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La speranza nell’attesa del CAOS - Siamo anelli aperti o chiusi di catene mai costruite. IinA_M@

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SANTI LAICI ....Perchè?

 
« L'equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E NO! questo discorso non va, perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire: beh! Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest'uomo è mafioso. Però, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c’è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reati.»(Paolo Borsellino, Istituto Tecnico Professionale di Bassano del Grappa 26/01/1989). 

Dalla "mascotte del BLOG"  ho ricevuto in dono questo calendario dei SANTI LAICI che voglio condividere con tutti gli amici del blog. In esso sono riportati i santi laici che con il sacrificio della loro vita hanno onorato il nostro paese..


"Così come ogni notte la marea lava senza sosta le spiagge ed elimina le tracce del giorno precedente, gli italiani cancellano anno dopo anno dalla memoria i morti ammazzati per amore di giustizia, gli incorrotti schiacciati alla stregua di insetti importuni. Prima della morte testimoni dell’ignavia delle Istituzioni e in seguito presenze scomode per la coscienza nazionale, da dimenticare. Il cinismo di Andreotti che liquida il coraggio di Ambrosoli, consapevole del suo destino, con “Se l’era cercata” non è isolato. Non è la frase di un mostro o di un vecchio senza più freni inibitori. E’ il pensiero di molti. Di una massa grigia che vive grazie alla rimozione del passato per proteggere suoi interessi grandi o piccoli. L’italiano sa tenere un segreto, qualcuno chiama questo atteggiamento omertà. Centinaia di omicidi e decine di stragi dal dopoguerra non hanno ancora un mandante. Quanti sanno e rimangono in silenzio? Il paradosso delle verità inaudite (e inascoltate) sulle stragi di Stato dei mafiosi dal carcere e delle amnesie di ex ministri e ex presidenti della Commissione Antima, come Martelli e Violante, è la fotografia di una Nazione che vive nell’oblio e grazie all’oblio. L’italiano è sempre solo di fronte al Potere, un’entità semidivina, tollerante con chi si inchina ad essa o ci convive, ma implacabile con chi la contrasta. Per il quinto anno consecutivo il calendario dei Santi Laici ricorda i nostri caduti, dai bambini del treno 904, il treno di Natale del 1984, ad Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, massacrato perché proteggeva l’ambiente in cui era nato. Morto perché solo. Un giudice ha affermato che la Seconda Repubblica è nata su pilastri di sangue, ma quel sangue si è subito asciugato nella memoria collettiva. Ed è questo che nutre il Potere, non il suo esercizio criminale, il timore che incute, i mezzi di cui dispone, ma l’indifferenza degli italiani."  B.G.
 

.

 "Credo che nel
caso in cui l’unica scelta possibile fosse quella tra la
codardia e la violenza, io consiglierei la violenza. Ad
esempio, quando mio figlio maggiore mi chiese quello che
avrebbe dovuto fare se fosse stato presente quando nel 1908 fui
aggredito e quasi ucciso, se fuggire e vedermi uccidere oppure
usare la sua forza fisica, come avrebbe potuto e voluto, e
difendermi, io gli risposi che sarebbe stato suo diritto
difendermi anche facendo ricorso alla violenza." M. K. Gandhi

 

La citazione di Gandhi è "contestualizzata" ed inerisce il rapporto "genitore-figlio" finalizzato alla difesa della vita del genitore. L'azione del figlio ben può essere sorretta da un pizzico di "sano egoismo" che costituisce niente altro... se non l'applicazione del naturale principio di solidarietà di specie. Ma se ogni essere umano fosse considerato nostro fratello, genitore o figlio come dovremmo comportarci? Perchè continuiamo a stare sulla panchina, osservare e poi, magari, lentamente svanire come di solito avviene?

 

Lista delle stragi avvenute in Italia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. (lista da controllare e non neutrale secondo le indicazioni di Wikipedia)

 

Questo post è dedicato alla "mascotte" del Blog ed ai suoi amici + cari ovunque impegnati.

