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« quel magico suono della ...pausa merenda di qualche... »

le dediche...

Post n°590 pubblicato il 20 Maggio 2017 da Butturfly66

 

Ascoltavo la radio come mia abitudine e mentre lo speaker parlava, ho ripensato a quando la radio entrò per la prima volta nella mia vita di adolescente... Avrò avuto più o meno 12 13 anni, quando a scuola con i compagni si iniziava a parlare di musica e di cantanti... Da piccola sono cresciuta ascoltando quelli melodici, (visto che i miei zii avevano il giradischi e li mettevano in continuazione) vedendo loro con i lacrimoni mentre le cantavano persi nel loro sogni di ragazzi... Canzoni che oggi fanno pensare ad un tempo andato,  ma che a me suscitano tanta nostalgia... Poi ci ha pensato mio padre a farmi amare la musica classica e la lirica, mettendo sul giradischi (il primo me lo ricordo ancora, era di un arancione improponibile) le opere dei musicisti più famosi, alternando tale ascolto alle canzonette di San Remo come i Ricchi e i Poveri... Poi la scuola ed i compagni più grandi mi hanno fatto conoscere la musica pop, e lì mi si è aperto un mondo.... La mia radiolina era piccola, con l'antenna che ruotavo in continuazione quando volevo cambiare stazione e soprattutto rigorosamente manuale (mi viene da pensare che se la vedessero oggi i miei figli, non saprebbero nemmeno accenderla)... Quanto mi piaceva stare nella mia cameretta a studiare con il suo sottofondo (malgrado mia madre mi esortasse a spegnerla per evitare distrazioni)... Eppure, ascoltarla conciliava lo studio e nello stesso tempo mi permetteva di poter interagire con i compagni e le amiche... È stato così che ho scoperto l'esistenza delle radio locali, che nascevano proprio in quegli anni... Una di queste si trovava in un locale avuto credo in affitto dalla chiesa, per cui ricordo bene di esserci andata un paio di volte con le mie compagne di scuola, (rigorosamente al pomeriggio e di nascosto) per vedere come funzionava e com'era... In quel contesto ho conosciuto alcuni conduttori che con entusiasmo e una buona dose di orgoglio si avvicinavano a questo mondo, ma soprattutto scoprivano una nuova professione che per alcuni lo è rimasta a tutt'oggi... La difficoltà era dovuta al farsi conoscere in una cittadina che aveva sempre vissuto come un paese, e che cercava di aprirsi al moderno andando ad imitare le radio che trasmettevano dal continente... Una delle più grandi novità, (quella forse che ne decretò il successo) fu quella delle dediche alla radio... Quanti pomeriggi ho trascorso ad ascoltare quelle trasmissioni in cui si telefonava da casa e si chiedeva una canzone da dedicare, magari con l'aggiunta un piccolo messaggio... Anche a me è capitato di ricevere delle dediche, e non vi dico che emozione nel riconoscermi nel nome citato, perche anche se si diceva soltanto il nome tu lo capivi che era riferito proprio a te... Io per timidezza non l'ho mai fatto, però, un paio di  volte ho chiamato per richiedere una canzone specifica (mai in diretta sia chiaro)... Essere sfrontati e disinibiti (nel senso buono del termine) non era contemplato nella mia generazione, che si apriva al moderno, avendo "addosso" i genitori che dovevano imparare ad accettare quelle che altro non erano che novità...Allora i cantanti italiani e la musica dance andavano per la maggiore, di conseguenza quando si avvicinava l'estate, esplodevano i cosidetti tormentoni che ci avrebbero accompagnato durante tutto il periodo delle vacanze... Ragion per cui era impossibile sottrarsi al loro ascolto, visto che venivano mandate a ripetizione più volte al giorno, e quando ce n'era una che mi piaceva in modo particolare, cambiavo stazione ogni tre per due, per vedere se riuscivo ad ascoltarla su un altra frequenza... Oggi sembra tutto anacronistico e superato, però com'era bello e quanta emozione nella mia testa di ragazzina...

 

 
 
 
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Un blog di: Butturfly66
Data di creazione: 23/01/2010
 

 

 

 

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