Kremuzio

Cosa c’è di meglio che guardare i telegiornali, durante le feste, per ricevere belle notizie su come gli italiani si stanno preparando ai festeggiamenti? Si comincia già un mese prima, quando occhieggiano dalle pubblicità dei dolci natalizi dei ciccioni enormi con barba bianca e di fattezze nordiche si trovano allegrissimi in mezzo a bambini biondi, buonissimi, e si vede, anche figli di persone ricchissime ed ariane.  Già mi inizia il mal di pancia nell’attesa del periodo in cui si deve stare allegri e felici. E già cominciamo a farci i conti in tasca, per capire se l’eventuale tredicesima (i fortunati che la ricevono) debba essere impiegata per pagare i debiti o per acquistare regali. E il mese di dicembre si snoda piano piano tra liste di parenti, ricerca dei giocattoli per figli e nipotini che si sono ingegnati per scrivere la letterina a Babbo Natale studiando scientificamente tutte le pubblicità possibili, facendo anche gli straordinari davanti la televisione per prendere appunti scevri da errori possibili, per essere sicuri che il vegliardo col vestitino rosso non possa sbagliarsi.

Le notizie dei giorni precedenti il countdown delle cene e pasti si imperniano sulla domanda fatidica: “quanto spenderanno gli italiani per fare i regali?” a cui seguono interviste fatte a persone allegre, a seconda se il telegiornale fa il tifo per il governo, o a persone tristi, se il telegiornale è comunista… le risposte ovviamente cambiano tra chi vorrà spendere almeno 2000 euro in sciocchezzuole a tutti i parenti, alla vecchietta che spenderà trenta euro per i nipotini. Molti, di cui abbastanza di essi vengono censurati, pagheranno i debiti prima della fine dell’anno.

E il giorno dopo la domanda sarà “quanto spenderanno gli italiani per andare in vacanza” e manderanno in onda la replica della stessa domanda fatta a luglio, con solo primissimi piani per non far vedere che girano in canottiera mentre fuori dalla finestra nevica. Sì, saranno preferiti i posti caldi e tropicali, mentre molti non usciranno da casa… ‘sti comunisti…

Arriviamo al clou: “quanto spenderanno gli italiani per il cenone di Natale”, semplice, una media di costi che andranno dai 3 ai 30 ai 300, ma saranno tutti in famiglia, tranne i pochi depressi che andranno a cercare una trattoria o si barricheranno in casa facendo finta di essere partiti per l’Egitto.

Ma da domani la domanda sarà “quanto spenderanno gli italiani per il cenone di capodanno” e molti manderanno la replica della domanda precedente, e sapremo che saranno sterminati i capitoni o altri animali a seconda della latitudine, e finalmente sapremo cosa mangiano nel paesino sperduto delle Langhe.

Ma torniamo ai regali. Una mia nipotina voleva chiaramente la bambola “Baby amore pipì e popò” (nessun rapporto con il partito dell’amore, anche se a qualcuno può sembrare una metafora) un'orrenda gommosa androide che mangia papponi in bustina e trasforma quelle terribili pozioni chimiche in escrementi che fuoriescono da buchi osceni e per niente anatomici. Presto fatto, per la nipotina: all’interno del pacco mi sono ben guardato dal non mettere una caccona di plastica (ovvero ce l’ho messa…) impuzzolita con un accenno di bombetta puzzolente, ben sigillata, da lasciar traspirare poco prima dell’apertura del pacco da parte della nipotina con istinto materno, per vedere l’effetto che fa. Purtroppo mi sono reso conto che i bambini al giorno d’oggi non hanno il benché minimo senso dell’umorismo, e se fatti mira di scherzetti, questi non te la fanno passare liscia, e cominciano a piangere in preda a sconforto per essersi sentiti traditi dal ciccione sfruttatore delle renne e dei suoi aiutanti. Vabbè, poi tutto si rimette a posto, lo scherzo è svelato, ed i suoi genitori ora sono entrati di diritto nel girone di quelli che dovranno acquistare cacche e pannolini per la bambola, che costano di più di quelli che devono già fornire all’ultimissima nata, sorellina della prima, che già provvede di suo ad aumentare l’entropia universale con i suoi escrementi copiosi. Il fatto della bambola scatofora mi ricorda quella battuta che andava di moda qualche anno fa per prendere in giro le stitiche croniche: “non riuscite a fare la cacca? Compratela già fatta!”. E pure il Natale è a posto. A proposito, quanto spenderanno gli italiani per la Befana?