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« Tu seiAghi di pino »

A pensarci

Post n°418 pubblicato il 12 Dicembre 2016 da gaza64
 
Tag: sentire

 

 

Cosa vuoi che sia, 
un'incomprensione?

E se qualcuno,
facendo qualcosa,
ti ha lasciato a pensare?

Si è lasciato pensare e 
forse è di questo che
aveva bisogno per
non scomparire. 

Te lo sei mai chiesto,
mentre pensavi soltanto a
te stesso e al dolore provato e
al torto subito,
le lacrime,
il buio,
il perdono di tutto ciò che
hai compreso,
ma dopo?

Gliel'hai detto che
sei stato contento del
pensiero,
dell'averci pensato e
dell'averlo subito come ogni cosa che
merita attenzione
e che non ha parole?

L'hai sentito? 

 

 

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Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 12/12/16 alle 16:45 via WEB
In genere,quando qualcuno ti pensa, dicono fischino le orecchie.Ma,in questo caso,oserei dire che senti una carezza al cuore,ogni volta che leggi la parola "pensiero",declinata con quella dolcezza di chi la assimila ad un sentimento.Bellissima sign.ra Gabri.......Un bacio scintillante di stelle.......W......
 
 
gaza64
gaza64 il 13/12/16 alle 18:32 via WEB
Mi fa davvero piacere...un po' per la dolcezza che non ci si aspetta, e un po' per essere essa stessa il risultato dell'averci pensato tanto.
Ti ringrazio per le tue scintillanti e sempre gradite considerazioni, che ricambio di cuore...
 
amore_nelcuore1
amore_nelcuore1 il 13/12/16 alle 20:25 via WEB
Le persone da tenersi strette sono quelle che, nonostante trovino la porta aperta, bussano lo stesso.(Jeff Kurr). splendida e dolce serata Cara Gabriella . che sia piena di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto.Nunzio. .Clicca
 
 
gaza64
gaza64 il 14/12/16 alle 10:43 via WEB
...anche la discrezione è un'arte, perché permette di tenere sempre in giusta considerazione l'eventualità di non essere graditi, in ogni occasione.
E' un bilanciamento indispensabile anche in amore: tanto per avere presente di poter non essere tali:)
Grazie Nunzio, e buona giornata a te.
Con affetto, Gabriella...
 
maresogno67
maresogno67 il 13/12/16 alle 22:01 via WEB
il corso delle parole a volte è assai bizzarro. ciao, gi
 
 
gaza64
gaza64 il 14/12/16 alle 10:45 via WEB
Mi piace la bizzarrìa: la trovo energica...Grazie Gianni..
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 16/12/16 alle 07:12 via WEB
Altre vite si mescolano alle nostre nel mare dell'esistenza correnti diverse che possono dare luogo a vortici che ci trascinano su e giù. Poi inevitabilmente tutto si placa se riesci a riemergere perché al di fuori di un noi e di un tu c' è un universo intero fatto di una bellezza che solo occhi attenti riescono a leggere,mentre sullo sfondo parole e incomprensioni perdono significato e le lacrime, il dolore subito la disperazione aiutano ad apprezzare maggiormente quanti ci circonda.Pier
 
 
gaza64
gaza64 il 19/12/16 alle 18:12 via WEB
Essere lasciati a pensare a qualcuno che, attraverso le sue azioni, ha voluto farsi pensare, è un'attività che considero molto interessante, seppur a volte estremamente dolorosa, se ponderata attentamente.
 
andrew_mehrtens
andrew_mehrtens il 16/12/16 alle 08:36 via WEB
E' il principio del porgi l' altra guancia (meno male ne abbiamo solo due ;-) )
 
 
gaza64
gaza64 il 19/12/16 alle 18:18 via WEB
...ache se, alternativamente, potrebbero essere molte di più!:)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 19/12/16 alle 17:18 via WEB
se questa tua considerazione (bellissima!), è ONESTA, rispondo SI, sono d'accordo. Se è mossa da sentimenti puri e onestà e ricerca volta alla vera comprensione sì. Assolutamente NO, se essa è volta al raggiro, o peggio ancora, alla menzogna e al non voler proprio fare capire. Agli altri. scusa Gabriella, se pensi che abbia scritto una qualche amenità, puoi cancellare, io lo dico sempre, quando scrivo troppo - che mi sembra di approfittare dell'ospitalità. Ma leggo con intensità gli scritti che mi colpiscono,li faccio miei, li sento, e mi fanno riflettere,e, rispondo quindi secondo mia esperienza. Grazie !
 
