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S.Francesco di Paola

Post n°33 pubblicato il 02 Aprile 2009 da brigantecalabro_2008

                                    

 

San Francesco di Paola, il santo della gente che incontrò Luigi XI


Nato a Paola (Cosenza), il 27 marzo 1416 è il fondatore dei Minimi e patrono principale della Calabria, dov'è venerato in innumerevoli santuari e chiese. Tra i 'miracoli' più famosi quello noto come l'attraversamento dello Stretto di Messina sul suo mantello steso ...

 

San Francesco di Paola
San Francesco nasce a Paola il 27 Marzo del 1416 da Giacomo Martolilla e Vienna da Fuscaldo. I genitori erano sposati senza figli da 15 anni e per ottenere la grazia di un figlio si rivolsero a San Francesco d’Assisi, dei quali erano particolarmente devoti. Per questo motivo gli fu posto il nome di Francesco e vestito con l’abito votivo del frate di Assisi. A 15 anni fu portato a San Marco Argentano dove il ragazzo dimostrò la sua propensione alla vita di preghiera accanto ai primi fenomeni miracolosi che gli daranno fama come grande taumaturgo. Subito dopo compì un lungo pellegrinaggio ad Assisi, toccando Montecassino, Roma e Loreto. A Roma rimase particolarmente colpito dal fasto della corte papale e pare urlasse ad un Cardinale riccamente vestito “Nostro Signore non andava così”. L’episodio, dimostra la propensione del giovane Francesco ad una visione della Chiesa in linea con l’insegnamento dell’Assisiate e il fastidio per lo sfarzo del clero comune a tanti movimenti di riforma che avevano attraversato la Chiesa durante tutto il Medioevo. Tornato a Paola avviò un periodo di vita eremitica in un bosco isolato, dove visse per alcuni anni dormendo sulla pietra e cibandosi di radici. Ben presto la fama del frate si diffuse ed il suo eremo divenne meta di pellegrinaggio da parte di tanti che chiedevano grazie e miracoli. Molti di questi decisero di condividere la sua vita formando così il primo nucleo di quello che diverrà l’Ordine dei Minimi, per distinguerlo da quello dei Minori di San Francesco d’Assisi. Quando Pirro Caracciolo divenne vescovo di Cosenza il 31 agosto del 1452, il movimento ottenne il beneplacito dell’ordinario diocesano e si dota di un oratorio. Nel 1467 il papa Paolo II invia mons. Baldassarre De Gutrossis ad indagare sulla vita del frate che era divenuto ormai famoso. La relazione del prelato fu favorevole a Francesco e ne attestò la fedeltà alla Sede Apostolica. Da quel momento in poi le iniziative francescane furono accompagnate dal favore delle gerarchie cattoliche che porteranno al riconoscimento ufficiale dell’ordine.
Venne fondato un convento a Paola (1470), a Paterno Calabro (1472), a Spezzano della Sila (1474), a Corigliano Calabro (1476) e a Milazzo, in Sicilia (1480). Proprio per raggiungere la Sicilia Francesco compì il famoso miracolo dell’attraversamento dello stretto sul suo mantello che è riprodotto in numerose opere d’arte. Francesco è promotore di una azione di predicazione religiosa che si pone come difesa dei deboli, in un periodo caratterizzato dalle prepotenze dei baroni e dalla forte conflittualità tra la Corona aragonese e contro le rivendicazioni angioine. Senza fare differenze di ceto e di nascita, Francesco non faceva mancare la sua voce di denuncia e nello stesso tempo di conforto ai tanti senza speranza e senza mezzi. Si narra che il barone di Belmonte, Galeazzo di Tarsia, recatosi a visitare il frate per ottenere la guarigione da una malattia, fu invitato a portare le pietre come tutti gli altri operai. Grande taumaturgo, gli furono attribuiti un numero imprecisato di miracoli e di guarigioni in nome di Dio e della Fede che ancora oggi ne fanno uno dei Santi più venerati non solo in Italia ma nel mondo. La sua fama giunse fino a re di Francia Luigi XI che lo chiamò presso di sé nella speranza che lo guarisse da una terribile malattia di cui era affetto. Ma Francesco rifiutò più volte nonostante le sollecitazioni del re di Napoli che sperava così di ingraziarsi il potente monarca francese che da tempo, vantando diritti dinastici per la sua parentela con gli Angiò, minacciava di invadere il regno. Francesco accettò di partire solo quando gli fu ordinato dal Papa. Il 1483, ormai 67enne, il frate parte da Paterno Calabro e si ferma a Napoli accolto festosamente dal popolo, dalla Corte e dal re. A Roma incontrò il Papa Sisto IV che gli affidò delicati incarichi e arrivò finalmente in Francia al Castello di Plessis-les- Tours dove Luigi XI si inginocchiò davanti a lui. Il Valois non ottenne la guarigione ma il grande compito di morire sereno. In Francia a Tours, il 2 aprile del 1507 Francesco morì. Dopo soli sei anni, nel 1513 Leone X al quale il Santo aveva preannunciato il Papato quando aveva solo sei anni, lo proclamò Beato e nel 1519 Santo. L’opera di San Francesco viene ancora oggi perpetuata dall’Ordine dei Minimi ed esistono luoghi di culto e devozione in tutto il mondo. Ma quale era l’aspetto fisico di San Francesco di Paola? Nella sua biografia più antica (1502) redatta in latino da un anonimo confratello suo contemporaneo (secondo gli storici si tratta di padre Lorenzo Clavense) troviamo la seguente descrizione:
“Il buon Padre, S. Francesco, portava la barba e i capelli abbastanza lunghi, cioè né troppo lunghi né troppo corti; come ho già detto, non se li fece mai tagliare. Era di corporatura sufficientemente grossa e di forte costituzione. Quantunque vivesse in grande astinenza, godeva tuttavia florida salute, rubicondo nel volto come se avesse mangiato ogni giorno cibi squisiti. Esternamente sembrava grasso, mentre in realtà era ossa e pelle. Da ciò si poteva argomentare che in lui risplendeva la grazia di Dio. Somigliava a S. Antonio, così come viene generalmente dipinto”. In generale l’iconografia ci trasmette l’immagine di un uomo anziano e austero, con il viso severo o estatico. San Francesco ebbe una vita piuttosto lunga (91 anni) un vero record per tempi in cui la vita media era di 35 anni per l’uomo e di 29 per le donne. L’anzianità stessa era quindi da considerarsi un miracolo.

 
 
 
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