RADIODgVoice Vintage

UN POST NEL POST N.17 E' DELL'UTENTE ferrarazzo

Non necessita di prefazione questo post dell'utente ferrarazzo credo si presenti da solo. Tocca tasti dolenti dal punto di vista umano: menefreghismo, indifferenza, solidarietà limitata e condizionata...E' vero che per comprendere una determinata situazione o per capire quanto una tragedia possa essere distruttiva bisogna ritrovarsi a vivere una delle due tipologie ma parimenti è vero che il più delle volte non proviamo nemmeno a immedesimarci per pochi attimi a sentire cosa potremmo provare se quella disgrazia si abbattesse su di noi, non solo come singoli ma come popolo...Ecco è proprio questo il punto che "forse forse" come singoli individui ancora ci sentiamo coinvolti da un episodio di cronaca ristretto e quindi più partecipi alla scomparsa di Yara o alla morte di Sara, ma come popolo non riusciamo a comprendere con spirito di fratellanza cosa staranno provando gli haitani con un'epidemia di colera in corso che in due mesi ha provocato 2.100 morti...Ma in fondo che possiamo fare noi....Siamo così lontani!!! Lontani a tal punto che come dice il titolo del post della nostra amica  ferrarazzo

Occhio non vede, cuore non duole?

Da quando sono ritornata operativa con il blog dopo sei mesi di stop ho notato che la community di Libero è cambiata, come i blogger...

Nella blogosfera basta poco come, in un certo senso, nella politica.

Gli umori si percepiscono, si annusano..si leggono fra le righe, anche quelle non scritte che, alla fine, restano più visibili come il voto non espresso,quello annullato per protesta quanto sancito dalla scheda bianca, alle elezioni .

C'è e si percepisce palesemente, una minor voglia di esprimere commenti, forse per paura di esporsi, di apparire o per noia? Il tutto è condito da una certa maggior voglia di “cazzeggio”, di allontanamento dai problemi, dalla politica, dalle questioni pesanti, quotidiane, che martellano come la mitica goccia che solca la mente, lentamente. Alcuni strizzano l'occhio e non solo,alle forme prosperose di certe ninfette od al gossip e, non a caso, nell'editoria cartacea, le uniche testate nuove riguardano questi aspetti, fatto salvo il fatto che essendo troppe non stanno vendendo praticamente nulla...

Ma dove si va?Conta di più il seno rifatto dell'attricetta x assurta al ruolo di opinionista:-( quando farebbe bene ad imparare la coniugazione dei verbi...o un commento pasciuto di un addetto ai lavori?

L'Italia del web è veramente strana ma molto interessante, sotto vari aspetti.

Da un lato appunto c'è il menefreghismo, unito a certe forme di “volemose bene”, e dall'altro, magari per uno spunto, all'improvviso, nasce quell'esigenza insopprimibile di condividere contenuti, emozioni, espressioni di cui magari si sa poco ma che sono vissute a pelle come giuste...nell'immediatezza delle cose e dei fatti in maniera quasi compulsiva. E poi?

Si tratta di un'altra storia o di altre faccende vissute separatamente o cancellate dalla lavagna della coscienza perchè comunque il piccolo, ciò che è accanto, a pochi passi è forse meglio..

A cosa mi riferisco? Ad esperienze.

Recentemente ho postato una notizia estrapolata da La Stampa.it che mi ha fatto realizzare un record di visite al blog in un solo giorno con una buona condivisione su facebook.Si tratta della storia di un dobermann che ha salvato la vita al padrone...Un notevole interesse ha avuto anche il link al sito dell'Ansa e relativo alla vicenda della giovane Yara, domenica, mentre il post numero 1639 e successivamente il 1640 non hanno avuto quasi riscontri. Eppure il primo parlava della grave crisi Haitiana, del dopo terremoto devastante che sta portando alla morte per colera molte persone ed il secondo riportava riferimenti al mondo di wikileaks .Ho parlato di stregoneria, di linciaggio e di ignoranza diffusa ma non ho avuto gli accessi che avrei ipotizzato, che pensavo sarebbero stati normali.

Mi sono chiesta il perché e forse c'è una risposta anche se di essa non posso essere certa.

Dopo il “bailamme”scusate la citazione tipica genovese, i primi sussulti, la corsa alle sottoscrizioni per gli aiuti , da gennaio, cumuli di macerie vere e dell'anima hanno sepolto probabilmente la sensibilità per quei “poveretti” di Haiti. Non potrei spiegare altrimenti il silenzio che è sceso su queste notizie fondamentali ed importanti. Perché? Fa più rumore una Ruby, la questione delle escort, la chirurgia estetica con una belloccia che dopo l'ottava di seno vuole farsi il sedere sodo... rispetto alla sopravvivenza di gente che non ha nulla?

“Ssssssss ma dai, ne abbiamo parlato abbastanza”, potrebbe obiettare qualcuno, e magari nell'intimo lo pensa. ”Le raccolte fondi sono state effettuate...cosa dobbiamo dare e fare in più?” potrebbe essere la risposta. E poi , poi sono là lontano da noi in un altro continente, in un altro mondo, e qualcuno, comunque si occuperà di loro.

Ma ne siamo sicuri? Perché dopo il clamore della prima ora è sceso un velo di pesante silenzio? Eppure si tratta di colera, non di una banale influenza! E zitti a nominare quest'ultima..vi ricordate la bufala dello scorso anno, i milioni spesi in vaccini per una pandemia mai scoppiata? Dove va la società e chi dovrebbe decidere per noi, nel nostro interesse?

Ed ecco presente il silenzio che avviluppa la crescente indifferenza con una probabile alzata di spalle.

Non è che occhio non vede e cuore non duole?

E passata la “festa”, gabbato lo santo, della serie: una volta che me ne sono occupato magari con un obolo da un euro o due tramite SMS ,vado oltre definitivamente..

Capisco che ognuno di noi debba fare i conti con le questioni personali e varie problematiche ma il web 2.0 dovrebbe sopperire all'incomunicabilità, accentuando la mobilitazione e la sensibilità “sociale” ,evitando pericolosi appiattimenti e normalizzazioni.

Non è che anche il web 2.0 è diventato un mito, un'utopia?

Ci troviamo forse di fronte ad una avvilente omologazione comportamentale anche qui nella blogosfera?

Non ho risposte esaurienti ai quesiti ma lo spunto che può scaturire dal post è  per riflettere...per porre ulteriori punti interrogativi e, come diceva tempo fa Renzo Arbore...per  meditare...gente..

Ringraziamo sentitamente Mariacristina Ferrarazzo  ferrarazzo, per la sua partecipazione a questa iniziativa e vi ricordo che Mariacristina sarà con noi per parlare di quanto sopra pubblicato domenica 12/diecmbre/2010 durante la diretta del programma radiofonico DI VOCE IN VOCE, in onda alle ore 22,00 su RADIO DgVoice ON AIR STREAMING

 Pubblicato da: Staff Radio DgVoice, Rossella.