Auto e riscaldamento globale

Post n°1512 pubblicato il 02 Dicembre 2015 da kremuzio
 
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Penso che ci si debba mettere d’accordo una volta per tutte! Se è vero, come penso che sia, che il mondo sta andando verso una fine terribile causata dal surriscaldamento globale entro il 2050, fatti salvi tutti coloro che abiteranno sulle colline e montagne, allora dovremo rivedere alcune concezioni consumistiche.

Allora, diamo per scontato che tra gas serra, buco nello strato d’ozono, disboscamento  ed inquinamento (che poi è sempre la stessa cosa) la temperatura salirà di parecchi gradi nei prossimi anni; che ridurre le emissioni a partire da adesso è troppo tardi; che il limite che ci si pone nel summit di Parigi è sempre troppo alto; che no abbiamo nessuna voglia di ridurre i consumi di carburanti fossili; che sono poche le cose che non inquinano; eccetera eccetera…

Si presume che alla velocità con la quale i ghiacci polari si stanno sciogliendo aumenterà il livello del mare di qualche metro, così che verranno allagate le zone costiere in tutto il mondo costringendoci a scappare più in alto. Questo vuol dire che ci saranno meno spazi vivibili, a meno di vivere su barconi, e meno zone coltivabili. La prospettiva non è per niente bella.

D’altra parte a me che me ne frega? Nel 2050 non ci sarò più, non ho figli, per cui la cosa non mi toccherà quasi per niente, se non per una immensa rabbia che mi sale quando sento che c’è ancora gente che nega il riscaldamento globale.

Ok, ma non è proprio questo il discorso che volevo fare piangendomi addosso!

Oggi sento per radio che PER FORTUNA sono aumentate le vendite di auto quasi del 30%! Ma dico stiamo scherzando? Chi ci garantisce che alla fine ci sarà un  minore consumo di almeno 5% di combustibili? Quante saranno di contro le auto rottamate? E quante delle nuove saranno SUV al posto di berline? E quante Volkswagen con la centralina truccata?

Sono queste le cose che mi fanno crollare le braccia. Per ora non c’è nulla che impiegato come combustibile faccia inquinare meno. Solo la forza muscolare. Niente motore elettrico che sposta il problema dell’inquinamento dalle città alle centrali, niente idrogeno che ha costi altissimi di produzione…

Macchinette a pedali e biciclette, questa la soluzione.

Auto, treni, navi, aerei… In nome della produzione e dello spostamento di oggi il mondo tra 30 anni vivrà sulle palafitte, berrà acqua desalinizzata e mangerà alghe e pesci.

 

Se non altro non soffrirà più di colesterolo.

 
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Quella pelosa materia oscura…

Post n°1511 pubblicato il 27 Novembre 2015 da kremuzio
 
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Magari potremmo anche stare bene, si fa per dire, senza sapere di quest’ultima scoperta, ma vuoi mettere in una conversazione sul divano buono di casa parlare di queste cose che magari sono piene di doppi sensi? Tra flussi e buchi neri, capelli e bulbi, ce n’è per fare mezzanotte in allegria!

L’ipotesi che scaturisce da questa scoperta è una di quelle che potrebbe cambiare l’astrofisica. Quella che si sta studiando dovrebbe trattarsi di ‘materia oscura’, una ipotetica forma di materia della quale non possiamo rilevare la sua radiazione elettromagnetica. Secondo le ultime teorie c’è nell’universo più materia oscura che materia normale: all’incirca 6 volte di più. Sembra che ogni galassia sia circondata da un alone di questa materia, pesante come un trilione di soli e che si estende per centinaia di migliaia di anni luce.

Si tratta di un mistero che sta sfidando, tra le altre cose, i nostri scienziati, che per ora sanno quasi esclusivamente che si tratta di materia diversa da quella che conosciamo e che interagisce solamente tramite la forza di gravità.

