente e computer accesi. Ma non sanno i tapirofori che il corpo umano emette calore come anche i computer, monitor e stampanti. Centinaia di watt da moltiplicare per ogni umano. E comunque ci sono le stufette elettriche da usare al posto delle stufe a gas metano, così l’inquinamento di trasporta nei dintorni delle centrali elettriche, a carbone.

Tutti in metro allora, e ricordiamoci che ci sono pure i bus. Viva la faccia di Pisapia che consente, con un solo biglietto giornaliero, di girare la città. A Roma invece hanno aumentato i controlli, si vede dagli ispettori che salgono a sorpresa sui bus, ed i vigili urbani che controllano spietatamente la parità/disparità delle targhe delle auto.

Confesso di avere uno scooter con la targa dispari ed un numero euro che non so. Probabilmente è di quelli più inquinanti anche se con 5 euro di benza ci faccio una settimana e non un’ora come i macchinoni ‘verdi’. Oggi sarei dovuto andare a piedi o spendere 3 euro di biglietti. Chissenefrega. E non dite che il riscaldamento globale è colpa mia.

 
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Avvertenze

Mi preme avvertire che tutto quello che leggerete è frutto della mia mente, anche quelle cose che sembrano scopiazzate. Potrebbe essere che siano stati altri a scopiazzare me. Avverto che l'aggiornamento viene effettuato quando mi pare e piace, anche se, sembra, lo faccia tutti i giorni tranne il sabato, la domenica ed i giorni di festa, quando non mi piace accendere il computer, anche se continuo ad interessarmi ai fatti del mondo e strombazzare il mio malcontento. Con questo intendo dire che non sono un giornalista e che questa non è una testata giornalistica e bla bla bla. Le foto che appaiono negli articoletti di solito le prendo facendo una ricerca su google immagini, ritenendo che siano libere di essere prese e schiaffate sul blog. Se ritenete che io non debba pubblicare una di queste immagini, mandatemi un messaggio ed io la toglierò nel più breve tempo possibile. Non chiedetemi soldi che tanto non ce li ho. Aggiungo pure che non lo faccio per il bisogno che grazie a Dio di bisogno ne ho abbastanza (Petrolini)...

 

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