Post n°19 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da darkstones
Nel quinto cielo di Azireph vivevano 18 angeli, erano stati messi da Dio per curare e scoprire nuovi fiori, gli Angeli avevano un giardino così grande che per attraversarlo tutto ci volevano 34 giorni, un giorno il bellissimo angelo Lavian stava curando delle rose, accarezzava gli steli che lisci diventavano verdi sotto al suo tocco, venne rapito da tale bellezza che decise di rubarne una, la nascose tra le ali e volò in fretta indietro per riposare durante la notte...ma fece tardi e al cospetto della luna si fermò ai piedi di un lago e cercò di riposare, per non sciupare il fiore rubato allora lo lasciò sull'erba accanto a sè. Ma la luna dispettosa era in agguato, si staccò dal cielo e arrivò al cospetto dell'angelo e subito guardò nei suoi sogni e non ci vide niente, solo beatitudine, serenità e vide la rosa accanto , distesa, indifesa, bella, maestosa e presa dall estasi di tale bellezza la baciò sui petali giurando che ogni petalo avrebbe portato amore, passione...ma una nuvola si avvicinò alla luna e le disse.."tu sai chi mi manda, e sai che Lui è l'unica perfezione, ti concede l'amore in questo fiore ma dovrà avere un imperfezione, qualcosa che la faccia diventare non perfetta...e allora la Luna guardò di nuovo nei sogni di Lavian l'angelo e questa volta vide un altro volto che vagava dolcemente come creatura in volo, era Saleal, l'angelo femminile che custodiva il segreto della rugiada dei fiori...Lavian allora era innamorato?, pensò la luna e allora che questo fiore possa essere il segreto di questo amore e non possa mai essere raccolto e con la punta delle dita sfiorò il gambo della rosa che diventò pieno di spine e in silenzio tornò in alto nel cielo blù. La mattina seguente Lavian si alzò e in ritardo per i suoi compiti spiegò le ali volando via, dimenticandosi la rosa sul prato, arrivato ad Azireph corse subito al cospetto di Salael, che nel frattempo soffiava rugiada sui fiori, lei era bellissima, i suoi vestiti bianchi danzavano al vento, i suoi occhi si riflettevano nelle gocce che sembravano più brillanti, ricche del volto del'Angelo e allora Lavian si ricordò della rosa che aveva rubato e pensò che solo il dono di tale fiore potesse eguagliare la bellezza dell'Angelo, la cercò tra le ali ma non la trovò e allora capì di averla persa, disperato inzio a piangere e scappò lontano per non farsi vedere ... volò in alto, il più distante possibile e le sue lacrime diventarono pioggia e allora la solita nuvola arrivò e chiese.."perchè piangi Lavian?"..."Avevo preso un fiore dal giardino e volevo donarlo a Salael in onore alla sua bellezza al mio amore per lei, rispose l'angelo"....la nuvola si avvicinò e li disse, ma tu quella rosa non l'hai presa, la hai rubata questo lo sai vero? Lavian abbassò la testa e si mise le mani sul volto, si inginocchiò e chiese scusa, ma disse...lo so ho commesso una cosa spregievole ma era l' unica cosa bella che poteva rendere giustizia allo splendore di Salael..la nuvola allora lo avvolse e se lo portò via, su nel cielo....volarono per giorni, fino ad arrivare al cospetto del lago dove ancora giaceva la rosa....vai a raccogliere il fiore ma ricordati che quello che sentirai ti dovrà sempre ricordare che l'amore ha un prezzo, che sia il dolore, che sia il sangue, che sia la morte, vai adesso raccogli il fiore...Lavian volò via, vedeva il fiore sempre più vicino e quando si fermò a raccoglierlo ebbe un sussulto nel cuore, la rosa era ancora più bella, il colore vivo e splendente , vide nei suoi petali il viso di Salael, bello, soave, dolce... e la raccolse, stringendo forte il gambo e portandoselo automaticamente al cuore per suggellare la passione. Le spine si conficcarono nel suo petto e il sangue cominciò a scorrere mentre il dolore delle spine conficcate lo fece urlare ma non mollò mai la rosa che ormai era stretta sulla sua pelle mortificata e ferita e volò via in alto, sofferente ma felice... Non c'è amore senza sofferenza, non c'è rosa senza spine, non c'è la felicità senza un prezzo da pagare.... |