 

 
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Commenti al Post:
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 28/12/10 alle 00:41 via WEB
CLIKKANDO QUI POTETE SCARICARE IL CALENDARIO DEI SANTI LAICI 2011
Nelle pagine 28:32 è riportato l'elenco dei nostri SANTI LAICI.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 28/12/10 alle 00:56 via WEB
La coscienza a posto: apologo sull’onestà nel Paese dei corrotti / di Italo Calvino

Dalla rivista diretta da Goffredo Fofi "Lo straniero", n. 72 del giugno 2006 (sito: www.lostraniero.net) riprendiamo il seguente indimenticabile articolo di Italo Calvino. Nella rivista il testo e’ accompagnato dalla seguente nota redazionale: "Questo testo e’ apparso per la prima volta su ’la Repubblica’ il 15 marzo 1980, ma appare negli appunti dell’archivio Calvino con il titolo ’La coscienza a posto’. E’ stato ripubblicato in Romanzi e racconti (Meridiani Mondadori, 1994, vol. 3, pp. 290-293) come ’La coscienza a posto (Apologo sull’onesta’ nel paese dei corrotti)’. Ringraziamo Ester Singer Calvino per averci permesso di riproporlo".
domenica 25 giugno 2006, di Redazione Antenati - 3797 letture DA: http://www.girodivite.it/La-coscienza-a-posto-apologo-sull.html

C’era un paese che si reggeva sull’illecito. Non che mancassero le leggi, ne’ che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti piu’ o meno dicevano di condividere.
Ma questo sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perche’ quando ci si abitua a disporre di molti soldi non si e’ piu’ capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si potevano avere solo illecitamente, cioe’ chiedendoli a chi li aveva in cambio di favori illeciti. Ossia, chi poteva dar soldi in cambio di favori, in genere gia’ aveva fatto questi soldi mediante favori ottenuti in precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in qualche modo circolare e non privo di una sua autonomia. Nel finanziarsi per via illecita, ogni centro di potere non era sfiorato da alcun senso di colpa, perche’ per la propria morale interna, cio’ che era fatto nell’interesse del gruppo era lecito, anzi benemerito, in quanto ogni gruppo identificava il proprio potere col bene comune; l’illegalita’ formale, quindi, non escludeva una superiore legalita’ sostanziale. Vero e’ che in ogni transazione illecita a favore di entita’ collettive e’ usanza che una quota parte resti in mano di singoli individui, come equa ricompensa delle indispensabili prestazioni di procacciamento e mediazione: quindi l’illecito che, per la morale interna del gruppo era lecito, portava con se’ una frangia di illecito anche per quella morale. Ma a guardar bene, il privato che si trovava ad intascare la sua tangente individuale sulla tangente collettiva, era sicuro di aver fatto agire il proprio tornaconto individuale in favore del tornaconto collettivo, cioe’ poteva, senza ipocrisia, convincersi che la sua condotta era non solo lecita ma benemerita. Il paese aveva nello stesso tempo anche un dispendioso bilancio ufficiale, alimentato dalle imposte su ogni attivita’ lecita e finanziava lecitamente tutti coloro che lecitamente o illecitamente riuscivano a farsi finanziare. Poiche’ in quel paese nessuno era disposto non diciamo a fare bancarotta, ma neppure a rimetterci di suo (e non si vede in nome di che cosa si sarebbe potuto pretendere che qualcuno ci rimettesse), la finanza pubblica serviva ad integrare lecitamente in nome del bene comune i disavanzi delle attivita’ che sempre in nome del bene comune si erano distinte per via illecita. La riscossione delle tasse, che in altre epoche e civilta’ poteva ambire di far leva sul dovere civico, qui ritornava alla sua schietta sostanza di atto di forza (cosi’ come in certe localita’ all’esazione da parte dello Stato si aggiungeva quella di organizzazioni gangsteristiche o mafiose), atto di forza cui il contribuente sottostava per evitare guai maggiori, pur provando anziche’ il sollievo del dovere compiuto, la sensazione sgradevole di una complicita’ passiva con la cattiva amministrazione della cosa pubblica e con il privilegio delle attivita’ illecite, normalmente esentate da ogni imposta.

