Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

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« Non ti arrenderePassione »

Casualitą o destino?

Post n°524 pubblicato il 31 Marzo 2015 da lorifu
 

Robert Doisneau


«Quella strana convinzione che le vicende che mi capitano abbiano un senso ulteriore, significhino qualcosa; che la vita con le sue vicende racconti qualcosa di sé, ci sveli gradatamente qualche suo segreto, stia davanti a noi come un rebus il cui senso è necessario decifrare, e le vicende che viviamo siano la mitologia della nostra vita e in questa mitologia stia la chiave della verità, e del mistero. Si tratta forse di un inganno? È possibile, è addirittura probabile, ma non riesco a sbarazzarmi del bisogno di decifrare continuamente la mia vita».

Milan Kundera, "Lo scherzo"


E' così strana la vita...e così ingannevole.

Tu pensi di essere il protagonista assoluto delle vicende, dei fatti che ti riguardano quando in realtà é tutto costruito secondo un piano prestabilito, un copione che qualcuno o qualcosa ha deciso per te.

Ma il caso, il destino, sono due cose diverse o due facce della stessa medaglia?

Spesso mi sono trovata a ragionarvi sopra,  a passare ai raggi x gli eventi della mia vita per scoprirvi coincidenze, analogie, casualità che mi potessero far pensare se gli effetti e le conseguenze di certe scelte fossero dettate dal libero arbitrio o scaturissero da un disegno che stava a monte.

 Paul Auster parla della  meccanica della realtà  ma quelli che lui definisce  fattori accidentali   altri  li considerano  segni del destino.

Quante volte ci siamo chiesti se un incontro, un fatto determinante nella nostra vita sì da cambiarne il corso possa essere attributo a una semplice casualità o non sia  scritto nel grande libro del destino?

E tutta quella dinamica relazionale,  scelte, decisioni che costellano il nostro vissuto,  come poter affermare con certezza che conseguenze ed effetti dipendano esclusivamente dai nostri comportamenti o non siano invece collegati  da un filo invisibile,  quello che gli antichi chiamavano fato?

Niente succede per caso e nessun incontro è un caso...

 

 Amore a prima vista

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella

Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla tra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando una risata
si scansava con un salto

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volò via
da una spalla a un'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito,
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.

Wislawa Szymborska

 

 
 
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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