Kremuzio

Non si intende ormai più, con questa parola,  descrivere quell'animale non troppo coraggioso, dicono, che per sua natura si ciba di carogne nelle sue scorribande notturne. E’ fedele alla sua compagna con la quale instaura una vita di coppia molto affiatata e cinge il suo territorio con feci ed urina. Già il fatto che poverino si cibi di animali un po’ troppo frollati e stia tutta la vita con la stessa femmina, dovrebbe rendercelo simpatico anche socialmente. Ma non è così, nonostante il suo compito di spazzino utile all’ambiente. Fatto sta che questo appellativo dispregiativo viene affibbiato di volta in volta ai ladri che sfruttano le calamità per far piazza pulita dei valori ed i preziosi abbandonati sul posto dai legittimi proprietari deceduti o fuggiti per le condizioni avverse, o dato ai giornalisti che sfruttano le disgrazie altrui per farsi belli con domande e reportages indecenti.

Nei giorni scorsi su praticamente tutti i giornali ci fu la notizia di due persone prese mentre giravano con 80mila euro in tasca. Subito furono presi, portati in questura, interrogati e rilasciati. I soldi erano loro, ma nei titoli dei pezzi l’enfasi ricadeva sulla parola “sciacalli”, nonostante non lo fossero.

Ecco alcuni titoletti: “refurtiva da 80.000 €, sciacalli bloccati.”; “ALLARME SCIACALLI”; “Fermati due sciacalli: 80.000 euro di refurtiva “; “Terremoto Abruzzo: refurtiva da 80.000 €, sciacalli bloccati “; “Berlusconi tra le macerie dell'Aquila fermati due sciacalli: 80.000 euro di refurtiva”; “Arrestati 2 individui per sciacallaggio” e così via…

Alcuni aggiungevano in seguito “rilasciati perché dimostrata la provenienza dei soldi. E meno male che non ho visto il loro nome e si sia evitato di marchiarli dì infamia per il resto della loro vita. Ovviamente le forze dell’ordine hanno fatto il loro dovere, ma non così i giornali, pronti a tuffarsi nella notizia come quelli che non sanno nuotare e si buttano dagli scogli: con il naso tappato. Si tratta di un argomento che colpisce l’immaginario del lettore, pronto a chiedere in questi casi la pena di morte ed altre pene corporali durissime (provate a leggere su alcuni forum). Poi dicono che i soliti grandi personaggi della tv abbiano fatto trasmissioni con primi piani su particolari raccapriccianti e sconvolgenti. Ritengo ci fossero di mezzo piccole vittime, come al solito, come negli omicidi di bambini. Basta a volte un primo piano di un pupazzetto di peluche o una bambola per rattristare gli spettatori e spacciarsi per un grande inviato. Non mancheranno interviste alla vecchietta che ha visto due guerre, ed i bombardamenti e le stragi naziste, ma che solo ora ha perso realmente tutto, la casa, i nipoti. Ed un primissimo piano sui suoi occhi rugosi, lucidi, ci mostreranno cos’è la sofferenza intima, non urlata, composta.

Ho evitato di guardare la televisione questi giorni. Non volevo sporcarmi di frasi fatte, di colpi ad effetto, di primi piani e scosse in diretta. Mi basta sentire il palazzo oscillare, seppur distante un centinaio di chilometri dall'epicentro, e mandare un pensiero a quegli sfortunati che le stanno vivendo amplificate troppe volte, e sperare che finisca presto questo dramma.

E con questa speranza vi auguro buona Pasqua…