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Alla fermata dell'autobus...

Post n°1051 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da Yaris167
 

Soltanto qualche giorno fa, Striscia la notizia si è occupata dei borseggiatori nelle strade della Capitale ma,  nonostante viaggi con i mezzi pubblici ormai da diversi anni, non mi era mai capitato di assistere alla scena in cui mi sono ritrovata, quasi fosse un set cinematografico, al capolinea dell'autobus.

 





L'autobus è affollatissimo, alcune persone tentano di salire ma le porte non si chiudono. Nonostante la ressa, un giovane non scende e continua a spingere per entrare ma le porte non si possono ancora chiudere fin quando il giovane si decide a non prendere l'autobus. 

Immediatamente circondato da due uomini che lo spingono a terra, mani dietro la schiena, si sente una donna urlare e dare contro ai due uomini invocando aiuto.
 La folla accerchia il luogo del fatto tentando di fermare due uomini che, tirate fuori le manette, immobilizzano i polsi del ragazzo dicendo:"fateci fare il nostro lavoro".

Soltanto allora appare chiaro che i due erano agenti in borghese, che avevano visto il ragazzo rubare un portafogli e che erano stati ostacolati dalla stessa derubata, impietositasi verso il ragazzo, dopo aver visto l'atteggiamento dei due.

A Roma questi fatti sono frequenti e di agenti in borghese, pattugliati sui mezzi pubblici ne avevo incontrati anche se non in un'azione diretta come quella che mi è capitato di osservare ( oltretutto quella linea ha una storia di borseggio ben nota) ma ciò che mi ha turbato è stato quell'ostacolare l'azione dei poliziotti perché "ritenuta violenta". 

Di fatto, posso testimoniare che, nonostante la crudezza, gli agenti hanno agito in modo fermo e determinato, immobilizzando il borseggiatore a terra. Anche i toni, pur aspri, sono stati corretti e nessun comportamento richiamava forme di violenza gratuita, tanto da chiedermi: che ruolo gioca la violenza oggi nel nostro immaginario?

Commenti al Post:
elisa.r79
elisa.r79 il 31/10/14 alle 17:14 via WEB
Ciao Rossella, non voglio rispondere alla domanda sul fondo post... Quello che mi colpisce è, e cito: 'ostacolati dalla stessa derubata, impietositasi verso il ragazzo'... E' qua che mi pongo la domanda: MA PERCHE'? Io probabilmente non lo avrei fatto, pur restando eventualmente sgomenta per la situazione... Buona serata ;)
 
 
Yaris167
Yaris167 il 01/11/14 alle 00:07 via WEB
Mia cara Elisa, ho posto la domanda perché forse la risposta è proprio nella domanda: Il ruolo della violenza. Sotto il profilo emotivo, capisco la paura di essere coinvolti e il silenzio che ne può conseguire, ma capisco anche non ci si può illudere di avere un comportamento passivo, come, grave errore sarebbe quello di opporsi alla violenza con un'altra violenza giustificata e considerata come strumento doloroso ma necessario per ristabilire l'ordine. Sia essa individuale che, ancor più collettiva, la strada praticabile, forse l'unica possibile contro la violenza attuale è quella del rifiuto di ogni forma di aggressione...facile dirlo..difficile attuarlo quando ci si trova in situazione...
 
   
Yaris167
Yaris167 il 01/11/14 alle 00:11 via WEB
Buona notte di Halloween e felice sabato di Ogni Santi.. Un abbraccio mia cara :-))
 
donadam68
donadam68 il 31/10/14 alle 17:35 via WEB
spesso accade nella grande Roma, ma il tutto lascia senza parole....da un lato l'ordine pubblico, dall'altro la stessa derubata, impietositasi verso il ragazzo e la folla....un abbraccio e buon fine settimana :)D
 
 
Yaris167
Yaris167 il 01/11/14 alle 00:18 via WEB
...e così sono rimasta, cara Donatella, ad attendere l'autobus che mi avrebbe portato a destinazione.
 
   
Yaris167
Yaris167 il 01/11/14 alle 00:19 via WEB
Buon Sabato di Ogni Santi, mia cara :-))
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/10/14 alle 21:11 via WEB
Per noi (psicologi) la violenza va intesa come una "figura dell'aggressività" che si registra o come reazione a vere o presunte provocazioni (o ingiustizie) subite , o come tentativo egodistonico di realizzazione della propria personalità o, infine, come incapacità di passare dal principio di piacere al principio di realtà con conseguenza intolleranza alle frustrazioni
 
 
Yaris167
Yaris167 il 01/11/14 alle 02:06 via WEB
Mia carissima Giuliana, dal punto di vista comportamentale, condivido pienamente, dal punto di vista del percepito, le risultanze evidenzierebbero risposte diverse..per questo il mio domandare...possibile che la borseggiata abbia percepito "come violenza" l'azione degli agenti piuttosto che l'essere stata borseggiata? Oppure è ciò che ha percepito che l'ha impietosita?
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/10/14 alle 21:12 via WEB
FELICISSIMO W.E. di Tutti i Santi:-)))
 
 
Yaris167
Yaris167 il 01/11/14 alle 02:07 via WEB
Buona notte di Halloween e felice risveglio di Ogni santi. Un abbraccio mia cara :-))
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
gabbiano642014 il 01/11/14 alle 20:24 via WEB
La paura è un'emozione che si manifesta difronte ad un pericolo oscuro.La paura è un' efficace macchina di difesa e nell'immediato pericolo si possono prendere due decisioni:la violenza o la fuga.Un giorno, in quella situazione, in una frazione di secondo pensi che la violenza crea violenza e.... Buona serata
 
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