LA FATA IGNORANTE

Si, giusto, mi sento continuamente interrotta. Vite interrotte ma non per via di traumi, come il film raccontava, banalmente per via di iperstimolazioni ambientali. Notifiche, suoni, messaggi, cose da fare, pensieri associativi che i maestri della meditazione indicano come i nemici della vita sottile, se non ricordo male e se non sono stata anche in quell'occasione di lettura troppo distratta per ritenere correttamente anche solo un'informazione. Tu dici, dunque, che sopravvaluto la ritenzione? Che alla fine sono conservatrice e trattengo invece che far fiorire e rilasciare? Hum

forse dovremmo imparare a dare il giusto peso alle cose..ad assolutizzare meno le aspettative; la vita attrae e seduce, le persone ci stupiscono e deludono, come forse noi stessi facciamo con loro. Credo non faccia differenza girovagare sui blog oppure tra le vie del centro delle nostre città rumorose..tutto si colora di una luce diafana che difficilmente restituisce la dimensione vera delle cose, la loro autenticità. Hai usato la parola perfetta : girovagare. Da' esattamente quel senso di sporadicita' ,di una curiosità distratta, discontinua.

Vorrei un vizio da perdere pure io.

Oh il conte Cassetta. Uno degli eroi residuali rimasti intrappolati in libero.

Bentornata

Dolce e fiorita si schiude alla breve romanza di mille promesse la vita.

Potrai sempre contare su di me. Se riuscirai a trovarmi.

Beh, te non so che gente Lei frequenti, ma gaber è davvero troppo anche per una realista come me. Grazie dell'intervento.

eUReKA :)

URKA