Condomino Lui_x_lui.

Ennesimo caso choc in una scuola materna: dopo i maltrattamenti, le presunte molestie e i cerotti alla bocca, ora si passa direttamente ai sedativi. È accaduto a Nardò, in provincia di Lecce, dove due maestre di 35 e 37 anni sono sotto inchiesta per lesioni personali e abuso dei mezzi di correzione. Due coppie di genitori hanno inoltrato denuncia: nelle urine delle proprie figlie, infatti, sono state rilevate tracce di benzodiazepine (contenute in genere nei tranquillanti e nei sonniferi).

Le due bambine in questione sono state sottoposte a esami clinici su richiesta dei genitori stessi, insospettiti dall'eccessiva sonnolenza, dall'irritabilità e dalla sudorazione anomala dimostrata dalle piccole. «A chi stiamo affidando i nostri figli? - chiede StellaDanzante - A persone senza alcun scrupolo, senza coscienza e serietà. Un bambino troppo vivace (bisognerebbe anche poi riuscire a comprendere quanto) non ha bisogno di sedativi, basta un bel gioco. una bella corsa in bicicletta... Una favola!».

Le interessate ovviamente negano, tramite i propri legali, ogni addebito, ma intanto, come da copione, nel piccolo centro del leccese s'è sparso il panico e diversi genitori hanno ritirato i figli dall'asilo incriminato, «ma in tanti invece - si legge su un blog di Panorama - difendono l’asilo e continuano ad affidare i bambini alle due maestre e ai quattro collaboratori della struttura, dove ci sono circa sessanta scolari».

Si tratta di una replica del caso di Rignano, dove il castello d'accuse di pedofilia sembra esser stato smontato, oppure nel panorama dell'educazione dei minori si sta percorrendo una deriva pericolosa? La domanda è quanto mai attuale, soprattutto dacché viene distribuito anche in Italia il Ritalin, il farmaco utilizzato da tempo negli Stati Uniti nel trattamento della sindrome ADHD, da deficit di attenzione e iperattività. L'opinione pubblica e i genitori stessi dei bambini ai quali è stato diagnosticato il disturbo sono divisi: è lecito o no somministrare psicofarmaci in così tenera età o si sta eccessivamente medicalizzando quella che un tempo sarebbe stata considerata come una normale (per quanto difficile da gestire) vivacità?

I favorevoli al Ritalin sostengono che se l'ADHD non viene curata tempestivamente, i bambini non riescono a stare al passo con gli impegni scolastici e potrebbero rischiare l'emarginazione dal gruppo, se non addirittura, più in là, problemi di alcolismo e tossicodipendenza. I contrari (per esempio le associazioni Perché non accada, peraltro legata a Scientology e quindi tendenzialmente contraria all'idea di malattia mentale, e Giù le mani dai bambini) accusano l'effetto collaterale della dipendenza (accertata) da Ritalin e dicono che questa malattia è soprattutto un business per i medici e le case farmaceutiche che la "promuovono". Difficile, oggi, essere bambini: voi cosa ne pensate?