Secondo il dott. Prézeau del Jet Propulsion Laboratory, che ha utilizzato simulazioni per cercare di capire la materia oscura: ‘Un flusso di queste particelle può essere molto più grande del Sistema Solare in sé, e ci sono molti di questi flussi, i quali come corsi d'acqua attraversano il nostro vicinato galattico. Quando la gravità interagisce con il gas di materia oscura più fredda durante la formazione delle galassie, tutte le particelle all'interno di un flusso continuano a viaggiare alla stessa velocità’. Ma cosa succede quando uno di questi ‘corsi d'acqua’ si avvicina ad un pianeta come la Terra?

Le simulazioni rilevano che quando un flusso di materia oscura passa attraverso un pianeta, le particelle del flusso si concentrano in 'capelli' ultra-densi di materia oscura. Sembra che i capelli siano più densi in un punto chiamato la 'radice', che ha una densità di particelle circa un miliardo di volte superiore alla media. 

Nel caso della Terra, la radice dovrebbe essere a circa un milione di chilometri di distanza dalla superficie del pianeta, o due volte la distanza Terra-Luna. Il flusso di  particelle che sfiorano la superficie terrestre formeranno la punta dei capelli, ma a circa due volte più lontano dalla Terra rispetto alla radice dei capelli. Questo flusso non sembrerebbe essere pericoloso per la vita sulla Terra, considerato che c’è da sempre, almeno  non pericoloso come le ricadute di detriti spaziali.

Un flusso che passasse attraverso il nucleo di Giove, produrrebbe radici ancora più dense: quasi 1 trilione di volte più dense del flusso originale.

Secondo il dottor Charles Lawrence, anche lui del JPL della Nasa: ‘La materia oscura ha eluso tutti i tentativi di rilevazione diretta per oltre 30 anni. Le radici di peli di materia oscura sarebbero un luogo attraente per guardare, considerando la loro densità.’

Eccovi quindi un suggerimento per cosa pensare quando vi starete lavando i capelli sotto la doccia. Quei filamenti che vi intasano lo scarico potrebbero essere flussi di materia oscura!

 
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La bufala del virus "siamo tutti Parigi"

Post n°1510 pubblicato il 23 Novembre 2015 da kremuzio
 
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A giocare con le paure si vince sempre... Specialmente nel mondo paranoico di chi non conosce bene i pc e si spaventa non appena cambia il carattere o si apre una finestrella di colore diverso. Con queste persone, vittime di ogni sottospecie di hacker possibile, si riesce a causare ondate di allarmismi inutili che hanno del clamoroso. Basterebbe però stare con gli occhi aperti ed imparare.

Probabilmente sarà già arrivata nella vostra casella di posta una mail che vi invita a prestare attenzione per un possibile danno al vostro pc. Ciò accadrebbe nel caso vi sbrigaste ad aprire il testo di una fantomatica email portatrice di virus. Il messaggio avrebbe come oggetto‘l'invitation' (l'invito) o ‘qu'est ce que fait ta photo sur ce site?’ (che ci fa una tua foto su questo sito?), ed il conseguente danno causato da un malware che farebbe apparire una torcia olimpica e poi brucerebbe l’hard disk. 

Questo tipo di email arrivano spesso con un’avvertenza che a leggerla neanche troppo con attenzione vi garantisce beffardamente della sua esattezza e contemporaneamente della sua falsità, come ad esempio con questa introduzione: ‘Scusa, ho ricevuto questa mail che può sembrare una bufala, però me la ha inviatamio cognato che l’ha ricevuta da una sua amica che è moglie di uno del Ministero dell’interno, per cui può anche essere vera. Prestare attenzione può sempre essere utile’. Al posto del solito ‘mio cugino’ appare ‘mio cognato’ con la trafila di passaparola che termina col ministero dell’Interno. Ovviamente è proprio questo che smaschera la bufala! Leggete quanto appare nell’immagine a corredo di questo articolo ed una volta ragionato sul testo, appare in tutta la sua semplice sequela di frasi già lette in mail simili, la sua falsità. Sembra infatti un collage di vecchi allarmi, con un’aggiunta posticcia ai recenti fatti degli attentati di Parigi. Purtroppo, spesso questi messaggi arrivano da una persona vostra amica di cui vi fidate, ma si devono semplicemente ignorare ed avvertire il mittente spiegandogli della assoluta mancanza di fondamento, onde fargli rettificare l’allarme alla sua lista di spedizione.

