la memoria dispersa
un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)
TEMPO
Il tempo che passa è tiranno ma è l'attimo che conta, l'attimo che ti prende, ti fa pensare, ti fa sentire, racchiude un mondo, ti fa passare oltre...
Ci sono amori che non muoiono mai, anzi traggono forza dalle rovine, così come ci sono vite che muoiono nel momento di esplodere in tutta la loro bellezza.
La vita e l'amore sono atti di coraggio.
FELICITą
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ABITUDINI
Post n°542 pubblicato il 17 Settembre 2015 da lorifu
«L'abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte. Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portar le catene, a subir ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto. L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza e quando scopriamo di averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci». Oriana Fallaci
Il mio pensiero riguardo all'abitudine non si discosta molto da quello della grande scrittrice che con parole dure, crude, mette l'accento sugli effetti disastrosi delle abitudini che si impossessano delle nostre vite.
Abitudini positive, negative...forse è necessario un distinguo perché non entrano nell'ambito delle abitudini dannose azioni e gesti regolari e sistematici che spesso rallegrano e confortano il nostro quotidiano.
Come potremmo fare a meno del fumante caffè mattutino, del giornale letto sempre alla stessa ora, del bicchiere di vino con gli amici, delle passeggiate col cane, il tuffo nella natura...tutto ciò, insomma, che in un modo o nell'altro serve a rendere confortevoli le nostre giornate mettendoci al riparo da repentini mutamenti vissuti come un attentato alla nostra stabilità emotiva?
Infiniti rituali che trovano nella ripetizione, il gesto routinario la salvaguardia alle nostre certezze minate da una realtà sempre più inquietante.
L'elogio all'abitudine finisce qui perché ce n'è una più subdola, strisciante, spaventosa che è quella dell'abdicazione ai propri impulsi vitali, dell'adeguamento alla mediocrità, del rifiuto alla lotta, dell'adattamento alla massa, della finzione passata come atteggiamento autentico.
Questo tipo di abitudini sono l'identificazione della resa, la raffigurazione di qualcosa che la mente, pur rifiutandola, asseconda mostrando la vera cifra della nostra personalità.
L'assuefazione poi è ancor più grave dell'abitudine perché è la tappa obbligata per chi non sfugge in tempo alla gabbia che si è imposto ed è un'agonia senza ritorno.
L'abitudine uccide perché si fonda sulla mancanza di stimoli, paure, viltà, inaccettabili in una realtà in continuo movimento.
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BURANO 2020
Tu credi di incontrare l’amore,
in realtà è l’amore che incontra te
nei modi più strani,
inaspettati, involontari, casuali.
A volte lo confondiamo col bene
e lo surroghiamo.
Spesso siamo convinti sia amore,
fingiamo sia amore,
e leghiamo noi stessi
a una indistruttibile catena
frutto dei nostri desideri mancati
dei nostri sogni sopiti
delle nostre abitudini
delle nostre paure
delle nostre comodità
delle nostre viltà
dei nostri calcoli
della nostra apatia
dei nostri falsi moralismi.
Ma quando arriva, se arriva,
lo riconosci,
come “il sole all’improvviso”
sconvolgente, coinvolgente,
totalizzante, esclusivo,
fusione di corpo e anima
osmosi perfetta.
Se finisce,
un dolore muto, senza fine.
loretta
Inviato da: Vince198
il 07/10/2023 alle 17:26
Inviato da: Vince198
il 30/03/2023 alle 13:34
Inviato da: Vince198
il 21/03/2023 alle 01:01
Inviato da: Vince198
il 11/11/2022 alle 00:37
Inviato da: woodenship
il 02/11/2022 alle 02:52