Post n°18 pubblicato il 09 Gennaio 2009 da darkstones
Miele, dolce e soave , lo prendo direttamente dalla tua pelle senza respirare invano, conservando ogni affanno per la tua sensualità, l'infinita passione ha un inizio, sfogliando pagine di nero erotismo, senza falsità, senza coerenza non esiste nelle pieghe del tuo sesso, nelle labbra calde e fruttate nel tuo seno vergine alla mia saliva, impetuoso e distratto senza fiori corteggio le tue cosce,senza vegogna bacierò le tue lune affondando le dita che aspettano di inumidirsi di piacere e scivolare nella tua bocca senza aver fatto caso al tuo piacere che è solo mio adesso castigato dal calore, dai gemiti senza fine dal tuo nome sussurrato in una parola chiamata orgasmo sei il piacere, promettente augurio di un buon anno lo champagne lo prendo direttamente dal tuo corpo, senza calici solo pelle e di nuovo pelle confondendo labbra per altre labbra scambiando particelle di desiderio come formule magiche del piacere.. |
Post n°17 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da darkstones
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Post n°16 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da darkstones
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Post n°15 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da darkstones
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Post n°14 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da darkstones
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Post n°13 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da darkstones
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Post n°12 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da darkstones
Vaffanculo Babbo Natale, si mi stai sulle palle vecchio ubriacone, non te ne sei mai fregato di me ..tutte le mie letterine te le sei fumate,mangiate, stracciate, ma non hai mai letto niente di me, figurati il libro..con il cazzo che te lo regalo, te lo compri...anche perchè sai quanto sei ricco, vecchio rincoglionito..quest'anno mi hai solo tolto le cose, rubate...ti sei preso papà, fatto tornare a casa , mi hai fatto perdere altri amici, soldi, gloria ed affetti e non mi hai fatto guadagnare, e adesso io dovrei stare a supplicarti per qualcosa...ti ho fregato, i regali li ho comprati io, a mia figlia ci penso io e visto che stiamo a dirci le cose in faccia...ero io che mi travestivo da te tutte le volte che scendevo da quel camino nero, fumoso e tossico, solo perchè tu ti facevi di vodka con le tue amiche renne e non potevi venire...stronzo!! quest'anno ti ho sgamato, ho detto pubblicamente..1 non esisti ( vecchio narcisista lo so ti fa male ) 2 non porti regali ( ho fatto le capriole per comprare) 3 e non ti permettere ti farmi venire la befana a chiedermi scusa..un altra stronza, che sbrandellata di acidi sta ancora con sta storia dei carboni ed è pure una cozza..sta befana....cancella il mio indirizzo e non ti presentare che ti riempo di male parole in napoletano arcaico..lo giuro su mia madre |
Post n°11 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da darkstones
