Un popolo distrutto

Panettoni veleno? Biscottini alla paraffina? Il Natale e il business della catena alimentare!

Per Natale i Nas hanno sequestrato in tutta Italia 50 tonnellate di dolci tossici e scaduti. I sequestri più scandalosi a Torino e a Milano.In uno stabilimento dove venivano prodotti dolci da forno, le analisi dei Nas hanno trovato in savoiardi, krumiri e amaretti: un olio di origine minerale di tipo PARAFFINICO, utilizzato per la produzione di confezioni di PLASTICA, derivante dalla raffinazione del PETROLIO.         Che schifo...Inoltre hanno scoperto truffe di panettoni e pandori venduti come prodotti di pasticceria artigianale, mentre erano solo dei panettoni industriali SCADUTI e riconfezionati ad arte. Mentre è di novembre l'operazione CIBO SICURO dei Nas, ovvero 900 tonnellate di cibo marcio, tossico e mal conservato tra Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli, Liguria ed Emilia Romagna. I soliti formaggi fusi con plastica, pane biologico al funghicida e udite udite cioccolatini confezionati da una società di cosmetici! Il business della catena alimentare: il cibo è veleno? Da dove vengono i prodotti che mangiamo? Vi consiglio di vedere il film shock di Robert Kenner, Food Inc: un documentario che affonda il coltello sulle atrocità della catena alimentare a livello internazionale. Per esempio, lo sapevate che: in un cocomero analizzato sono stati trovato oltre 30 pesticidi diversi, di cui una dozzina neurotossici e altri cancerogeni.- un hamburger può essere fatto con la carne di 1000 bovini il 70% dei cibi dei nostri supermercati contiene elementi geneticamente modificati- oltre il 45% del mais degli USA è OGM (e sostengo da anni che in Italia il consumo di grano non corrisponde con la nostra produzione, quanti campi di granturco vedete in Italia?).Ma alla fine il cibo che mangiamo è veleno oppure queste considerazioni sono solo allarmismi non oggettivi, come sostiene la multinazionale di sementi Monsanto, esperta nell'agricoltura OGM. La recente notizia della scoperta di un magazzino nel veronese a cui sono state sequestrate 10 milioni di uova (14 settembre 2010), trovate dai NAS in cattivo stato di conservazione, uova destinate poi alla produzione Pandoro e Panettoni, oltre che alle terribili merendine industriali, non può e non deve finire nel dimenticatoio.Proprio l’approssimarsi delle festività natalizie ci impone di ricordare a tutti, quali rischi corrano nel consumo di prodotti alimentari contenenti ovo prodotti di dubbia (per usare un eufemismo) provenienza. La produzione di Panettoni e di Pandoro, caratteristica del lombardo-veneto, è sempre stata caratterizzata dalla commercializzazione del prodotto finito, attraverso la Grande Distribuzione, ad un prezzo estremamente basso, tale da creare nel consumatore attento, dei seri dubbi sulla qualità del prodotto.Dubbi fondati ed avvalorati dalle recenti scoperte dei NAS nel territorio veronese, di uova marce destinate alla produzione, appunto, di Panettoni e Pandoro. La probabile presenza di uova marce nei prodotti alimentari, significa sicura presenza di molecole altamente nocive come la putrescina e la cadaverina che si formano durante la decomposizione di un organismo come le uovaLa putrescina e la cadaverina sono molto pericolose per l'organismo umano. Possono essere anche mortali. Ovviamente il grande rischio si ha se vengono ingerite in certe quantità.Durante la lavorazione di prodotti come panettoni, pandoro, merendine, ecc… si arriva ad altissime temperature e ciò, purtroppo, non elimina le muffe e nemmeno certi batteri tossici come la putrescina e la cadaverina. Anche a 200 gradi queste due terribili sostanze non smettono di essere attive. Quindi rimangono presenti anche nel prodotto alimentare che viene poi acquistato dagli ignari consumatori.Si diventa un bioaccumulatore di sostanze tossiche e il danno per la salute è quindi molto probabile. Si rischia poi di confondere i disturbi procurati da patologie già esistenti da fastidi al fegato e all'apparato digerente che si manifestano improvvisamente.Si tratta quindi di una tossicità subdola. Non verificabile nell'immediato.L’invito quindi è quello di sempre, lasciamo perdere i prodotti padani, che li mangino loro i leghisti distruttori del SUD, consumiamo prodotti del nostro territorio. Il giusto boicottaggio al panettone leghista deve però essere solo l'inizio di una diffusa cultura strategica che, attraverso il consumo di prodotti locali, crei ricchezza in ambito territoriale a favore di servizi resi al cittadino, così come vuole il Federalismo fiscale ormai alle porte e tuteli la salute del Popolo del Sud. BUON APPETITO!