È emblematico come in momenti simili si scatenino questi allarmismi con riferimenti a problemi del momento per aumentare l’attenzione ed obbligarvi a leggere. È comunque dal 1994 che si susseguono questi tentativi di portare scompiglio aumentando le paranoie già di per sé presenti nella società odierna rispetto il mondo informatico. Consiglierei a chi inventa questi ‘bufalovirus’ di aggiornare i riferimenti: invece di citare la Microsoft o la CNN, che ormai sono stantii, sarebbe meglio collegarsi alla guerra informatica condotta da Anonymous contro l’Isis.

E come al solito evitiamo di inviare la bufala anche agli altri nella nostra lista di contatti, o i vaffa si sprecheranno, e di questi tempi non è una bella cosa...

 
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Paura a Roma: Paranoie

Post n°1509 pubblicato il 19 Novembre 2015 da kremuzio
 
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Sì, d’accordo, stiamo in guerra tra pazzi contro il resto del mondo, ma nonostante ancora non sia successo niente da noi, forse perché non stiamo bombardando da nessuna parte, la paranoia sta impazzando. La Francia è sicuramente molto vicina, ma da noi c’è un altro modo di controllare la società, in modi simili a quelli ricordati nel libro del ‘grande fratello’ di Orwell. Ma ci spiegano che stanno proteggendo il nostro stile di vita, non le persone. Questa favola dello stile di vita occidentale, dell’american way of life lo sentiamo dai tempi della guerra nel Vietnam. Ricordiamoci di Gladio, dei servizi segreti dritti e deviati. Speriamo servano a qualcosa stavolta tanto per farsi perdonare le centinaia di morti della strategia della tensione nostrana. 

Proprio un'ora fa hanno chiuso la metro poiché un allarme bomba a poche centinaia di metri da dove sto scrivendo, è scattato con un imponente spiegamento di sirene della polizia. Nulla di che, una busta di plastica bianca con qualcosa dentro, abbandonata sulla banchina ha fatto scattare la paura.

E si susseguono gli allarmi più disparati. Ogni persona dai lineamenti arabi o nordafricani vengono scrutati e denunciati al 113. Lo stesso capita a tutti quelli con indosso una mimetica, cacciatori o erbivendoli, e credo che ai poliziotti che prontamente scattano a controllare stia aumentando il nervosismo per le troppe inutili chiamate.

Ma cosa sta accadendo a Roma? E cosa si sta facendo per il controllo? Forse è pieno di poliziotti, anzi senza forse, e pieno di vigili urbani. Ora vedo che i poliziotti hanno una pistola ben sigillata. Forse neanche col colpo in canna. I vigili hanno una pistola anch’essi, ma solo alcuni. Forse pensano di fermare i jihadisti col fischietto? Ieri ho visto anche sul lungotevere due poliziotti a cavallo. Contro i kalashnikov, sperando che si inceppino, non contrapponi i manganelli o le pistole. Non abbiamo stipendiati Rambo o Bruce Willis o tutti quelli che con un proiettile sparato con una capriola, ne prendono due o anche tre, in testa.

Per fortuna ci sono un sacco di militari col fucile mitragliatore Beretta pronti a sparare. E penso che solo la visione di costoro con la faccia truce, una faccia di guerra, faccia bloccare tutti i vigliacchi del mondo. A loro piace ammazzare chi non si può difendere. Anche una pistola finta fa loro paura.

E come se non bastasse ci riempiono di avvertimenti e di allarmi lanciati a denti stretti riguardo mini atomiche pulite e sporche, avvelenamenti, gas nervini, impestazioni batteriologiche e chimiche, attacchi dei droni come neanche in Star Wars, laser, morsi degli zombies, raggi della morte ed i cavalieri dell’apocalisse.

Non so cosa si inventeranno ancora per farci restare a casa. Se non altro c’è meno traffico, e soprattutto niente zingarelle scippatrici nella metro.

