I giorni Maya

Sogni...

Un pensiero, forse sono un pensiero, una creazione fantasiosa di qualche entità che a sua volta è il pensiero di  un entità più grande. Grande …  magari un barbone della quinta dimensione che mi sta sognando dopo una sbornia colossale di … slurp beer, marchio della quinta dimensione di un liquido simile alla Birra terrestre.  Certo che pensarmi un sogno di qualcuno o qualcosa è rilassante. Se sono un sogno che responsabilità posso avere delle mie azioni? Azioni in un sogno. Bah! Anche i miei sogni creano mondi e personaggi che magari pensano di esser vivi e  di agire attraverso il loro libero arbitrio e che, come un Dio tremendo, spengo al risveglio … Forse, se desidero consapevolmente, in qualche modo dirigo e influenzo il sogno del barbone che sogna il sognatore che mi sogna e in qualche modo modifico il film e posso considerarmi libero. Chissà … chissà se anche questa mia riflessione è indotta dal sognatore.  E se fossi io stesso che mi sogno? Con avventure e vestiti diversi ad ogni risveglio, che durano una vita…  è che ogni tanto devo mangiare pesante per  far succedere ciò che mi succede. Devo consigliare alla parte di me stesso che mi sogna di star leggero, e suggerirgli che anche se son parte, son parte importante; l’estensione che può realizzare il sogno, il suo e il mio sogno. Se il ragionamento fila come sembra potrebbe anche essere che se io realizzo di essere un sogno potrei … risvegliare il sognatore, che son sempre io, e riuniti saremmo una potenza!!!  Un'unica cosa mi preoccupa: che spero, e incrocio le dita anche dei piedi,  di non essere il barbone … bevitore di slurp beer che prospettavo all’inizio. Resto addormentato piuttosto.

Fantasie? Possibile che lo siano, ma questo spiegherebbe il perché quando penso qualcosa con intensità, con convinzione, questo mio desiderio accade, semplicemente accade. È vero che potrebbe essere una veggenza … non ci sono prove, ma che bello pensare di essere una fantasia e di riuscire a dirigere la mia vita come a volte mi capita di farlo nei miei sogni; diventando consapevole del sogno divento il regista … e cambio il copione.  Se penso all’opposto, che tutto è preordinato, che non faccio altro che percorrere un binario con qualche scambio che mi dia la sensazione, falsa, di libertà … che noia! Sempre rilassante, perché ancor meno son responsabile degli accadimenti e a parte qualche bivio, comunque obbligato, non esistono altre scelte. Mi ripeto ancora , che noia!

Mi viene in mente Matrix, il film. Lo scenario macabro, il senso macabro... effettivamente in quella storia gli umani sognavano la loro vita, una vita che veniva costantemente manipolata e influenzata da macchine che li sfruttavano nutrendosi delle emozioni che vivevamo nei loro sogni. Ecco, io penso una cosa più fiabesca, addormentati in un bosco, dove gli alberi, i sassi, l’umanità e gli animali sognano se stessi, in un sogno collettivo. Tutti addormentati in attesa di un risveglio … e dove qualcuno, già risvegliato, torna nel sogno per darci uno scossone, inserirci il bit del dubbio. A suggerirci che la realtà è irrealtà . Che Maya sogna se stessa!

 Ste... che non beve!