Kremuzio

Che hanno attirato la mia stanca attenzione. Avete presente quando c’è un moscone che vi ronza intorno e cerca di entrarvi in un orecchio? Tale e quale. Sono notizie di sottofondo alle quali viene dato un risalto dipendente dalla faziosità del telegiornale che le presenta, per cui vanno da un grado leggerissimo ad uno pesantissimo.

Cominciamo da quel giocatore di calcio che si sarebbe messo a storpiare l’inno di Mameli aggiungendo “ladrona” alla frase in cui c’era “schiava di Roma”. Di per sé sembra come quando durante il giuramento militare andavamo ad urlare “l’ho duro” invece di “lo giuro”. Eravamo ragazzini, muniti di fuciletto, ma pur sempre ragazzini. Diciamo che è un ragazzino leghista, fa niente, sono abituati ad esprimersi per slogan, frasette da curva, idiozie senza senso. Lasciamolo cuocere nel suo brodo.

A fare il paio con questa notizia parrebbe esserci quella di Zaia alla presentazione di non ricordo cosa, dove invece del solito famigerato inno nazionale, abbia fatto suonare il “va’ pensiero” verdiano. Dal punto di vista musicale, c’è una bella differenza, chi lo mette in dubbio? Le parole poi sembrano così eteree e poco maschie come quelle di tutti gli altri inni nazionali che parlano di guerre rivoluzioni morti, teste tagliate, bombardamenti dal mare, bandiere che sventolano e sangue che gronda da ogni rima. Ai tempi dei Savoia c’era la marcia reale ed il suo “viva il re viva il re viva il re perepeppeppereppè”. Mi raccontava una mia vecchia zia che quando la cantavano si mettevano a ballare… Ma a parte degli elmi di Scipio e stringiamci a coorte, che non si capisce niente di quello che vuol dire, tanto varrebbe usare “lasciatemi cantare con una chitarra in mano” ch è più semplice nella sua sciocchezza o la “società dei magnacciò” per l’andazzo crapulatorio.

Ma tagliamo la testa al toro: le parole di va’ pensiero sono ben diverse dalla musica, almeno nelle intenzioni dei leghisti. A meno che loro non si sentano schiavi ebrei in Egitto. Contenti loro! Considerando il fatto che sono così razzisti ed anti tutte le etnie che non sia la loro, mi piacerebbe che mi spiegassero cosa ci trovano nelle parole di quella canzone. Sempre che non intendessero cambiare la parole con quelle di qualche canzoncina della zona, tipo la biondina in gondoleta che fa riferimento a stirpi di navigatori…

Per ultimo mi terrei il fatto del mordi e fuggi, del rispondi e scappa, del provoca e nasconditi del primo ministro più amato degli ultimi 5 minuti. Ormai abbiamo capito che ha così paura delle domande o dei dibattiti o del dialogo, che fregandosene delle figuracce anche a livello mondiale, pur di rimanere ligio ai suoi pochi neuroni rimasti, si nasconde dietro a mille scuse, spara la sua e scappa. Chissenefrega se lo fa in televisione da noi, nei programmi che schifa, dove irrompe pensando che tutto gli sia concesso, ribatte con la forza della disperazione imbeccato da qualche consigliere prezzolato, ma poi riattacca in faccia agli spettatori, dimostrando quell’ignoranza comportamentale che solo l’impunità e l’arroganza gli consentono. Un paio di volte lo ha fatto in tv, a mia memoria, altre volte lo fa in pubblico chiedendo poi, a chi gli fa domande a cui non sa rispondere, i documenti tramite una denuncia alle autorità presenti, infingardamente.

Ma l’altro giorno, di fronte ad un esterrefatto Zapatero, eccolo lì a fare la solita battuta da bambino viziato ed andarsene via prima delle domande dei giornalisti. Crede di essere furbo? È solamente sceso di un altro gradino nella scala dell’autorevolezza, e non gli bastano tutti i cuscini del mondo per rialzarsi.