 
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Disperato e per niente erotico post

Post n°1508 pubblicato il 11 Novembre 2015 da kremuzio
 
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Prima o poi doveva accadere. Attendevo con trepidazione quel giorno neanche fosse il giorno del miglio verde. E da quel momento non sono più lo stesso.

Sappiate che sono un paio di settimane che sono costretto a prendere la metropolitana perché il motorino è dal meccanico. Il povero e vetusto mezzo di locomozione a due ruote ha un ingranaggio rotto, e tra l’attesa dell’arrivo del pezzo da chissà dove e la scoperta che il pezzo, nonostante sia quello corretto ed originale, ha i denti diversi, ecco che soffro neanche troppo in silenzio. Ora sono in attesa del contro-ingranaggio dai denti giusti, e pure oggi metropolitana.

Un’angoscia, a partire dallo svegliarmi mezzora prima in quanto ci mette mezzora in più, poi la tratta affollata, la calca, gli spintoni, il cambio a Termini, lo stare attento ai ladri, le troppe belle ragazze che ti si spiaccicano addosso, ti si mettono sotto al naso con i capelli puliti e profumati e non sai come reggerti agli appositi sostegni. Ok, non è questo di cui volevo parlare.

Allora qualche giorno fa stavo tornando a casa, e negli orari serali non c’è la calca della mattina, il che vuol dire qualche posto libero e meno gente che si siede, a parte i soliti coatti ignoranti che si sbracano nonostante ci siano signore in piedi con gli occhi da cocker che desidererebbero accomodarsi per non fracassarsi un’anca in caso di caduta. Ebbene in un sedile c’era accomodata una ragazza, una delle poche senza smartphone acceso a dieci centimetri dagli occhi, per cui non aveva curvata la testa e guardava il mondo circostante con l’angolazione giusta della mascella. Ebbene, la simpatica fanciulla mi fa “vuole sedersi?”. Ora non so se avessi avuto in quel momento la faccia stanca, occhiaie sotto gli occhi o lo sguardo triste, ma la gentil pulzella non sapeva che per fortuna deambulo speditamente con cosce normalmente muscolose per uno della mia età, che ogni giorno si fa 3-4 km a passo spedito e decine di piani di scale a piedi senza soffrire troppo in entrambe le direzioni.

Con un sorriso di circostanza e diniego: “no, grazie” impedendo la altrui soddisfazione di fare un favore all’anziano come una giovane marmotta. Dentro la mia mente soffrivo in silenzio con un malcelato ghigno, e pensavo alla pensione che non arriverà, all’ospizio dei poveri, al bastone che mi impedirà di cadere, al farfugliare con la dentiera che si stacca. Ma poi penso vabbè una ipergentile ragazza non fa primavera, anzi inverno. Ma stramaledizione anche una signora che avrà avuto più o meno la mia età, si siede e mentre lo fa mi chiede se volevo sedermi io… Ed anche un ragazzo una terza volta (in tre giorni differenti, ovvio, mica stavo sanguinando!)…

Mi chiedo se c’è qualcosa che non va, se devo cambiare postura o mi devo tingere i capelli o tagliare la barba o mettermi a giocare con facebook indossando le cuffiette di moda ascoltando i Modà. Boh… datemi un consiglio che dentro mi sento un ragazzino, e nonostante faccia pesi tutti i giorni, sembro intrappolato in un corpo da vecchio.

Che tristezza.

 

 
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Attenzione alle gomme da masticare, sono tossiche per il vostro cane!

Post n°1507 pubblicato il 05 Novembre 2015 da kremuzio
 
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Dare al proprio cane una gomma da masticare è una pessima idea, così pure lasciare che ne ingoi una presa dal marciapiedi, ma questa è una storia di ordinaria ignoranza da parte di chi le getta in terra.

E’ buona cosa andare dal veterinario una volta che ci si accorga del consumo di una gomma da parte del nostro amico a quattro zampe, in quanto potrebbe essere tossica.

Cos’è lo xilitolo?

