Benvenuti!

Per il mio cuore basta il tuo petto, per la tua libertà bastano le mie ali.(P.N.)

 

equazioni dell'amore
mani

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 91
 

NO!

No violence..

 

UN BLOG PARTICOLARE

 

« Visto che ci sono..Un argomento.. »

Alcuni giorni fa..

Post n°1225 pubblicato il 28 Aprile 2014 da Vince198

.. ho letto, in un'Ansa, che tal Romilde Bollati di Saint Pierre, donna di cultura e figura di una certa importanza nel mondo dell'economia italiana di alcuni anni fa (fu proprietaria di Carpano e Baratti) è passata a miglior vita.
Fin qui niente di particolare, dato che l'unica certezza che abbiamo, dopo la nascita, è quella..
Lei – si dice una bellissima donna fu, appena diciottenne, nella mente e nel cuore nell'estate del 1950, di Cesare Pavese, poeta e scrittore che a lei indirizzò alcune lettere, esattamente due lettere e due biglietti prima di togliersi la vita.
Quello più noto e, a mio modo di vedere, più struggente, fu questo (che ho già citato alcuni anni fa in altro mio post)..

 

Bocca di Magra, agosto 1950

Cara Pierina,
ho finito per darti questo dispiacere e questa seccatura, ma credi: non potevo far altro. Il motivo immediato è il disagio di questa rincorsa dove non ballando e non guidando, resto sempre perdente.
Ma c'è una ragione più vera: io sono, come si dice, alla fine della candela.
Pierina vorrei essere tuo fratello. Prima di tutto perché così ci sarebbe tra noi un legame non futile, e poi perché tu mi potessi ascoltare e credere con fiducia.
Se mi sono innamorato di te non è soltanto perché, come si dice, ti desiderassi, ma perché tu sei della mia stessa levatura e ti muovi e parli come da uomo farei io, se invece di imparare a scrivere, avessi avuto il tempo di imparare a stare al mondo.
Del resto c'è la stessa eleganza e sicurezza in quello che io ho scritto e nelle tue giornate. So quindi io a chi parlo..
Ma tu, per quanto inaridita e quasi cinica, non sei alla fine della candela come me.
Tu sei giovane, incredibilmente giovane, sei quello che ero io a ventotto anni quando, risoluto di uccidermi per non so che delusione, non lo feci - ero curioso dell’indomani, curioso di me stesso - la vita mi era parsa orribile ma trovavo ancora interessante me stesso.
Ora è l’inverso: so che la vita è stupenda ma che io ne sono tagliato fuori, per merito tutto mio, e che questa è una futile tragedia, come avere il diabete o il cancro dei fumatori.
Posso dirti, amore, che non mi sono mai svegliato con una donna mia al fianco, che chi ho amato non mi ha mai preso sul serio, e che ignoro lo sguardo di riconoscenza che una donna rivolge a un uomo?
E ricordarti che, per via del lavoro che ho fatto, ho avuto i nervi sempre tesi e la fantasia pronta e decisa, e il gusto delle confidenze altrui?
E che sono al mondo da quarantadue anni?
Non si può bruciare la candela dalle due parti - nel mio caso l’ho bruciata tutta da una parte sola e la cenere sono i libri che ho scritto.
Tutto questo te lo dico non per impietosirti - so che cosa vale la pietà, in questi casi - ma per chiarezza, perché tu non creda che quando avevo il broncio lo facessi per sport o per rendermi interessante. Sono ormai aldilà della politica.
L’amore è come la grazia di Dio - l’astuzia non serve. Quanto a me, ti voglio bene, Pierina, ti voglio un falò di bene.
Chiamiamolo l’ultimo guizzo della candela. Non so se ci vedremo ancora. Io lo vorrei - in fondo non voglio che questo - ma mi chiedo sovente che cosa ti consiglierei se fossi tuo fratello.
Purtroppo non lo sono. Amore..


..

Ogni volta che mi capita di leggere questa lettera, provo una profonda emozione, una sensazione di dichiarazione d'amore che, pur contenendo una malcelata vena di tristezza, va oltre ogni vetta da me immaginata di quel che un cuore riesce ad esprimere quando “preda” di quel sentimento.
E allora la domanda che mi sorge spontanea è questa: si può mai arrivare a rinunciare alla vita per amore?
Pare che ai nostri giorni questo avvenga molto di rado. Piuttosto c'è chi, accecato da sentimenti insani come eccessiva gelosia, paura di perdere la persona del cuore etc., assuma atteggiamenti che, invece di rendere meno dolorosi certi eventi che si verificano quando una relazione può terminare, lasciano spazio all'egoismo più esasperato, alla follia più insana fino a sopprimere la persona amata (???) e poi togliersi la vita.
Va bene che amore è un sentimento imprevedibile, che un pochino di gelosia è come aggiungere un pizzico di sale per rendere una pietanza più saporita, ma quando si eccede, quando ci si vuole impossessare di una persona per arricchire se stessi non tenendo conto dei sentimenti dell'altra persona - quasi fosse un oggetto che non ha alcuna voce in “capitolo”, allora la vita diventa un inferno per entrambi, soprattutto per chi subisce.
Altro che amore, quel sentimento che sorge spontaneo e che unisce due persone che non chiedono altro alla vita!
Questa per me è patologia at state of the art; chi ne soffre dovrebbe sul serio pensare a curarsi e non abbandonarsi a gesti che negano la vita a chi ha il sacrosanto diritto di scegliere quel che pensa sia il meglio per se stessi, secondo quello che i propri sentimenti suggeriscono, chiedono e vogliono dare.
Per amore, naturalmente..

 

 

 



 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: Vince198
Data di creazione: 21/07/2006
 

JESHUA

Jeshua
A. Carracci

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963