Creato da personcinaGisella il 25/08/2012

Aiutiamo la Terra

flora fauna in pericolo

 

 

DI FRONTE ALLA MORTE ANCHE GLI ELEFANTI PROVANO DOLORE CHE RICORDA QUELLO DEGLI UMANI

Post n°58 pubblicato il 17 Aprile 2013 da personcinaGisella

Il senso degli animali  DI FRONTE ALLA morte, un dolore e una ritualità che ricordano quelli umani.

 E' DI poche settimane fa la foto di questo cucciolo di elefante pigmeo del Borneo (Elephas maximus borneensis) nella riserva di Gunung Rara, nello Stato di Sabah, che veglia il corpo senza vita della madre, uccisa insieme ad altri 9 esemplari dello stesso branco, da un veleno non ancora identificato. Il piccolo, miracolosamente illeso, la tocca con la proboscide, prova a svegliarla, si rifiuta di andarsene mentre guardie e volontari della riserva provano almeno a dargli da bere.Del resto gli elefanti organizzano per i loro morti una vera e propria veglia funebre, radunandosi intorno al corpo del compare e toccandolo a turno con la proboscide, con gli occhi e le orecchie mogi per il dolore. Anche le ossa degli animali deceduti costituiscono un oggetto di interesse, con gli elefanti che tornano più volte a ispezionarle, quasi per accertarsi che quell'esemplare non tornerà più.

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

I CAMBIAMENTI CLIMATICI SONO IRREVERSIBILI? I SUOI EFFETTI SONO ANCORA CONTENIBILI A PATTO DI AGIRE.

Post n°57 pubblicato il 17 Aprile 2013 da personcinaGisella

cambiamenti climatici sono irreversibili?

Possiamo contrastare il riscaldamento globale? Due scienziati spiegano che il global warming è ormai irreversibile, ma anche che i suoi effetti sono ancora contenibili. A patto di agire.

Damon Matthews della Concordia University di Montréal e Susan Solomon del MIT sostengono - in un recente articolo pubblicato sulla rivista Science - che politici, mass media e parte dell'opinione pubblica non hanno chiari due concetti chiave relativi al global warming:1. la irreversibilità dei cambiamenti climatici in atto.
Il pianeta si sta riscaldando. È un dato di fatto ed è irreversibile.2. La inevitabilità delle peggiori conseguenze possibili.
Ma la velocità con la quale il pianeta si riscalda e di quanti gradi aumenterà la temperatura media globale nei prossimi decenni sono fattori ancora nelle nostre mani e le nostre azioni li influenzeranno in modo significativo. Gli scenari peggiori, insomma, sono evitabili.L'equivoco, sostengono Matthews e la Solomon, è spesso sfruttato dai politici per evitare scelte che non entusiasmano l'industria e che potrebbero pesare negativamente sull'economia.Matthews e la Solomon sono convinti che i cambiamenti climatici già avvenuti sono irreversibili, almeno su di una scala di qualche secolo, ma anche che i peggiori scenari prospettati per i prossimi decenni dai modelli climatici non siano un destino scolpito nella roccia. Se le emissioni di gas serra saranno ridotte, anche il trend del riscaldamento globale, negli anni a venire, diminuirà. In caso contrario, inevitabilmente aumenterà.

 

 

 

 

 

 

 
 
 

ESPLODE METEORITE. PALLA DI FUOCO SULLA SPAGNA VISTA DALL'ANDALUSIA A MADRID

Post n°56 pubblicato il 17 Aprile 2013 da personcinaGisella

Forse un frammento di cometa

Esplode meteorite, palla di fuoco sopra la SpagnaPoco prima di mezzanotte di domenica scorsa, vista dall'Andalusia a Madrid

Un grande bagliore è stato avvistato in vaste zone della Spagna centro-occidentale poco prima della mezzanotte di domenica scorsa. A filmare il fenomeno è stato l’Osservatorio Hita dell’Università di Huelva. Un grosso pezzo, proveniente probabilmente da un frammento di cometa, è entrato nell’atmosfera a 75 mila km all'ora a 100 km dal suolo sopra Villamuela, in provincia di Toledo, esplodendo a un'altezza di 70 km sopra la verticale di Serranillos del Valle (Madrid). L'esplosione ha prodotto un bagliore e una scia luminosa. La palla luminosa è stata vista anche a Huelva, Siviglia, Granada e Murcia.

 

 

 

 

 

 

 
 
 

CAMBIA IL CLIMA ANCHE I VOLI SARANNO PIU' TURBOLENTI SULLE ROTTE TRANSATLANTICHE

Post n°55 pubblicato il 17 Aprile 2013 da personcinaGisella

Sulle rotte transatlantiche

Cambia il clima, anche i voli saranno più turbolentiPiù spostamenti d'aria, vuoti e sobbalzi