Lo xilitolo è un dolcificante artificiale simile al saccarosio, usato al posto dello zucchero, impiegato principalmente come additivo delle gomme da masticare e delle caramelle, che causa sia benefici che controindicazioni negli umani. Nei cani, una volta ingerito, provoca un aumento dell’insulina che fa scendere il livello di zuccheri nel sangue a livelli pericolosi. Se il cane ingerisce una grande quantità di gomme, lo xilitolo potrebbe iniziare a danneggiare li fegato, praticamente mandandolo in coma diabetico.

In media, 3 grammi di questa sostanza possono uccidere un cane di 30 chili. Eppure non è facile determinare quale sia la dose ‘letale’ in numero di gomme ingerite, in quanto i diversi produttori di gomma da masticare utilizzano quantità di questo dolcificante molto differenti. La dose di tre grammi potrebbe essere raggiunta solo con una decina di pezzi di chewing gum, o anche con un pacchetto intero.

Se il vostro cane avesse ingerito un pacchetto completo trovato in casa, è meglio rivolgersi subito al veterinario. I cani di piccola taglia potrebbero intossicarsi solo con un paio di pezzi di gomma, per cui la soglia di attenzione deve abbassarsi nell’interesse della loro salute.

Quali sono i sintomi di avvelenamento e come salvarlo?

Non è difficile scovare i sintomi di avvelenamento da xilitolo, che includono Vomito, debolezza, convulsioni), movimenti scoordinati, coma, diminuzione di potassio (ipopotassiemia), depressione e letargia.

Se si notassero uno di questi sintomi (che di solito si verificano 30 minuti dopo l’ingestione), sarà indispensabile contattare immediatamente   il veterinario per evitare la morte.

Per salvare l’animale il primo passo è quello di indurre il vomito, per rimuovere le gomme presenti nello stomaco. Se non è possibile farlo, si deve correre alla clinica veterinaria più vicina o chiedere per telefono come fare per indurre il vomito.

C’è bisogno di una terapia intravena per dare al cane liquidi per cia endovenosa per aumentare i livelli di glucosio, che devono essere monitorati per le successive 24 ore col cane ricoverato, per garantire che non si verifichino shock o coma. Se dopo 24 ore i livelli di glucosio ed i parametri del fegato torneranno normali, l’emergenza può considerarsi superata.

Prevenzione

La prevenzione va fatta assicurandovi che il vostro cane non possa consumare quel che può fargli male, nascondendo gomme da masticare e caramelle, altri dolci che contengono dolcificanti artificiali ed anche il dentifricio, che spesso contiene lo xilitolo.

Non si deve dare per scontato che tenere le gomme nel pacchetto freni il cane, in quanto può sentire l’odore e non capisce che è pericoloso.

Anche se lo zucchero si scioglie in bocca dopo essere state masticate dagli umani, sarebbe meglio comunque evitare che ingurgiti, durante le passeggiate, gomme consumate e gettate in terra.

 
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Non moriremo vegani

Post n°1506 pubblicato il 03 Novembre 2015 da kremuzio
 
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Ho ascoltato con vivo interesse la querelle sulla carne rosse e gli insaccati. La cosa non mi ha sorpreso, e prima o poi doveva accadere. Sono i termini della questione, però, che non mi soddisfano.

Da tempo cerco di mangiare meno carne possibile, nonostante vada pazzo per bistecche, salsicce, salami braciole eccetera. Nonostante l’ora da cornetto e cappuccino mi sta venendo una affogante acquolina in bocca, ora che scrivo. Dicono che ci sia roba cancerogena, specie se cotta troppo. Poco male, io mangio la carne al sangue se non cruda, come già raccontai tempo fa in un post. Questo per la precisione: http://blog.libero.it/Kremuzio/9954367.html

Consideriamo pure che, mangiando fuori casa, la pizza bianca con la mortadella è un must, al quale dedicarsi nei momenti affamati della giornata dopo aver fatto una piccola fila davanti ad un banco del mercato che la fa buonissima. E pure economica. Certo non vado a mangiarmi una caccola di risotto incellofanata e predigerita per cinque euro quando posso spendere il 66% in meno con un pranzo rustico. Allora con queste rivelazioni dell’OMS tutti alla ricerca della carne bianca, guarda caso la stessa che veniva allontanata dai nostri piatti ai tempi dell’aviaria, della sars, di tutte le pesti gallinacee che ogni tanto ci piombano tra capo e collo (o meglio tra capocollo, per essere in tema). Nei fast food le alette di pollo fritte ne sono naturalmente esenti. Dicono. Altrimenti non ve le somministrerebbero (io non ci vado mai).

