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Creato da virginiagrey il 02/12/2008

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Il Salone del Gusto di Torino

Post n°1904 pubblicato il 25 Ottobre 2012 da amoon_rha_gaio
 

Oggi apre a Torino il Salone del Gusto che, insieme a Terra Madre, parlerà di cibo a tutto il pianeta. Il Salone apre all’insegna dei “cibi che cambiano il mondo” e punterà a diffondere l’idea di acquisti consapevoli da parte della gente: non è solo un discorso di cibi ottenuti in maniera bio, ma è anche il tentativo di indirizzare la gente verso prodotti a chilometro zero. Carlo Petrini, presidente di Slow Food e Karl Katz, presidente di Rainforest Alliance, saranno le star della kermesse.

Proprio Katz merita di essere citato perché è colui che ha cambiato le grandi multinazionali dell’alimentazione. “Dapprima non ci volevano parlare, dopo hanno capito le nostre idee e hanno cambiato politica comprendendo che si può fare comunque profitto rispettando la terra e la biodiversità”.

 

Già la terra. Leggevo che l’Italia è in fondo alla classifica tra le nazioni con la più bassa percentuale di terreno potenzialmente agricolo. Per anni la cementificazione senza ritegno ha di fatto sottratto terreno fertile su cui coltivare. La crisi economica di questi anni ci ha fatto capire, forse, che il problema sta nel fatto che vogliamo vivere troppo comodamente: vogliamo andare al grande supermercato e trovare tutto anche fuori stagione. Questo modo di vivere, contro natura concedetemelo, prima o poi doveva andare in tilt. Forse per porre fine alla crisi occorre ripartire dalla terra mettendola al centro esattamente come lo era 70 anni fa.

Amoon

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Commenti al Post:
virginiagrey
virginiagrey il 25/10/12 alle 13:03 via WEB
... e dovremmo ritornare a vivere secondo natura non solo per quanto riguarda la terra...
 
 
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 25/10/12 alle 13:32 via WEB
Secondo natura è un concetto molto ampio. Di certo una società retta sulla finanza è anomala...e lo ha dimostrato implodendo...Speriamo che il momento della crisi si trasformi in un'opportunità per cambiare! ciao
 
solic1
solic1 il 27/10/12 alle 18:36 via WEB
L'abbandono della terra è stato un grandissimo errore, abbiamo puntato tutto sull'industria dimenticando la fertilità dei nostri terreni e ritrovandoci poi con aree immense dismesse e non più coltivabili. Ora il costo dei generi alimentari sale e noi dobbiamo comprare dall'estero. Negli ultimi tempi però c'è stata un'inversione di tendenza e molti giovani stanno tornando alla terra, meglio essere padroni di se stessi che dover servire magari per uno stipendio da fame. Buona domenica Amon.
 
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