Kremuzio

Ci risiamo, un’altra faccia viene scoperta su Marte, e stavolta dicono che somigli a quella del Mahatma Gandhi! Santo Cielo! A prescindere che si tratta dell’ennesimo tentativo di spacciare per faccia un montarozzo, piccolo o grande che sia, con la solita pareidolia applicata a tutto. Con questo strano termine di intende la capacità che ha il nostro cervello di cercare tratti di un volto umano in macchie senza senso. E di solito capita con Gesu, Padre Pio, Madonne e altre persone “famose”. La connotazione solita è quella del miracolo, del “segno”, abbastanza paranoico. La cosa è accaduta nel giugno scorso...

In questo caso si viene a scomodare il grande Gandhi, figura mitica ed eroica del nostro tempo.

Solo che… Intanto se vediamo una foto satellitare marziana con una maggiore definizione, la faccia scompare, come tutte quelle che l’hanno preceduta:

Poi se vogliamo essere pignoli, come hanno fatto a vedere i tratti del grande pacifista? A seconda dello stato d’animo di chi guarda, potremmo riconoscere Mussolini, Hitchcock o Churchill senza sigaro. Gandhi era magro, quelle faccia invece ha la pappagorgia, il secondo mento... Per il primo potremmo anche pensare che fosse stata vera la storia dei “fascisti su Marte”

Forse che Fecchia, Santodio, Barbagli, Freghieri e Pini si sono messi a scavare colline in un’entusiasmante bonifica delle praterie marziane? Ad imperituro ricordo del secondo grande statista italiano degli ultimi 150 anni?

Ma sì, facciamoci due risate! La vecchia faccia fu fotografata dal Viking nel 1976, con tutte le pecche tecniche possibili, ma oggi ringraziamo Google Mars per averci regalato questa chicca. Naturalmente non è possibile migliorare la definizione in un programma che consente di scrutare la superfice marziana dal pc di casa, però basterebbe controllare le stesse foto sul sito della Nasa o sui vari portali che hanno a che fare con lo spazio, per confrontare le immagini pubblicate con quelle effettive, ad alta risoluzione.

E purtroppo così facendo spariscono tutte le sensazioni di deja-vu. Però pensate a quante persone passano il loro tempo a viaggiare virtualmente su quelle sabbie, alla ricerca di qualcosa di strano, insolito, o che faccia ricordare qualcosa di alieno o terrestre secondo la nostra fantasia, la letteratura fantascientifica e gli stimoli che la nostra voglia di sognare avventure extraterrestri fanno loro nascere nella mente.

E poi leggiamo trionfalmente che “un italiano ha trovato la faccia di Gandhi su Marte”! Non siete orgogliosi anche voi di questa scoperta? Andiamone fieri, la ricerca italiana non si ferma mai, neanche in tempi di crisi!