GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

 

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> Il gioco delle coppie ... E voi siete partner D, Dm o C?

 

 

   Giorno a tutti.

  

   Qualche spunto di riflessione sulla felicità di coppia. Del resto, ormai lo sapete, sono il nipotino illegittimo o sfigato o frustratello (fate vobis) di Alberoni. E adoro chiacchierare di sentimento, eros e vita di coppia.

   Avrei desiderato da sempre lavorare con le anime, nell’insegnamento o fare lo psicanalista (meglio così, per “loro”). E invece mi ritrovo a essere il più estremista homo tecnologicus, fra segnali satellitari o in fibra ottica. Passiensa.

 

   Dopo almeno tre anni in cui ho avuto modo di frequentare e approfondire la conoscenza di qualche coppia, e dopo aver scambiato opinioni anche qui in Community, proverò a fissare qualche idea che sparpaglierò a manciate nell’aria uggiosa di questo schizofrenico maggio…

 

   A volte mi piace esemplificare, quindi non prendetemi propriamente alla lettera: ovvio che ci sono sfumature e bisogna piacersi. Purtuttavia, smussando qua e là, penso che nella vita quotidiana emergono tre diversi caratteri: il Dominante D, il Democratico Dm e il Comprimario C.

 

   I primi sono coloro che, nell’ambito di una coppia, tendono a indirizzare le decisioni e le scelte, dai progetti più grandi (casa, lavoro, grandi spese) a certe cose di principio (educazione dei figli, alimentazione, frequentazioni sociali), e alle cose minori (vacanza, tempo libero ecc…).  È difficile che li possiate convincere di cambiare una determinata idea.

   I Democratici sono coloro che, partendo da un’idea nobile o per caso, dicono: oggi decidi tu, domani io… Più o meno, eh, mo’ non stiamo col bilancino; il confronto democratico non mancherà mai.

   L’utopia è, a suo modo, alquanto affascinante, e io ne sono un orgoglioso rappresentante, perché così la coppia procede l’una affianco l’altra sul Vialone della vita; viale che non è sempre ampio come l’Avenue des Champs Elysees.

   Infine, i Comprimari sono coloro che, per indole o timidezza o mancanza di energia, vanno a rimorchio del partner dominante. Fra questi, ci sarà chi si farà guidare felice, per non sbottare mai (beato lui) o per sbottare un giorno X; oppure ci sarà chi subisce la leadership ma non è nelle condizioni di essere tenuto in considerazione.  L’altro è vegetariano? L’altro desidera mandare i figli a praticare il kayak? L’altro desidera frequentare persone di venti anni più grandi o piccoli? Così è.

 

   Accoppiamenti, vediamo vediamo…

   Due D fra loro. La vedo molto dura, perché il contatto fra le sciabole sarà all’ordine del giorno. D’altro canto, con due Dominanti intelligenti, nel senso elastici e non tetragoni, ovverosia che possano riconoscere che magari l’altro ne sappia più di loro (in quel dato momento), ne può uscire la coppia più performante.

   In rari casi questo accoppiamento felice può configurarsi e ne ho un esempio davanti gli occhi nella vita di tutti i giorni. Curioso che costoro calamitino amicizie come le regine con le altri api dell’alveare.  

 

   Un D e un Dm. Pure questo binomio, in genere, può avere situazioni di contrasto. In questo caso, la pazienza e la flessibilità del Dm giocherà un ruolo fondamentale, pena la separacion.

 

   Due Dm. Contiene tutte le possibilità per essere un’ottima coppia, decisa e affiatata. Probabilmente è la maggioranza di quelle che dureranno forever per  la vita: consapevolezza più apertura verso l’altro. Secondo me è per antonomasia la “coppia perfetta”.

 

   Un D e un C. Anche queste sono le coppie destinate a perdurare, sempre in relazione, però, al comportamento del Comprimario. Se costui è felice di essere a rimorchio, tutto funzionerà alla grande. Se un giorno – e chi lo può prevedere? – scatterà quell’interruttore imponderabile per cui si sentirà un frustrato, orbene, saranno cazzi amari. Ne ho un esempio recente nella cerchia delle mie conoscenze.

 

   Un Dm e un C. Altra coppia che può benissimo funzionare. Forse anche più della D + C, in quanto l’elemento forte o trainante non esaspera e cerca di coinvolgere l’altro nei progetti e nelle iniziative.

 

   Due C. Insomma, capirete da voi che non è la coppia ideale. Alla lunga, l’indecisione o l’insicurezza possono giocare brutti scherzi. Attenzione, però, il fatto che ci sia l’Amore è la cosa più importante. Quindi, se in una coppia c’è amore e umiltà si può crescere assieme e potenzialmente superare ogni ostacolo.

 

   Fatta questa panoramica, e precisando che non pretendo di essere portatore sano di verità assolute, alla fine della fiera nulla è scontato. Per fortuna. E un capovolgimento di forza nei ruoli, volente o nolente, è sempre dietro l’angolo. Nessuno è indistruttibile, e anche un Dominante, se la Ruota gira male, può andar fuori di melone, col conseguente necessario rimboccamento di maniche da parte dell’altro partner, forte o fragile che sia.

   E riporto qua una vecchia citazione che mi colpì: bisogna essere “forti” quando si deve essere “forti”. Nella tempesta. Nelle sabbie mobili. Nel caos.

  

   In un certo senso è troppo comodo essere “forte” quando si scivola su un piano inclinato oleato a dovere.

 

   Un ultimo pensiero a cui sono attaccato oltremodo.

   Sull’amore e sulle coppie tante cose si dicono e tutte sono rispettabili. Ma se potessi indicare la ricetta numero 1 per una coppia felice, direi che ci deve essere sempre quel costante interesse verso ciò che fa  (e quindi è) l’altro.

   Il mio partner gioca a Shangai? SI butta col parapendio? Colleziona larve? Ecco, non dico che bisogna fare altrettanto: dico solo che è una buona cosa seguire ciò che lui fa. Non è un dettaglio e nemmeno l’apertura delle acque del Mar Rosso: è semplicemente essere parte del suo mondo.

 

 

E voi? Siete partner D? Dm? C?

 

 

 
 
 
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