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BAMBINI COME NUMERI: IL PIU' GRANDE SCANDALO DELLA STORIA UMANA.

Immagini di questo tipo non si vedono quasi mai è giusto così?...
L'11 marzo uno o forse più soldati statunitensi hanno fatto una strage in due villaggi della provincia di Kandahar in Afganistan. Attraverso i vari servizi dei TG abbiamo visto il posto, la gente, dei corpi senza vita e sappiamo che tra le vittime c'erano nove bambini.
E' un numero che si può moltiplicare all'infinito. Secondo l'UNICEF in Afganistan nel 2011 sono stati uccisi o gravemente feriti 1282 bambini.

Nell'anno di ferocia guerra civile cui abbiamo assistito in Siria, delle 8000 vittime calcolate tra i civili, centinaia sono minori.
In molti casi, secondo fonti dell'opposizione, sono stati mutilati e torturati. Si stenta a crederlo tanto sembra orribile.
Il riesplodere della violenza ha portato alla morte a al ferimento di diversi ragazzi nella striscia di Gaza.
Lo scorso anno venti bambini palestinesi e cinque israeliani sono stati uccisi a causa del conflitto nell'aria.
Nel 2009 si calcolavano 300.000 mila piccoli soldati in 86 paesi, era il 60° anniversario della dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e l'UNICEF denunciava che ormai i più piccoli sono diventati l'obiettivo predestinato delle violenze in guerra, non più bersagli accidentali vengono proprio presi di mira. Un ulteriore sviluppo, rispetto al dato già agghiacciante su tutti i conflitti successivi alla seconda guerra mondiale, il 90% delle vittime sono civili.
I bambini uccisi nei conflitti armati non possono essere mostrati sarebbe troppo l'orrore e allora finiscono per essere numeri.  Numeri che rappresentano il più grande scandalo della storia umana.

Nulla di più lontano dall'innocenza dei bambini dell'immagine di un individuo armato, nulla di più estraneo dall'infanzia di un esercito addestrato ad uccidere, eppure sono decine di migliaia i bimbi e i ragazzi arruolati con la forza in guerre che spesso nessuno ricorda, molte in Africa ma anche in altre aeree del mondo, oggi fortunatamente in diminuzione. Strappati con la forza alle loro famiglie, ai loro villaggi, i bambini sono costretti a rubare, a compiere orrende mutilazioni, ad uccidere spesso qualcuno dei loro amici o della famiglia per recidere ogni legame e impedire il ritorno. Dal 1998 l'arruolamento dei minori di 15 anni è considerato crimine di guerra ma è solo di pochi giorni fa la prima sentenza di condanna della Corte Penale Internazionale che ha giudicato colpevole Thomas Lubanga uno dei signori della guerra che in Congo ha ucciso più di 60.000 mila persone.

COMMENTO PERSONALE:
Un verdetto che fa sperare in una nuova determinazione della comunità internazionale nel contrastare questo orrore che, in quanto tale, andrebbe mostrato per risvegliare le dormienti coscienze e per evitare che si continui a mettere la testa sotto al cuscino, perchè è più comodo non vedere o far finta di non sapere mentre è davvero scomomodo, dopo aver preso visione dei fatti e visto immagini crude come quella da me postata in alto, ammettere che in quanto esseri umani davanti a questi orrori siamo tutti colpevoli. Qualcuno potrebbe additarmi di banalità, potrebbe esserlo il modo in cui ho espresso il concetto ma non il fine prefisso perchè contestare l'indifferenza umana non è mai una banalità!

Pubblicato da Staff Radio DgVoice, Rossella.