Ed ecco i vegani che escono fuori con il “noi lo dicevamo”, urla di dolore che non ascolto, anche perché, se non ve ne siete accorti, il prezzo delle bistecche è crollato.

Ora una bella bisteccona al supermercato costa sulle tre euro invece delle 6-7. Ora ditemi se non è proprio il caso di comprare carne rossa. Ma vediamo il tipo di discorso che c’è dietro. Allora dicono che una cosa sia cancerogena? Non si toglie dalla circolazione ma si abbassa il prezzo. L’economia prima della salute. Purtroppo per loro non si tratta di un vizio, altrimenti come per le sigarette il prezzo aumenterebbe come pure le sostanze tossiche e che creano dipendenza, perché non è certo della salute del consumatore che ci si preoccupa, ma delle tasche delle industrie. Discorsi pruriginosi ma che fanno capire quanto ci sia dietro alle cose, alle paure, ai soldi.

Dovremo quindi aumentare il consumo di pesce? Il costo del pesce aumenta. Più verdura? Ed i pesticidi che la ricoprono? Ci abbiamo anche fatto, inutilmente, un referendum. Senza contare gli ogm. Ok andiamo avanti a merendine e zuccheri raffinati, allora.

Ma allora mi chiedo, io povero cittadino che non alleva o coltiva e non produce cibo, che cosa mi devo mangiare per non beccarmi un cancro? E se nonostante tutto respiro idrocarburi monossidi particolati zolfi merda gassosa? Ah no, la merda non è cancerogena…

Beh, stasera mi aspetta una bella bistecca. Al sangue.

 
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Tosse grassa o falsa magra?

Post n°1505 pubblicato il 27 Ottobre 2015 da kremuzio
 
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Non so se è colpa della carne rossa, dei wurstel affumicati con le esalazioni dei copertoni bruciati o della pizza e mortazza ingerita ieri, presa dal fornaio del mercato coperto, ma mi sento invecchiato.

Una volta per ammalarmi ce ne voleva. Raffreddore o tosse molesta non erano così frequenti, al punto di automitizzarmi come colui che aveva degli anticorpi grossi come caciocavalli. Forse si sono ammalati anche gli anticorpi, ma ormai almeno un due-tre volte l’anno mi prendono dei dolori che mi circondano e danno fastidio un po’ in tutta la mia augusta persona. E se poi non è che dura troppo la parte della sofferenza in sé, mi rimane questo strascico fastidioso ed imbarazzante della tosse una volta secca, una volta grassa, che non sai che farci.

Se fossi da solo senza rapporti sociali, mi libererei volentieri del carico appiccicoso, come si faceva una volta centrando le sputacchiere delle osterie. Adesso però non sai che farci con la produzione polmonare solida.

Mandi su o mandi giù? Espelli o trattieni? Mica si può in continuazione prendere pasticche effervescenti, caramelle o supposte per evitare di rumoreggiare con la gola. In una visione globale del mondo potrei anche pensare che va bene così, e se c’è una simile copiosa produzione di espettorato, un motivo ci sarà. Non posso credere nella natura matrigna. Magari aiuta il buco nell'ozono e non lo sappiamo ancora

Ed allora trattengo, mantengo ed ingoio, respiro con forza e faccio finta di canticchiare watzing matilda per coprire i rantoli della trachea ostruita, dei bronchi inzuppati. Addirittura la notte devo dormire con la testa reclinata a destra, dopo una vita che lo faccio stando a sinistra. Non è per niente facile, ma se venissi meno alla regola, mi sveglierei di colpo come se qualcuno mi stesse strangolando.

