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QUELLO SPAZIO TRA GLI OBBLIGHI E I DESIDERI...
Questo che ripropongo è una parte di un mio vecchio post che vorrei rispolverare, perché in questo mio momento di "transito" vorrei leggere i Vostri commenti in proposito. Ci sono mattine in cui ci si sente molto più luminosi che in altre e dentro di noi sorgono alcune domande: che sia la volta buona? Che sia finalmente l'inizio della riscossa, attesa da moltissimo tempo, o anche solo di una piccola parte dell'anno passato? Riusciremo finalmente a infrangere, almeno in parte, quelle "regole di vita" che ci sono state presentate come intoccabili? Ma a conti fatti queste giornate non sono soventi; il più delle volte ci si alza e senza pensarci si va incontro alla nostra giornata come se tutto fosse normale, già predestinato...come sempre. La nostra vita è sottoposta a regolamentazioni continue, a compiti che richiedono risposte predefinite al fine di superarli, obblighi lavorativi, obblighi sociali, obblighi familiari e così via; per soddisfare al meglio queste richieste a volte bisogna soffocare i nostri impulsi, provocando non poca confusione tra quello che vorremmo e quello che invece dobbiamo fare. Dov' è allora la differenza? Quando è possibile lasciarci andare ai nostri desideri e quando dobbiamo rimanere fedeli ai nostri obblighi? Gli uni escludono gli altri? Io credo che ci sia anche una mezza misura, uno spazio in cui questi due mondi si toccano, magari miscelando la libertà degli impulsi appena un po' controllati, con un po' di spontaneità nel compiere gli obblighi...troppo difficile riuscire?
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