PENNY_BLOG

I Galvez

Prese la sua auto  ,un vecchio modello B.M.W. potente e dalla voce ruggente .
C'era traffico e impiegò un po ad arrivare al comune imprecando  più volte nel traffico.
-Ecco la somma pattuita manca solo la sua firma.
Il sindaco prese quei documenti e cominciò a leggere da dietro gli spessi occhiali mentre con il fazzoletto di tanto in tanto si asciugava il sudore
- D’accordo! un mese ,non un giorno di più.

Simon dalle mani robuste prese il contratto si aggiustò il cappello e senza salutare  mostrò la schiena che usciva veloce da l'ufficio.
Sbrigò ancora qualche commissione in città passando dalla tipografia e all'agenzia per la pubblicità ,

 poi tornò al campo con la macchina carica di casse di Frontera e  rum.
Lavorarono sodo fino a sera operosi e allegri bevendo  fiumi di alcol, tutti al loro posto come  sempre innalzando prima il grande tendone a strisce bianche e blu e sembrò  svegliarsi di colpo stirandosi dopo un lungo sonno , poi gli animali ,le gabbie ,il fieno ,
la biada gli abiti da scena e tanto altro che non sto a raccontare per non appesantire questo racconto.
Il gigante con la città itinerante prendeva di nuovo  vita.
 Alle dieci di sera accesero le luci con le loro intermittenze colorate e tutte le giostre  giravano come di consueto ma, senza pubblico.
La musica  si diffondeva forte dalla bocca di enormi casse dalla forma di testa di clown.
Il grande cancello da dove si accedeva al parco giochi era sbarrato; la festa era per loro per  i loro antenati e per ingraziarsi il fato.
L'indomani avrebbero fatto una grande sfilata in città distribuendo sconti ai bambini,caramelle e fra musica e allegria avrebbero tappezzato di manifesti l'intera città per la reclame.

Mauro

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