 
gaza64
gaza64 il 19/12/16 alle 18:44 via WEB
Ovviamente esiste un limite oltre il quale è meglio non andare, e questo per salvaguardare la propria integrità morale ed emotiva. Ma se la percezione di uno svantaggio è forte, allora è giusto riflettere.
Apprezzo molto il tuo modo di farlo: grazie e te!
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 19/12/16 alle 18:59 via WEB
durante la nostra riflessioni bisogna sentire e capire, se quel pensiero,è come hai scritto sublimamente tu (con le tue giustissime considerazioni profonde e vere), o, solo una tattica volta al raggiro. è facile farlo con chi è sensibile. E con chi si interroga, soprattutto verso chi soffre, MA, molte volte proprio chi soffre, è colui che si è incattivito di più. io non ho fatto questa scelta. e il tuo post, è un invito a capire, la sofferenza, - e anche certi silenzi, che non voglio appunto dire, disinteresse, ma voler essere capiti e accettati. Altro è l'indifferenza e la tattica, ed il calcolo solo per usare il prossimo per bassi scopi personali. ciao Gabriella (stoppami se scrivo troppo ok?). :-)
 
     
gaza64
gaza64 il 20/12/16 alle 10:39 via WEB
Chi ha bisogno di raggirare è solitamente abituato al raggiro: l'ha sperimentato in prima persona e tende a proiettarlo sugli altri al fine di perpetrare uno schema conosciuto e in un certo senso rassicurante rispetto all'idea di un cambiamento: di fatto l'unico modo per liberarsi da qualunque stasi deleteria non solo per gli altri, ma soprattutto per se stessi.
Chi conosce il metodo lo applica quotidianamente ricevendone grandi benefici, e chi non lo conosce dovrebbe essere "educato" a farlo.
Ovviamente si tratta di un compito difficile da sostenere, ma dovuto proprio in virtù di quella sensibilità: dote indispensabile ad una comprensione che vada oltre le gabbie emozionali "tatticamente costruite" per continuare a soffrire inutilmente.
Tu continua pure come sei!:) Grazie Roby
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 20/12/16 alle 16:12 via WEB
chi "raggira", di qualunque tipo sia il raggiro o la sua motivazione, dovrebbe esclusivamente essere in grado di abbandonare questo tipo di dinamica. Le manipolazioni e i raggiri mi fanno soffrire, e non m'appartengono. Preferisco soffrire per uno scambio sincero e alla pari, piuttosto che essere presa in giro, o peggio ancora, manipolata. Generalmente me ne accorgo, e quando lo percepisco, riesco come tu scrivi, anche a cercare delle motivazioni che hanno spinto la persona a farlo, (non rendendosene conto), ma perchè raggirare, e non agire trasparentemente? capisco che non siamo tutti alla luce del sole, o senza filtri, ma la sincerità è alla base di ogni umano rapporto di rispetto verso l'altro. Chi raggira può portarsi a casa un risultato nell'immediato, ma poi? Peggio ancora, chi usa il prossimo solo a scopo egoistico, - perchè nel raggiro, come tu dici, cerca di far convogliare individualmente gli altri, al suo modo di funzionare, alla sua visione e sentimento delle cose, - che lo ripeto, per quello che mi riguarda è impossibile. La verità alla fine, viene sempre a galla. La manipolazione e il raggiro e il mentire, nella maggior parte dei casi, nascondono vuoto sentimentale, ed egoismo puro. Sono io che devo ringraziarti Gabriella! :)
 