No, non è bello. Ed allora comincio a pensare che non sono più quel virgulto di una volta, e che al suo posto c’è un vecchiaccio catarroso a cui manca solo il guidare la macchina col borsalino o la coppola.

Vi avverto, sto lottando, ma se mi vedeste in siffatta foggia, non pensateci due volte e rinchiudetemi in un ospizio ben prima che possa andare in pensione, tanto lo so che non ci andrò mai…

 
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Ritorno al futuro ormai passato

Post n°1504 pubblicato il 22 Ottobre 2015 da kremuzio
 
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Giusto ieri è stato quel famoso 21 ottobre 2015 tanto caro ai nerd che hanno fatto della saga di “ritorno al futuro” la loro ragione di vita, la loro fede, e per questo ieri hanno festeggiato rivedendo per la trecentesima volta tutta la saga al completo. Di sicuro si sono mascherati secondo il personaggio preferito, con i vestiti ed il trucco anni ’80 (quanti anni sono passati, sigh) che è stato un segno di riconoscimento di quelle belle pellicole di Robert Zemeckis.

Ma non sto scrivendo questo misero post per nostalgia o perché sono un nerd. Certo, quei film me li rivedo quando capita. Magari non quello ambientato nel west, per gustarmi un capolavoro di sceneggiatura dove i mille pezzi del puzzle combaciano perfettamente l’uno con l’altro, impreziosendo tutta la storia.

Di tutto questo però c’è una cosa che mi rattrista. Nella storia, il 2015 veniva visto come un anno futuro e futuribile nel vero senso della parola, pulito, ricco, senza guerre, magari abitato dalle solite persone brutte di 30 anni prima, ma migliore. Addirittura nel film ambientato dell’85 c’erano terroristi arabi… figuriamoci un po’.

Ebbene, ecco la mia delusione, e penso anche quella di molti altri che si fanno un’idea di come possa essere bello, il futuro. A dire la verità ci ero già rimasto di cacca dopo il 2000, quando nel 2001 non stavamo dalle parti di Giove ed oltre l’infinito, quando i pc non leggevano il labiale e latitava intelligenza umana, figuriamoci l’artificiale. Ma per tornare a noi, l’hoverboard antigravitazionale rimarrà fantascienza almeno per altri 30 anni, e questo basterebbe da solo a farmi sentire triste. Poi lasciamo da parte le minchiatine come i cestini dell’immondizia che ti seguono, i benzinai robot, le pizze disidratate, i vestiti che si accomodano sul corpo. Tutto questo è sostituito dallo smartphone e da internet, cose che poche storie di fantascienza hanno immaginato ma delle quali il mondo non potrebbe fare a meno.

Sarà per questo che non abbiamo ancora inventato l’antigravità, neanche i viaggi nel tempo e continuiamo a fare le guerre?

 
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Sex toys per combattere la legge sulle armi

Post n°1503 pubblicato il 15 Ottobre 2015 da kremuzio
 
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Gli studenti  dell’Università del Texas ad Austin hanno intenzione di protestare contro una proroga per la legge "campus carry" - che consente ai titolari delle licenze di porto d’armi, di portare una pistola nascosta non solo nei campus ma anche negli edifici. Il singolare modo che hanno scelto per la protesta è quello di mostrare dildi molto grandi appesi sui loro zaini. Che poi se non sapete cosa vuol dire ‘dildo’, sappiate che si tratta di un semplice colorato e vibrante fallo di gomma.

‘Lo Stato del Texas ha deciso che non è affatto vietato consentire il nascondere armi letali nelle aule, ma ha regole rigide sulla libera espressione sessuale’. Questo è quanto affermato da Jessica Jin, organizzatrice della protesta su Facebook e studentessa: ‘Si potrebbe ricevere una citazione per aver portato un dildo in classe molto prima di passare guai per aver portato una pistola’.


Gli americani sono bambinoni. Giocano con le pistole trattandole come vere e proprie prolunghe falliche, e da bravi complessati bigotti, combattono le manifestazioni di sessualità, censurando l’inverosimile.