Di tanto in tanto, quando meno ce lo si aspettava, un tribunale decideva di applicare le leggi, provocando piccoli terremoti in qualche centro di potere e anche arresti di persone che avevano avuto fino ad allora le loro ragioni per considerarsi impunibili. In quei casi il sentimento dominante, anziche’ di soddisfazione per la rivincita della giustizia, era il sospetto che si trattasse di un regolamento di conti di un centro di potere contro un altro centro di potere. Cosi’ che era difficile stabilire se le leggi fossero usabili ormai soltanto come armi tattiche e strategiche nelle guerre tra interessi illeciti oppure se i tribunali per legittimare i loro compiti istituzionali dovessero accreditare l’idea che anche loro erano dei centri di potere e di interessi illeciti come tutti gli altri. Naturalmente, una tale situazione era propizia anche per le associazioni a delinquere di tipo tradizionale, che coi sequestri di persona e gli svaligiamenti di banche si inserivano come un elemento di imprevedibilita’ nella giostra dei miliardi, facendone deviare il flusso verso percorsi sotterranei, da cui prima o poi certo riemergevano in mille forme inaspettate di finanza lecita o illecita. In opposizione al sistema guadagnavano terreno le organizzazioni del terrore che usavano quegli stessi metodi di finanziamento della tradizione fuorilegge e con un ben dosato stillicidio d’ammazzamenti distribuiti tra tutte le categorie di cittadini illustri e oscuri si proponevano come l’unica alternativa globale del sistema. Ma il loro effetto sul sistema era quello di rafforzarlo fino a diventarne il puntello indispensabile e ne confermavano la convinzione di essere il migliore sistema possibile e di non dover cambiare in nulla. Cosi’ tutte le forme di illecito, da quelle piu’ sornione a quelle piu’ feroci, si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilita’ e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto. Avrebbero potuto, dunque, dirsi unanimemente felici gli abitanti di quel paese se non fosse stato per una pur sempre numerosa categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: gli onesti.

Erano, costoro, onesti, non per qualche speciale ragione (non potevano richiamarsi a grandi principi, ne’ patriottici, ne’ sociali, ne’ religiosi, che non avevano piu’ corso); erano onesti per abitudine mentale, condizionamento caratteriale, tic nervoso, insomma non potevano farci niente se erano cosi’, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno al lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione di altra persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto, gli onesti erano i soli a farsi sempre gli scrupoli, a chiedersi ogni momento che cosa avrebbero dovuto fare. Sapevano che fare la morale agli altri, indignarsi, predicare la virtu’ sono cose che riscuotono troppo facilmente l’approvazione di tutti, in buona o in mala fede. Il potere non lo trovavano abbastanza interessante per sognarlo per se’ (o almeno quel potere che interessava agli altri), non si facevano illusioni che in altri paesi non ci fossero le stesse magagne, anche se tenute piu’ nascoste; in una societa’ migliore non speravano perche’ sapevano che il peggio e’ sempre piu’ probabile.