Il giorno più lungo della mia vita: l'esame di maturità...non finiva mai, mi ricordo che quel giorno si sposava lady Diana e la mia professoressa di Inglese riuscì a spostare con uno stratagemma (finse di stare male ma era chiusa nella sala professori con la tv accesa) gli esami al pomeriggio inoltrato...mi ricordo che faceva un caldo tremendo fine luglio...ed io sapevo che sarei stato bocciato, la vendetta della scuola per il nostro anno da teppisti, ammessi ma bocciati erano stati chiari... l'altro ragazzo che subì la stessa sorte non si presentò per tutta la sessione, io invece, li feci tutti, volevo solo dimostrare che ero più forte di loro, che non mi avevano piegato, stronzi fottuti professori del cazzo...dovevo partire per Londra dopo gli esami , ma già sapevo che appena mio padre avrebbe saputo della bocciatura mi avrebbe tolto i documenti e da buon poliziotto messo l'Interpol alle calcagne...ero spacciato e faceva caldo, tanto caldo, la ma professoressa di Inglese invece era l'unica carina con me, in Inglese andavo benissimo, lei poi era rockettara e quando mi aveva confidato che avrebbe rimandato gli esami per vedere il matrimonio del secolo, sorrisi..non si poteva uscire dalla scuola, nessuno lo poteva fare durante gli esami, ma non io, che conoscevo le porte giuste per andare e venire senza che nessuno mi vedesse..andai al bar di fronte,il nostro covo, i migliori clienti eravamo noi : Un martini doppio, con ghiaccio e limone e la televisione faceva vedere Diana in carrozza con un mare di gente che salutava, ero fottuto, sarei stato bocciato eppure quell'esame lo dovevo fare, assolutamente, i martini diventarono due, rientrai dal retro della palestra, vuota, la attraversai tutta, ricordai le partite di pallavolo, i baci nello spogliatoio con Noemi, Rita, Katia, i gavettoni agli sfigatelli...il silenzio e il martini che aveva preso il posto del sangue e correva veloce dritto al mio cervello...salii le scale, come un condannato che sa di andare al patibolo, lento, incazzato, furioso...Diana un nome che era un combinazione, lo scherzo del destino, legati da due emozioni uguali, tutti e due sia io che la principessa stavamo per essere fottuti, senza via di scampo, lei a Buckingham Palace io all'ITC Galiani...ero davanti a lei, mi faceva le domande io rispondevo, sorrideva, sapeva che ero bravo in Inglese, e poi quella domanda...What do you think about the weeding of Prince Charles and Lady Diana?.."She's fucked, like i m fucked" risposi, e la commissione mi guardò allibita, stronzi fottuti che mi stavate bocciando..mi alzai, stesi la mano alla professoressa ma lei, si sporse in avanti per darmi due baci sulle guance, come due vecchi amici...You Rock..mi disse, you too ...le risposi e in quel momento mi sentii bene, le mie guance erano rosse, calde, quasi sudate...con la schiena dritta attraversai tutto il corridoio, alla fine di esso , eccola: La preside, la vidi preoccupata del mio incalzare verso di lei, i nostri sguardi erano uno nell'altro, io avanzavo, dritto, veloce...buona estate, l'anno prossimo vinco io però, ci puoi scommettere e le risi in faccia...stronza, fottuta preside del cazzo, vecchia zitella, brutta ed odiosa...fanculo tu e sto caldo allucinante, uscii, strappando la mia carta d'identità in quattro parti, mio padre era al comando poche centinaie di metri, arrivai nel suo ufficio, presi una busta e misi il documento a pezzi dentro, e ci scrissi sul retro..."Questo è il mio biglietto di non partenza, l ho fatto io prima che lo facessi tu, sono stato bocciato, vado dallo zio a lavorare fino a settembre non mi cercate per favore e non dite una parola"..me ne andai, era tardi ma non ancora buio, presi il treno arrivai in campagna, l'odore della campagna della sera, con i suoi profumi unici, intensi, familiari, arrivai da mio zio che già sapeva, già immaginava, qualcuno lo aveva avvertito....dai a letto presto che domani sveglia alle 7, il lavoro è lontanuccio...presi una bottiglia di birra, il mio walkman e me ne andai sul pozzo, dove ogni volta rifugiavo la mia mente, musica di grilli, cicale, rumori di campagna e tante stelle, tantissime....ero protetto, mi sentivo a casa lontano dai mali della realtà, e vaffanculo al mondo, quello non mio... |
Post n°10 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da darkstones