Viaggiare in volo da una parte all’altra del globo, nei prossimi anni potrebbe essere più complicato e rischioso rispetto a oggi, sia per i passeggeri sia per gli equipaggi e piloti. In particolare, sarebbero le perturbazioni atmosferiche a far sì che i viaggi, dalla parte dei passeggeri, diventino ricchi di spostamenti di aria, vuoti, sobbalzi e momenti in cui vige l’obbligo di «cinture allacciate», anche nel pieno della traversata aerea. Il motivo? Il cambiamento climatico, che da qui al 2050 stravolgerà le condizioni dei cieli raddoppiando le perturbazioni di passaggio all’altezza cui viaggiano normalmente i voli di linea. Un gatto che si mangia la coda:perché è proprio l’industria aeronautica ad avere responsabilità dell’inquinamento dei cieli e oggi si ritrova a dover fare i conti con un’atmosfera divenuta turbolenta anche per via del suo passaggio. LO STUDIO – Le previsioni da qui al 2050 per le condizioni dei cieli sono di uno studio dell’università britannica di Reading pubblicato su Nature: la ricerca ha indagato sull’intensificarsi delle turbolenze sulle rotte transatlantiche nei periodi invernali dei prossimi 40 anni in risposta ai cambiamenti climatici in corso, e sull’impatto che tali cambiamenti hanno sulla sicurezza aerea. Con risultati poco incoraggianti: perché entro il 2050 le emissioni di CO2 nel corridoio transatlantico comunemente usato dalle compagnie aeree per spostarsi da un continente all’altro raddoppieranno. Ciò porterà a un'intensificazione dei vuoti di aria, o meglio, dei fenomeni di turbolenza in aria chiara, quando cioè l’aereo sussulta improvvisamente nonostante la strumentazione di bordo non avverta alcun problema, e non veda per esempio presenza di nuvole il radar meteorologico. Un classico caso in cui, data l’imprevedibilità del fenomeno, avvengono incidenti a bordo e si mette a repentaglio la sicurezza dei passeggeri. La forza delle turbolenze di media intensità crescerà dal 10 al 40 per cento nei prossimi anni, e la loro frequenza potrà crescere anche fino al 170 per cento. ROTTE ALTERNATIVE – Dati alla mano, questo significa, come raccontano i ricercatori stessi, che andremo incontro a viaggi aerei transatlantici sempre più perturbati e «a balzi» aumentando dunque la probabilità di ferimenti e incidenti, giacché sono proprio i fenomeni di turbolenza la prima causa di incidenti aerei dovuti alle condizioni meteo (e non dunque a errori umani o avarie). Oltre all’impatto sull’ambiente, tale scenario delinea un futuro in cui si dovranno affrontare maggiori rischi, danni ingenti agli aeromobili, e la ricerca di rotte alternative per evitare le turbolenze. Ma «deviare i percorsi dei voli per evitare turbolenze e danni aumenterà il consumo di carburante e le emissioni nocive, rendendo i ritardi degli aerei più comuni e facendo anche aumentare i prezzi dei biglietti», commenta al Guardian uno dei ricercatori britannici, Paul Williams. Che dal canto suo, consiglia d’ora in avanti un piccolo stratagemma personale per evitare i ferimenti più comuni in caso di vuoto d’aria: viaggiate sempre con le cinture allacciate, anche quando queste non sono obbligatorie.

 

 

 

 
 
 

LUCA PARMITANO, SICILIANO, RESTERA' PER 6 MESI SULLA STAZIONE SPAZIALE ISS E SUONERA' LA CHITARRA

Post n°54 pubblicato il 12 Aprile 2013 da personcinaGisella

Luca Parmitano, primo italiano che compirà una passeggiata spaziale

«Sulla Stazione spaziale suonerò
la chitarra guardando la Terra»Decollerà il 28 maggio e raggiungerà l'Iss per rimanervi sei mesi. Effettuerà test sulla combustione, ma anche sull'osteoporosi

Luca Parmitano, 36 anni di origine siciliana (Paternò), volerà letteralmente nello spazio perché la Nasa lo ha inserito tra gli astronauti del prossimo equipaggio della Stazione spaziale internazionale (Iss) che compiranno una passeggiata cosmica: sarà il primo italiano. Anzi è previsto addirittura per due Eva (come sono chiamate tecnicamente le ExtraVehicular Activity, le uscite extraveicolari). «È un passo avanti significativo nel ruolo e nell'importanza che i nostri astronauti assumono nelle attività della base orbitale», ha sottolineato Enrico Saggese, presidente dell'Agenzia spaziale italiana Asi, riferendo la notizia giunta da Washington. Parmitano, pilota collaudatore dell'Aeronautica Militare e astronauta dell'Agenzia spaziale europea (Esa), decollerà a Baykonur il 28 maggio prossimo a bordo della navicella Soyuz assieme all'americana Karen Nyberg e al russo Fyodor Yurchikhin. Rimarranno sulla stazione Iss per sei mesi.Il primo fatto nuovo riguarda il viaggio verso la stazione spaziale internazionale Iss – risponde Parmitano – perché collauderemo definitivamente una tecnica diversa e molto più rapida per raggiungere la base orbitale impiegando sei ore invece di due giorni. I vantaggi sono notevoli. Prima di tutto perché rimanere rinchiusi così a lungo sulla piccola navicella Soyuz in tre persone non è molto agevole e tantomeno confortevole. La privacy non esiste, ovviamente. In secondo luogo al posto di caricare viveri e acqua possiamo ospitare materiali utili sulla stazione. In marzo un equipaggio russo effettuerà per la prima volta questo tipo di viaggio e noi completeremo l'opera come equipaggio internazionale .Avremo molto da lavorare perché dovrò gestire l'arrivo della navicella automatica Atv-Einstein dell'Esa che porterà i rifornimenti, provvedendo poi ai trasferimenti dei materiali e quindi al suo caricamento con ciò che non serve più sulla stazione. Poi arriveranno anche la capsula americana Dragon e l'Htv giapponese con ulteriori materiali e strumenti. I miei colleghi che hanno volato prima di me mi dicono che sei mesi sembrano lunghi ma poi passano in fretta perché ci sono tantissime cose da fare che lasciano poco tempo libero. Io sono un grande lettore di fantascienza e di libri in genere ma non ne porterò lassù perché c'è già una discreta biblioteca a bordo. Mi piacerà di più la musica, l'altra mia passione dopo la lettura, e sarà straordinario suonare la chitarra, anch'essa già a bordo, guardando dalla cupola le meraviglie della Terra».

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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