Dovevano rassegnarsi all’estinzione? No, la loro consolazione era pensare che, cosi’ come in margine a tutte le societa’ durate millenni s’era perpetuata una controsocieta’ di malandrini, tagliaborse, ladruncoli e gabbamondo, una controsocieta’ che non aveva mai avuto nessuna pretesa di diventare "la" societa’, ma solo di sopravvivere nelle pieghe della societa’ dominante ed affermare il proprio modo di esistere a dispetto dei principi consacrati, e per questo aveva dato di se’ (almeno se vista non troppo da vicino) un’immagine libera, allegra e vitale, cosi’ la controsocieta’ degli onesti forse sarebbe riuscita a persistere ancora per secoli, in margine al costume corrente, senza altra pretesa che di vivere la propria diversita’, di sentirsi dissimile da tutto il resto, e a questo modo magari avrebbe finito per significare qualcosa di essenziale per tutti, per essere immagine di qualcosa che le parole non sanno piu’ dire, di qualcosa che non e’ stato ancora detto e ancora non sappiamo cos’e’.

L’apologo di Calvino è stato diffuso da: La nonviolenza in cammino, numero 1337 del 25 giugno 2006
(Rispondi)
 
red5706
red5706 il 28/12/10 alle 00:47 via WEB
non ci si può tirare indietro di fronte alle proprie responsabilità ne al rispetto per se stessi..da quì...se uomo tale viene chiamato dovrebbe fronteggiare ogni violenza ..abuso..soppruso senza nascondersi dietro a false motivazioni di non violenza e bontà che si accoppiano con la codardia e il menefreghismo...dici l'italiano...mi sembra che sia di molti anche se da noi ultimamente si è accentuato accettando di fatto ogni ignominia come ineluttabile poichè questo è dato da far credere come incambiabile in un sistema corrotto....senza sapere che è proprio da noi che deve venire il cambiamento mantenendo l'indignazione e la rabbia...e la parte attiva nella società.....noi abbiamo permesso e permettiamo...come i pali in una rapina...ci sono sempre..nel senso che respiro..per il resto...è meglio non parlarne..ti abbraccio e grazie della tua amicizia sincera.Anna
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 28/12/10 alle 19:58 via WEB
Giusto, Anna, parli dei "pali in una rapina"; ebbene tali mi appaiono tanti dei <<cosiddetti>> "capi" della sx. Se solo essi riuscissero a comprendere la tue parole, Anna, credo, potremo ancora parlare di speranze. Tanti, troppi, di loro risultano complici per aver contribuito ad instaurare questo "delirio di personalismo" che il "TIZIO" ci ha "regalato"; un truffa come quella del gioco delle "tre carte" che abili imbroglioni utilizzano per fottere, ancora oggi, locali e viandanti fuori la stazione di Napoli Centrale ....respirando l'aria profumata dalla munnezza. Non vedo differenza "truffa e munnezza" il fattore comune. Un grazie a te Anna per la passione che infondi nei tuoi commenti, M@.
(Rispondi)
 
angeligian
angeligian il 28/12/10 alle 13:51 via WEB
Auguro a te, ai tuoi cari e soprattutto ai tuoi mici tutto il bene possibile per il prossimo anno. Auguri!
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 28/12/10 alle 17:44 via WEB
Auguri anche te, Angela, anche dai miei a_mici a due ed a quattro zampe. Un saluto, M@.
(Rispondi)
 
