Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

la memoria dispersa

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« Piccole digressioni...Papaveri »

Viaggiare unisce

Post n°614 pubblicato il 11 Maggio 2019 da lorifu
 

Napoli - Lungomare Mergellina

 

                                                Berlino - davanti al Muro

 

Berlino - Lungo la Sprea

In un momento di oscurantismo globale, amplificato da svariate forme di intolleranza a

partire da una non ben identificata idea di diversità e senso di pericolo, nel breve lasso di

due viaggi a Napoli e Berlino ho potuto constatare che l'unica diversità sta nella mente di chi

cerca di consolidare e rafforzare sentimenti d'insicurezza e paura. Come potrei rinunciare

alla libertà di muovermi come faccio oggi, munita soltanto di carta d'identità viaggiando con

lo spirito di libertà che l'abbattimento dei confini mi ha regalato facendomi sentire cittadina

del mondo, sì da potermi immergere nella cultura di popoli così diversi ma anche così simili

al mio?
Napoli e Berlino, due città in cui mi sono recata recentemente sono diventate fonte di

riflessione proprio perché emblematiche per le apparenti inconciliabilità. Sono andata a

Napoli con lo spirito gioioso di chi sa di incontrare una realtà dalle mille facce, che

sopperendo alle tante inefficienze e miserie con lo spirito gagliardo di chi s'inventa la vita

giorno per giorno, attinge a quelle risorse personali e caratteriali sconosciute a chi è

abituato a vivere senza sfumature. Ho visto un cielo perennemente azzurro e un'umanità

dalla signorilità e maliziosa ingenuità che dai bassi al lungomare Mergellina, animandosi,

diventa un teatro vivente.

Sarò stata fortunata ma non ho avuto nessun timore inoltrandomi di giorno e di notte tra i

vicoli di una città considerata pericolosa.

Più volte io e le mie amiche ci siamo perse nell'intrico di viuzze in piena notte e dove trovi

chi, a quell'ora ti indica la via, ti accompagna, ti dà le indicazioni dalla finestra dell'ultimo

piano di un palazzo?

E dove vedi chi, in una gimkana impossibile altrove, in motorino, nel traffico impazzito, con

una mano guida e con l'altra regge un vassoio con tre tazze di caffè fumante?

Ma anche Berlino, immensa città mitteleuropea, vivace, moderna, dove le ferite di un tempo

esistono come testimonianza di un passato da cancellare, si offre al visitatore occasionale e

non con la sua cultura, dinamicità ma anche con il suo senso di accoglienza che da

Alexanderplatz, simbolo di aggregazione e riferimento, alle rive della Sprea, diventa una

lunga linea ideale di affratellamento dove l'uomo si riconosce, al di là della lingua, nei suoi

tratti distintivi.




 

 

 
 
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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