innanzi all'alba io mi inginocchio e senza proferire parole vane ringrazio ella, profanatrice dell oscuro per aver portato via ombre e paure dinnanzi all 'alba io ammutolisco e senza metter respiro in un opaca luce voglio solo restituire a Dio il mio destino e semmai al di la dei sensi io dovrei riscoprire la mia antica melodia sgranando rosari perlati, testimoni di una fede invana progredisco nella patria che cullar non può più di me e il mio assenso non ha deliri tremanti solo una tenue luce che al folgorante cammino del sole teme indietreggia muore risorge vive innanzi all 'alba io faccio una preghiera per tanti cuori martiri e sanguinanti per tante gocce di sangue che invece di andar disperse mettono insieme il pulsare della vita ed io mi accingo a credere a sapere a soffrire perchè io so che già domani le mie ginocchia stanche inchinandosi alla lieve luce diranno: innanzi all alba io mi inginocchio ... e allora io voglio donare senza mai chiedere niente al vento un dolce ed errante respiro sospeso tra inferno e paradiso e semmai venisse ferro io sarò luna e semmai verrà pioggia io sarò tempesta ho eretto la mia anima come guardiana di quella paura che dentro di noi si nasconde per non farsi trovare ed io sarò più forte di qualunque male e tu saprai che io sono vicino a te invisibile silenzioso a piedi uniti per non destar sospetti ma mai lontano da qualunque euforia del cuore che sofferto in ombra mi accoglie nell 'uggiosa notte |
Post n°9 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da darkstones
il potere melanconico della pioggia come se ogni goccia portasse con se un pensiero triste, bolle di punti interrogativi che non esplodono nell'aria, se li porta via il vento insieme ai dubbi, alle incertezze, una volta avevo medicine che riuscivano a far passare il dolore, ora servono più grammi di serenità, come un drogato devo aumentare la dose e mi sostengo a musiche, film, la voce di mia figlia, il calore della solitudine, a pagine che scrivo senza che mai vedano la luce, una specie di diari segreti, lucchettati, di cui getto ogni volta la chiave... stamane ho avuto il responso della mia gola, operazione e poi per due settimane non potrò parlare, sorridevo pensando al mio silenzio, a me che piace tanto parlare, ridere, sarà buffo...scriverò di più, il mio secondo romanzo è gia iniziato...è tosto, finalmente posso mettere tante cose del mio passato, ho costruito un personaggio apposta, il mio alter ego che finalmente può liberarsi di segreti di vita, di donne, di droghe, sesso, vizi, peccati, virtù...dolori e gioie...mi piace questo libro, lo ho in testa e lo scrivo senza fretta per darmi ancora più tempo di ricordare bene i dettagli....quelli sono importanti...troppo |
Post n°8 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da darkstones
quando una donna beve è chic quando un uomo beve è un alcolizzato quando una donna arriva tardi ad un appuntamento perchè ha perso tempo a vestirsi si perdona quando un uomo perde tempo a scegliere una camicia ed arriva puntuale all'appuntamento è uno stronzo ...non ci tiene quando una donna non te la dà e una figa...una tosta quano un uomo dice di no..o è gay o ha problemi quando una donna mentre gli parli risponde al cellulare è manager ed è potente quando un uomo mentre gli parli risponde al cellulare non capisce un cazzo ed è un maleducato quando una donna si dimentica il tuo compleanno è solo una sbadata e ha cose più importanti da pensare quando un uomo si dimentica il tuo compleanno non se ne frega niente di te ed è solo un grande stronzo quando una donna ha il mal di testa la si deve accompagnare a casa , dare un bacino sulla fronte e raccomandarle di mettersi a letto quando un uomo ha un semplice raffreddore è solo un povero fallito, malato, senza palle e debole che belle le donne...:):) |
Post n°7 pubblicato il 08 Dicembre 2008 da darkstones
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