superciro33
superciro33 il 28/12/10 alle 14:14 via WEB
carissimo amico,n tutti i miei anni di vita ho seguito il cambio "dell'atmosfera" politico sociale tra alti e bassi,ma mai così in basso ed inarrestabile come gli ultimi dieci anni per l'esecrabile oligarchia di un nano,fisicamente,culturalmente e politicamente.ha distrutto e continua a distruggere insieme ai suoi sodali PDL e lega tutte le poche conquiste socio economiche de precedenti governi.la COSTITUZIONE vanto ed orgoglio del popolo italiano è l'obbiettivo costante di demolizione,perchè difensore dei principi etici fondamento di una società VERAMENTE civile!sembra essere ritornati ai tempi di NERONE che suonava la lira per trastullarsi mentre Roma era al rogo!
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 28/12/10 alle 18:01 via WEB
Il pericolo reale, caro Ciro, oggi non è soltanto il TIZIO, ma tutto ciò che lui si è inventato per avvelenare e ridicolizzare la politica italiana e che sopravviverà alla sua dipartita politica. Non c'è più qualità, ma solo quantità: un'accozzaglia di mistificatori tutti al suo servizio al solo scopo di raggiungere un numero appena più grande di quelli delle anime vaganti degli oppositori. E' tutto una questione di prestigio personale, dove non si elegge più un organo direttivo di un partito, ma una sorta di consiglio d’amministrazione in cui il presidente (o il segretario) sarà il piccolo guru da osannare e seguire piazza dopo piazza e che detenendo il potere avrà diritto a decidere dei suoi sudditi. Purtroppo tanti hanno, forse, involontariamente, almeno spero, contribuito significativamente a spianargli la strada. Parlo dei candidati di sx e persino Di Pietro è rimasto vittima di sé stesso, in questo delirio di personalismo inventato dal TIZIO, con la regola di mettere il proprio nome a garanzia di un "marchio"; quello che ha di fatto sostituito i partiti, già occupanti stabili ed illegittimi delle istituzioni, e creato l'attuale barbarie che ha distrutto quel barlume di democrazia che qualche decennio fa ancora si intravvedeva. Un saluto, M@.
(Rispondi)
 
ironwoman63
ironwoman63 il 28/12/10 alle 15:45 via WEB
una buona idea il calendario dei Giusti, preferisco chiamarli cosi, è sicuramente doveroso richiamare l'attenzione sulle loro vite, che prese ad esempio possono dar luogo ad un mondo migliore di questo...grazie per l'invito! Buona giornata, lulù
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 28/12/10 alle 18:20 via WEB
Il calendario dei "GIUSTI" è il calendario delle nostre sconfitte ......delle nostre ferite .....delle nostre distrazioni .....dei nostri egoismi .....delle nostre speranze sopite .....delle nostre delusioni ......delle nostre incapacità a trarre profitto dall'esperienza. Neppure avendo mezzi così innovativi come il web. La nostra sconfitta, LULU', continua anche qui, nel web, e si rinnova ogni giorno, ogni momento, in ogni attimo perso per evitare di mietere vittime sacrificali inutilmente. Basta guardare in giro per notare la diffusa ed irreparabile dispersione che regna nelle nostre azioni mentre sappiamo che, in altra sede, menti selvagge operano in modo determinato e scientifico, e con ben altri mezzi, per condurre in porto i loro oscuri progetti per uccidere definitivamente la democrazia.
A questo concetto ho voluto rispondere alla mia piccola "mascotte" dedicandogli questo post.
Un saluto. M@.
(Rispondi)
 
dolly.1
dolly.1 il 28/12/10 alle 18:23 via WEB
Purtroppo questi Santi hanno dato la loro vita per un mondo migliore e oggi tutto il sistema lo sta portando alla deriva.. Ce ne sono ancora di giusti, ma sono pochi.. Felice Anno Nuovo. Un caro saluto. Dolly
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 28/12/10 alle 18:57 via WEB
A tanti di loro la vita è stata strappata in modo selvaggio e delinquenziale. Chissà quanti di loro avrebbero meritato di offrire il loro contributo al bene comune continuando a curare i propri affetti familiari. Anche ai lor familiari,spesso abbandonati da tutti ed dalle istituzioni, va il nostro pensiero; un saluto, M@.
(Rispondi)
 
 
 
dolly.1
dolly.1 il 28/12/10 alle 23:20 via WEB
Soprattutto ai loro familiari un caro abbraccio. Che possa il 2011 renderci tutti quanti migliori. Buon Anno Mario!
(Rispondi)
 
