Kremuzio

In effetti un po’ macabra lo è, però in questa vita composta da Eros e Thanatos, fa anche un po’ ridere, ad osservarla bene, nei particolari salienti. Che poi non ha un’espressione cadaverica, anzi sembra che dorma, come si dice, e che stia facendo un bel sogno.

http://roma.corriere.it/gallery/roma/05-2012/statua-berlusconi/1/arte-politica_cd6612f4-a8fc-11e1-9745-9bc890f97404.shtml#1

Ok, spero abbiate visto con attenzione l’opera “artistica” riportata dal servizio sul “Corriere della sera”. Il personaggio lo conoscete bene, ed il titolo della scultura in silicone “Il sogno degli italiani” forse è la cosa più forte rispetto a tutto il resto. Fa un po’ ridere in effetti. Il ridicolo che è stato il leit motiv dell’ultimo ventennio di storia patria, viene rispecchiato in quest’urna d’orata molto simile a quella che racchiudono le effigi dei santi sotto gli altari nelle chiese e nei santuari. Ma l’espressione non è triste. Solo sognante, e i vestimenti sgualciti non hanno quella pomposa atmosfera del marmo bianco che raffigura i drappeggi delle vesti mortuarie. La maschera senza smorfie né estasi è lo stesso serena, come se l’anima di quella persona stesse in Paradiso, il suo paradiso, più precisamente, nonostante tutti i peccati possibili ed immaginabili che avrebbe commesso nella vita. La collezione di vizi pressoché completa si staglia nei lineamenti, allegramente, come se qualche diavolessa gli stia facendo il solletico.

Ma non sta a noi giudicare…

Ricorda un po' i lavori di Maurizio Cattelan, come questo

oppure questo

meglio questo:

Ma torniamo a bomba:

Bellissime le pantofole con il muso di Topolino, non c’è che dire, a testimoniare quanto la sua vita si fosse svolta tra le mura amiche e casalinghe di mille ville acquisite con strani meccanismi. Gli autori dicono sia la raffigurazione del carattere istrionico del soggetto. Nella mano destra quell’opuscolo kitsch con la storia della sua vita “una storia italiana” recapitato con violenza in milioni di copie nelle case degli italiani, piena di foto che so con certezza venne usato da molti conoscenti in modi esecrabili nonostante la patinatura scivolosa. Nella mano sinistra, nascosta dalla patta sbottonata, forse c’è proprio il succo della sua vita, l’estremo pensiero, la quintessenza dei suoi ragionamenti e della sua opera politica. Il tutto nonostante l’uso abnorme di pilloline color puffo. Appuntata sul doppiopetto blu la croce da Cavaliere della Repubblica che l’ha contraddistinto in vita come appellativo a volte roboante come qualcuno che lo precedette un bel po’ di anni prima.

I due artisti Antonio Garullo e Mario Ottocento sono ben orgogliosi del loro lavoro che sprigiona un realismo onirico che potrebbe anche sfociare nel surreale, se tutta l’iconografia ed il simbolismo rappresentati nell’opera non fossero così dannatamente scolpiti nelle menti e nei ricordi di noi poveri italiani. L’installazione si può vedere esposta a Roma all’interno di Palazzo Ferrajoli nelle vicinanze di Palazzo Chigi fino a domani 30 maggio. Pare che un invito sia stato inviato anche al diretto interessato, e tutti sperano che si faccia vedere, per sottolineare quanto sia un uomo veramente istrionico.

Alcuni dicono si tratti di una cosa macabra ed irriverente. A pensarci bene, non credo sia proprio macabra, irriverente di sicuro, satura di presa in giro e di un aura pregna dei nostri pensieri a riguardo. Sogni non proprio, che nei sogni preferisco vivere ben altro che l’immagine di un uomo simile…