Basterebbe vedere Facebook, come ci si trovino sopra filmati di massacri, teste decapitate, sangue grondante, senza che nessuno impedisca il diffondersi di queste vere oscenita. Ma se una mamma mostra la foto di come sta allattando il suo bambino, apriti cielo, scatta la bannatura e la censura.

Nel mese di giugno, il governatore del Texas Greg Abbott ha firmato due aggiunte alla legge relativa alle armi, HB 910 e SB 11 ‘per espandere i diritti del secondo emendamento in Texas’, secondo l’Ufficio del Governatore, la SB 11, conosciuta come "campus carry", autorizza gli individui con licenza a portare una pistola, senza mostrarla,  nei campus delle istituzioni pubbliche di istruzione superiore.

La politica sull'oscenità dell’University of Texas, secondo il post di Facebook, è la seguente: ‘nessuna persona o organizzazione distribuirà o mostrerà nel campus scritti o immagini, o si impegnerà in qualsiasi esecuzione pubblica oscena ... come definito nel Codice penale del Texas, sezione 43.21 o disposizioni successive.’

Jin dice che il concetto per l'evento - che si svolgerà nel mese di agosto 2016, quando le leggi andranno in vigore - nasce come reazione alla recente ondata di sparatorie e stragi nei campus. ‘Ho percepito un sacco di frustrazione per coloro che stanno ancora cercando di spiegare con scuse che non reggono. per questo modello ripetuto di violenza, e mi sono detta, ‘queste persone sono dei veri dildi!’ come ha raccontato ad Usa Today. ‘Non potevo credere che la gente potesse ancora stare lì e difendere il proprio possesso di armi personali, mentre le famiglie piangono la perdita dei loro figli.’

Secondo Jin, grandi falli di plastica possono essere il simbolo scelto per la protesta perché ‘è semplicemente divertente’. Lei spera che questo favorirà il dialogo su ciò che è o non è osceno mettendo in luce in luce ‘la natura masturbatoria del potere che le persone traggono dal possesso di una pistola’. Ed inoltre: "Ci sono un sacco di discussioni in corso, ma il consenso c’è: stiamo tutti cercando di non farci ammazzare".

A partire da lunedi mattina, più di 4.200 persone hanno accettato di partecipare alla manifestazione, che si terrà il 24 agosto, primo giorno del semestre autunnale 2016-2017.

Jin dice che l'idea ha anche provocato molte discussioni sulla percezione della sicurezza, il rapporto tra armi e sessualità, ed anche sulla violenza sessuale nei campus.

‘Ho bisogno di questo proliferare di sex toys per offrire alla gente una rappresentazione visiva di ciò che sarebbe se tutti noi portassimo pistole’, afferma Jin. ‘Dovrebbe apparire una cosa ridicola. Questo è il punto. Questa è l'America. Se armi e spargimento di sangue non riesce a svegliare la gente, una celebrazione pubblica della sessualità può fare la differenza’.

Quindi il motto sarà ‘mettete falli di gomma nei vostri cannoni’?

 
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Mi preme avvertire che tutto quello che leggerete è frutto della mia mente, anche quelle cose che sembrano scopiazzate. Potrebbe essere che siano stati altri a scopiazzare me. Avverto che l'aggiornamento viene effettuato quando mi pare e piace, anche se, sembra, lo faccia tutti i giorni tranne il sabato, la domenica ed i giorni di festa, quando non mi piace accendere il computer, anche se continuo ad interessarmi ai fatti del mondo e strombazzare il mio malcontento. Con questo intendo dire che non sono un giornalista e che questa non è una testata giornalistica e bla bla bla. Le foto che appaiono negli articoletti di solito le prendo facendo una ricerca su google immagini, ritenendo che siano libere di essere prese e schiaffate sul blog. Se ritenete che io non debba pubblicare una di queste immagini, mandatemi un messaggio ed io la toglierò nel più breve tempo possibile. Non chiedetemi soldi che tanto non ce li ho. Aggiungo pure che non lo faccio per il bisogno che grazie a Dio di bisogno ne ho abbastanza (Petrolini)...

 

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