     
gaza64
gaza64 il 21/12/16 alle 10:58 via WEB
Il raggiro prevede l'estorsione di qualcosa che si riconosce in qualcuno e della quale si rivendica la sottrazione. E se c'è consapevolezza di agire inopportunamente, anche il desiderio di espiazione conseguente alla sua scoperta.
Un conflitto dolorosissimo e scarsamente appagante, per chi lo pratica: perché, infatti, non scegliere di beneficiare serenamente e reciprocamente della buona fede, limitandosi ad un "piacere" effimero?
Secondo me è una fissazione: uno schema comportamentale che non si riesce ad abbandonare perché non s'immagina nemmeno lontanamente la meraviglia che può apportare un cambio di direzione. E poi perché ciò che a noi pare semplice, per qualcuno è complicatissimo o, magari, impossibile.
E quello è il limite.
Dovuto a cosa, o a chi, è difficile da stabilire in termini generici.
Certo è che la sottrazione precoce dell'ingenuità e della buona fede può produrre disastri esistenziali in una personalità come quella che tu stessa descrivi, perché l'egoismo è un nido caldo ad esclusivo beneficio di chi ha sempre freddo: sia fuori, che dentro.
E si edifica attraverso l'incertezza di scegliere la condizione giusta, perché già una volta perduta.
Grazie:)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 21/12/16 alle 20:10 via WEB
un rapporto sincero non è mai effimero ma saldo e si costruisce sulle basi della sincerità appunto. L'egoismo, di qualsiasi matrice sia, che cmq tutti noi, ne siamo portatori sani (un pochino ce ne vuol sempre, ma anche là ci sarebbe da fare un post sano!), ok; e le tue motivazioni su certi tipi di comportamenti, le trovo talmente rilevanti, che mi aiutano ancor più a riflettere. Ma saper amare, e saper voler bene, che non deve per forza trattarsi di un rapporto sentimentale, - deve darci quella forza di abbandonarle certe coazioni, perchè sono prigioni, perchè sono comportamenti fissi, che fin quando li possiamo capire, snocciolare, sviscerare, possiamo dargli tutte le spiegazioni che vogliamo, MA, quando poi, si gioca sulla buona fede o peggio ancora su voler manipolare magari anche una persona che onestamente sia intellettualmente che sentimentalmente gioca "pulito", allora, non lo accetto. E' anche vero, che una persona sa comprendere il limite proprio e degli altri ed esistono le autoprotezioni e l'abbandonare il campo, laddove ci si trovi dinanzi a personalità disturbate fino a questo punto.
 
     
gaza64
gaza64 il 23/12/16 alle 10:50 via WEB
Sono d'accordo sul non escludere l'eventualità di una resa laddove le circostanze la richiedano: ho dovuto farlo anch'io, più di una volta, quando ho capito che il tentativo era inutile o, peggio, controproducente per me stessa.
Perché l'amore non può prescindere da quello che proviamo per noi stessi, soprattutto quando ne serve tanto da riversare sugli altri e non se ne riceve in cambio una dose sufficiente a continuare.
Ci si ferma entrambi, ma per motivi diversi: l'uno rimane immobile nella condizione in cui già si trovava, l'altro dovrà attende un po', per ripartire saggiando l'amarezza che ne consegue.
Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.
Ne approfitto per augurare a te ed alla tua famiglia un buon Natale. Con affetto, Gabriella...
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 23/12/16 alle 13:05 via WEB
Ciao Gabriella. Non potevi trovare parole più vere! Io ti ringrazio per l'augurio di Buon Natale, che ricambio. Ripeto, le tue parole sono un balsamo ed è esattamente quel che mi ci vuole - io anche so' che è così, ma trovarlo scritto da un'altra persona, così bene, come l'hai scritto TU, come, se tu davvero conoscessi il mio spirito e la mia anima (seppur noi, conoscendoci solo virtualmente e pure da pochissimi giorni), - questa condivisione, questo "tradurre", ciò che io sento e provo nelle mie esperienze di Vita (tutte), mi da una marcia e una carica in più. Quella spinta necessaria a chè il Miracolo avvenga. La speranza ancora, la serenità ancora, anche quella delle piccole cose del quotidiano, che il rimpianto, o l'abbattimento per una resa dolorosa, vorrebbero trascinarci in un abisso infinito. Grazie veramente. Tornerò a rileggere questo tuo commento, che definir tale è ridurlo. :-) Roberta
 
     
gaza64
gaza64 il 09/01/17 alle 17:49 via WEB
Ciao Roberta! Ti chiedo scusa per essermi lasciata sfuggire questo tuo ultimo commento di una serie estremamente interessante e ricca di spunti di riflessione reciproca.
Non so quanto sia importante definire ciò che s'intende per conoscenza: io la penso come una cosa liquida che continuamente evapora e si alimenta, e che come tutti i liquidi si adatta ad ogni forma e da ognuna di essa è accolta.
Grazie a te:)) Con affetto...
 
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