 
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 30/12/10 alle 01:18 via WEB
I familiari sono quelli che hanno sofferto e continuano a soffrire di più. Speriamo che il 2011 sia l'anno dei miracoli e delle conversioni. M@.
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semprepazza
semprepazza il 28/12/10 alle 22:31 via WEB
Probabilmente, anche se non numerosi come quelli di dotazione ecclesiastica, riusciremmo a riempire il calendario anche di "santi" laici. Anzi, sarebbe un'idea da divulgare, un calendario alternativo e alla memoria di chi ha fatto qualcosa per l'umanità e di chi per essa ha lasciato la vita spesso in modo violento. Ma certamente ci saranno molti "santi" laici sconosciuti e dimenticati, vittime di genocidi e torture, o pure osciri operatori del bene che non hanno mai cercato la visibilità e se ne sono andati in sordina.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 30/12/10 alle 01:23 via WEB
Se lo guardi il calendario è già abbastanza denso di nefaste ricorrenze. Poi ....poi ci sono i giorni ove i NOMI sono numerosi ...sono le giornate nere ...nerissime delle stragi ...quasi tutte abbandonate ad attendere l'individuazione dei responsabili ....i soliti noti ignoti. Un saluto, M@.
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to_revive
to_revive il 29/12/10 alle 14:13 via WEB
Da noi in America esiste già da anni ma è confortante sapere che anche qui c'è. Auguri di un sereno 2011.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 30/12/10 alle 01:11 via WEB
Grazie per la condivisione; ma qui questo calendario è considerato ancora come se fosse un clandestino .....rinnegato da potenti uomini compresi tizi vari che sono al governo del paese. Questa, cara Greta, è una delle evidenti testimonianze che non ci troviamo in un paese normale. Un caro saluto, M@.
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marissa39
marissa39 il 29/12/10 alle 20:19 via WEB
interessante come proposta...
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 30/12/10 alle 01:07 via WEB
.......da realizzare con amore e rispetto. Grazie per il passaggio, M@
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ladymarianna0
ladymarianna0 il 30/12/10 alle 00:06 via WEB
Siamo noi adulti che abbiamo la responsabilità della memoria! I nostri ragazzi all'epoca di determinati avvenimenti erano solo dei bambini o poco più... Ma è avvilente constatare ancora una volta come tutto sprofondi nella rassegnazione e nell'indifferenza più totale quando non ci siano interessi in gioco, vantaggi o benessere e quant'altro... Affinchè non sia vanificato il sacrificio di chi ha perseguito un ideale di libertà, giustizia o legalità fino alla morte è necessario che l'attenzione sia costante. I giovani hanno una grande virtù: quella di sapere coltivare i sogni con tanta energia e ingenuità tali da credere che siano realizzabili anche quando a noi sembrano impossibili. Loro sono il futuro, loro sono la speranza, loro rappresentano la svolta... Il nostro dovere è saziare la loro fame di valori e ideali... Un forte abbraccio caro M@... Monica
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 30/12/10 alle 01:03 via WEB
Credo che la "nostra" <<mascotte>> te ne sia grato. Sto conoscendo, piano piano, i figli delle persone che passano di qui e, sono ormai certo, stanno tutti dalla parte giusta; .....anche i miei ...sono con loro: l'altra parte dell'Italia.
Grazie Monica e buon 2011 a te ed alla "dottoressa con il naso rosso", M@.
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ladymarianna0
ladymarianna0 il 31/12/10 alle 12:59 via WEB
Grazie Mario, ricambio affettuosamente gli auguri per te e i tuoi cari, mascotte inclusa :-) Grazie anche da parte del naso rosso... Un abbraccio e il brindisi da me se vuoi... Con stima e amicizia, Monica
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OutOfTarget
