Desperate Mammy

una piccola capanna e la sua storia...

Dicembre è appena iniziato, ed la magia del Natale piano piano sta avvolgendo un po' tutti... In mezzo a tutte le polemiche, ai distinguo e alle rettifiche, ci sta uno dei momenti più magici ed unici della nostra cristianità... Possiamo anche non essere cattolici, ma la nostra cultura è cristiana e da essa proveniamo... I ricordi, sono legati alle recite mie di quando ero piccola, a quelle dei miei figli che sia alla materna che alle elementari hanno sempre preparato, e noi mamme con loro, canti e recite... Non ricordo, di aver mai sentito lamentele da parte di genitori e bambini di altre culture e religioni anzi, molti di essi si lasciavano coinvolgere dai preparativi con partecipazione... L'ora di religione è da tanti anni facoltativa (e sono pienamente d'accordo sia così) ma la festività della natività, è un evento che va a prescindere dagli insegnamenti di catechesi... Non riesco a comprendere come, alcuni presidi e dirigenti scolastici si siano posti problemi che neppure i genitori di altre religioni si sono mai posti... Il rispetto che dobbiamo a chi ha un'altra cultura, non deve sovrastare il nostro... Ieri mi trovavo in fila dal medico, ed alcune persone commentavano proprio questo quasi volerci portare a vergognarci del nostro credo... La libertà di culto non è mai stata messa in discussione, ma è questo timore ad offendere che veramente non comprendo... Se una persona decide di cambiare paese, sa benissimo che andrà "ospite" dovendosi se mi si passa il termine, adattare accettando usi e costumi... L'alternativa altrimenti, sarebbe non partire e restare a casa propria, e lo dico senza retorica alcuna... Tutto è partito dal non volere i crocifissi a scuola, come se l'Uomo in croce potesse urtare o infastidire, e non invece suscitare commozione e rispetto per la sua persona ed il suo infausto destino... Adesso è la volta dei presepi e dei canti natalizi, ed anche in questo caso non comprendo come un "Adeste fideles" o un "Tu scendi dalle stelle" possa urtare la sensibilità... Credo fortemente, al contrario, che invece le possa avvicinare superando le barriere, in modo gioioso e piacevole... A casa i ragazzi sono già in fibrillazione, per cui non vedono l'ora che ci mettiamo all'opera per preparare albero e presepe... La storia del presepe a casa mia credo di averla già raccontata, ma per chi non lo sapesse è una tradizione che porto avanti da che è venuta a mancare mia sorella, perché a casa era sempre lei che se ne occupava con passione... Mia madre non ha più voluto che venisse fatto a casa sua, ma mi ha regalato tutto a fin che lo facessi per i bambini, ed oggi che sono diventati grandi vi si cimentano con passione... È vero, qualcuno potrà obbiettare che sono tutte tradizioni non nostre, ma ora fanno parte di noi... E poi, volete mettere il piacere di vedere la trepidazione nei loro occhi, il seguire giorno per giorno il calendario dell'avvento? (quest'anno mia figlia mi ha chiesto di ricomprarlo)... Per Natale tutti torniamo bambini, e nessuno di noi penso voglia dimenticare i ricordi di quei giorni, ne tantomeno impedire che i propri figli possano vivere la stessa magia... Per cui lancio una provocazione, perché non fare un modo di avere in ogni casa oltre l'albero, una piccola capanna che illumini le nostre feste e scaldi i nostri cuori?...