Altromondo17

Una visione periferica potrebbe essere necessaria per dare risalto a particolari di cui prima non si è totalmente coscienti aggiungendo così un valore rischiarante al punto focale.. Come un pensiero che rimane legato ad un evento, alla circostanza vissuta, ma vuole comunque cercare un sapere intelligente sul reale..

Ad una visione alternata, pensavo, che permetta di mantenere costante il punto di origine: quello sul quale ci soffermiamo più spesso di un altro e dove, alternativamente, torniamo.
Che è poi quel "legame" che hai costruito attraverso il tuo ragionamento: reale quanto una visione annebbiata dal troppo movimento, ma talmente conosciuta da non poter essere confusa con nient'altro...Grazie

una Deliziosa Serata Cara Gabriella .e una Dolce Notte colma di tenerezze e d'amore un caro saluto con affetto.Nunzio

Grazie di cuore Nunzio, e buona giornata a te. Con affetto, Gabriella...

Si,effettivamente,ci si sposta per poter tornare;anche con lo sguardo, soprattutto per avere una visione d'insieme più completa...Ma chissà se esiste una"visione perfetta",dal momento che le cose mutano da un istante all'altro.E quando si pensa di averle messe a fuoco, queste dimostrano altra collocazione,oltre che differente natura,per non dire della luce.........Un bacio scintillante di stelle focalizzato sullo specchio dei tuoi occhi,mia deliziosa sig.ra Gabri.............W..........

La messa a fuoco è una questione di secondi, poi la vista dell'insieme sopraggiunge per darci la possibilità di mettere a fuoco altro, e poi ancora altro ancora in una successione infinita che non esclude il ritorno ad un medesimo punto, se ci ha nuovamente incuriosito.
La perfezione io la trovo proprio nella scelta di poter muovere lo sguardo e il sentimento da una luce all'altra, anche quando è spenta...
Un abbraccio dei più affettuosi, mio caro Signor W....