OutOfTarget il 30/12/10 alle 14:28 via WEB
Caspita M@ hai postato un'intero articolo di Calvino!! Come al solito non ho tempo ora per leggerlo ma ripasserò. I Santi Laici hanno un difetto terribile per certi ambienti non proprio raccomandabili. Non si fanno dimenticare e sono un esempio a cui qualcun'altro con ostinazione, anche a distanza di tanti anni, decide di rifarsi. Buon 2011... di giustizia.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 30/12/10 alle 16:10 via WEB
L'articolo di Calvino, inserito fra i commenti, lo pubblicai, a questo link, già il 30 marzo 2009 (ricordi questo giorno? ....quello dell'amore fra il TIZIO ed il CAIO?). Passò quasi inosservato; il primo, dei soli due commenti fu della mia mascotte:
hoimparatochebisogna il 30/03/09 alle 14:54 via WEB
<<E' meglio essere dissimili che mafiosi: i mafiosi non mi inviteranno alle festicciole scolastiche ma, vabbè, me ne farò una ragione. Ciaomiao>>
Tu lo sai il mio blog è un po' atipico ......spero che alla fine risulterà utile ...almeno per me ....e qualche amico comprensivo. Un saluto,M@.
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shineon67
shineon67 il 30/12/10 alle 14:29 via WEB
ecco la parola che mancava per condannare un politicio colluso con la mafia ma senza reo: INAFFIDABILE, ciao!
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 30/12/10 alle 16:13 via WEB
.....dico .....smentisco .....confermo ....non ho detto .....non ho smentito .....non confermo .....M@.
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OutOfTarget
OutOfTarget il 31/12/10 alle 12:07 via WEB
messaggeria piena... allora i tuoi "amici" saranno riconoscibili in tutta Italia!Saranno quelli col naso all'insù! Buon 2011.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 01/01/11 alle 23:11 via WEB
Grazie, liberato lo spazio per gli amici. Ho circa 50 pvt che ritengo utile non eliminare.
I propri desideri si possono esprimere vedendo le stelle cadenti ......il 10 agosto. visto il magro effetto ho pensato di lanciarli verso la stella che ciascuno di noi si sceglie per se. Di nuovo buon anno M@.
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sottoilsegnodileo
sottoilsegnodileo il 01/01/11 alle 20:55 via WEB
CARO AMICO, IO SONO STUFO DI ASPETTARE: IN ATTESA DI CHI E DI CHE COSA? NON BASTA ATTENDERE, BISOGNA FARE, AGIRE, ESSERE UNITI, SCENDERE NELLE PIAZZE: IL PRIMO GOVERNO BERLUSCONI ERA CADUTO PERCHE' IL CIRCO MASSIMO E LA CITTA' DI ROMA ERANO INVASI DA MILIONI E MILIONI DI PERSONA ED ANCHE LA LEGA SI ERA SPAVENTATA DA TALE MASSICCIA PARTECIPAZIONE. IN QUEL PERIODO LAVORAVO E CON ME VI ERANO NUNEROSI GIOVANI CHE SI ERANO LASCIATI CONVINCERE DALLE SIRENE LEGHISTE. CI SERVE UN CAPO, UNA VOCE CHE CI SAPPIA GUIDARE. UN ABBRACCIO E UN AUGURIO E NON SOLO PER QUESTO NUOVO ANNO. ettore
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 01/01/11 alle 23:17 via WEB
...."inAttesa" del nickname non centra, in modo diretto, con le problematiche che sappiamo. Esso rappresenta, invece, lo stato d'animo che, secondo me, pervade cuori delle persone attive ed impegnate; un po' come lo stato del computer che si vede sul monitor in basso a sinistra quando gli viene chiesto di fare ricerche od elaborazioni. Un saluto, M@
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ROBERT62VR
ROBERT62VR il 04/01/11 alle 19:09 via WEB
Condivido tutto in pieno . Non mi dilungo come altre volte . Onesta' ? sembra non serva piu' ... merito , capacita' ? uguale ... visto l'arroganza di Marchionne , giusto per fare un esempio ? e Sacconi ? sul fatto che anche i movimenti eversivi abbiano contribuito a consolidare il sistema , malato in quanto tale , concordo ... ma la rabbia è tanta . Quello che non auspico è il classico "uomo forte " che ci guidi fuori da tutto cio' ... ci pensera' la gente , fra non molto . Ciao .
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