B_log

Vero...è strano che non si nominino più da diverso tempo: segno che il tempo è cambiato e con lui la percezione di ciò che è ormai insito nel nostro sistema economico, imprenditoriale e politico. Qualcosa che opera indisturbatamente tanto da essere considerato inevitabile, quale di fatto è, se rapportato al malessere che produce.

Si tende al governo cosiddetto parallelo. Uno di facciata pseudo democratico, l' altro operativo sotto traccia, ma che è quello che mena la danza. Un po' come in Brasile, dove chi fa il bello e cattivo tempo sono i narcotrafficanti, mentre il governo formale è un governo fantoccio, meglio, burattino.

Forse sarebbe il caso di proibire il proibizionismo. La gestione della felicità umana, o della sua degradazione, dovrebbe essere cosa nostra.

ecco, però sempre cosa nostra è, quindi non c'è via d' uscita ?

Ho usato quell'espressione per rendere inoffensivo il contesto, non per armarlo del potere che ogni stato, cosìddetto civile, dovrebbe sottrargli.
Del resto, tra cosa nostra e cosa loro, c'è una grande differenza...

allora vorresti dire che cosa loro è la nostra ? Perché cosa nostra, è loro.

Ovviamente era un gioco di parole: però, fondamentalmente è quello che penso, ovvero che finché lasceremo a loro la gestione dell'affare più redditizio, qual'è il traffico illegale di narcotici, non solo permetteremo il finanziamento di altre e, forse, peggiori attività, ma continueremo a costringere i "consumatori" di quella merce a pagare due volte: con la loro vita e con quella dei tanti altri indirettamente coinvolti, loro malgrado...

Ti consiglio di cambiare colore della grafica, si legge male..buonanotte *___*

Grazie del consiglio, ma almeno così il testo rimane soltanto un sogno ;-)

Nessuno ha parlato di mafia, di potere mafioso perché è un argomento "scomodo", soprattutto durante una campagna elettorale..

e perché nessuno lancerebbe azioni contro se stesso.