Kremuzio

Per uno che ha un grande rispetto per le persone e le cose altrui, giunge il momento di mettersi a ragionare sul fatto che non è lo stessa cosa per altri. Le cronache sono a volte piene di resoconti su auto bruciate, gomme bucate, tergicristalli divelti, fiancate rigate e così via, in un campo che sembra prendere di mira le automobili. Poi ci sono altri che distruggono per motivi apparentemente politici ma che possono essere anche imputati ad un senso di onnipotenza abbinato ad una volgare violenza fine a sé stessa. C’era quel’antico popolo dalla Germania i vandali, per l’appunto, che nel 455 dopo Cristo saccheggiò Roma, distruggendo  opere d’arte per il puro gusto della violenza causata dalla profonda ignoranza. I metodi si sono sviluppati con la tecnologia. C’era chi metteva lo zucchero nella benzina dei motorini o chi bloccava i lucchetti con un goccio di colla.

Ieri quel goccio di colla l’hanno messo alle serrature di tutto il mio pianerottolo.

Basta un goccetto schizzato senza prendere troppa mira, in pochissimi secondi, con un investimento minimo come i loro cervelli, hanno provocato danni enormi per gente che vive del proprio stipendio in momenti non troppo floridi. Ho provato a comprare un solvente per la colla ciano acrilica, ma quando questa è secca c’è poco da fare. Ho allagato con l’acetone, ma niente. E scopri che è una cosa che va di moda, specialmente in questo quartiere di Roma, l’Ostiense S.Paolo dove ci sono stati interi palazzi presi di mira. I carabinieri ci stanno lavorando senza troppa lena, dando la colpa a qualche adolescente del palazzo stesso, cosa che dubito molto. Le cronache non ne parlano, o perché non danno importanza al crescente fenomeno o per non fare proseliti per imitazione. Siamo stati costretti a chiamare un fabbro. Erano le 19, e dopo un’ora questo arriva con tutto il suo armamentario di macchine distruttrici.

A quel punto pensi che i ladri, per aprire una porta blindata ci mettono poco, ma non hanno il compito di salvaguardare le strutture esistenti e costose. Invece, abbiamo visto che più le serrature sono costose, più rumore e più puzza si impiega per rientrare in casa.

Ci tenevo tanto alla mia serratura. Ogni tanto la lubrificavo con lo spray al Teflon, non la sforzavo, la coccolavo ed aveva sempre fatto il suo dovere per ben 25 anni. Distrutta, sfondata, trapanata, violentata, presa a cacciavitate e punte a tazza. Se non altro ho visto come è fatta dentro, ma ne avrei fatto volentieri a meno. Riesco ad entrare all’una di notte, e l’intero palazzo ha dovuto sopportare il casino fatto dal fabbro, e si è riversato quassù all’ultimo piano per dare una mano anche se solo psicologica, portando generi di conforto e la promessa di stare un po’ più attenti verso le persone che si intrufolano nel palazzo. Comunque un momento di umanità tra persone che si salutano solo e discutono alla riunioni condominiali senza metterci troppa foga.

Poi ti accorgi anche che l’assicurazione sulla casa, se non paghi un’ira di Dio per il furto, ti copre se fai danni tu con un tubo dell’acqua che perde, un vaso che cade, e quelle cose che possono accadere e che purtroppo accadono. Ma non paga se qualcuno ti fa un atto di vandalismo.

Ed ora eccomi a casa, ad aspettare che mi montino la nuova serratura antitutto, perfino anticolla, super moderna super resistente. Il suo costo praticamente supera il prezzo delle poche cose di valore che ho a casa, piena di ricordi ed altre cose che il valore ce l’hanno solo personale. Presi permessi per l’ufficio, e per fortuna ho ancora un buon monte ore da spendere.

Ma ora prenderei in prestito le parole di Shakespeare, grande esperto in maledizioni ed offese, scritte con grande talento e poesia, che tutti possono leggere nelle sue fantastiche opere. Però questi giri di parole non penso che possano essere compresi dagli autori del gesto vigliacco, che vorrei vedere fare le stesse cose ad un posto ben vigilato e non in un palazzo popolare con gente che non può controllare nulla perché sta lavorando. Per questo faccio mie le paroline e le ingiurie declamate da un grande uomo, quell’Alex Drastico al quale avevano rubato il motorino. Vi pregherei di ascoltare il pezzo cambiando le frasi come “che ha rubato il mio motorino” sostituendole con “che ha messo l’attack nella mia serratura”… http://www.youtube.com/watch?v=eXQrN6VKN54