Altromondo17

Avresti dovuto precisare il colore: fra un colore e l'altro l'effetto può cambiare molto. :))

Dici?
Non credo che un pigmento possa alterare l'effetto del principio attivo il quale, in questo caso, non era quello adatto:)

Certo che no, ma il colore può dare delle precise indicazioni onde evitare errori fatali. Se la pillola era colorata, significa che non era bianca, e di colori ce ne sono tanti. :)

Mi sembra di cogliere un'allusione azzurra, nelle tue parole, ma non è quella...prova tu a colorarla...

La coloro proprio di azzurro: mi sembra perfettamente calzante. Un ravvedimento improvviso dopo una sbandata sentimentale, ad una certa età.
Simpatica.

Sembri saperla lunga, tu...:)
Simpaticone.

il rumore del silenzio

Il silenzio di certi rumori, anche...

risuona

Si fa sentire, sì.

quel respiro ... ti ha fatto smettere di respirare "quel" tipo di respiro tipico di chi fa indigestioni, cercando poi rimedi. Invece "io" ti ho portato nuovi respiri; morto e rinato, a volte è l'amore che spiazza via i vecchi respiri ... o no? o è proprio tossica questa lei che scrive? o, più probabilmente, è l'incontro di due tossicità ...e se le due frasi fossero dette da due soggetti diversi? allora è lei che se ne è andata. Il mistero sembra infittirsi, ma forse non è nemmeno mistero, è semplicemente l'ennesima prova di quando viene costruita una coppia, chiamando amore quello che invece è un calesse. O una pillola, è lo stesso. Veleno per entrambi,a dosi diverse per ognuno. Sì, probabilmente accade a causa della morte che ci porta dentro, prima di quella fisica, e che attrae in sé il mondo intero. Lei sembra essersi salvata, ma a scapito di lui. E questa non è salvezza, è fuga. Bisogna smettere di essere pillola e lasciare le indigestioni a chi non si è saputo regolare. "Mi hai voluta" sembra far spostare, disequilibrare (come il liquido nel bicchiere)il rapporto a "vantaggio" di lui, all'inizio, e che poi invece fa emergere la "vendetta" di lei. Che frastuono silenzioso!

Sicuramente è l'incontro di due tossicità.
L'una per la ricerca di un rimedio improbabile e l'altra per la convinzione di poterlo impersonare ignorando il suo reale disagio, nonché il proprio.
Diagnosi e cura sbagliate che hanno prodotto effetti importanti pur non essendo degenerati in vendette o fughe, quanto in quell'oblio che segue ogni intossicazione facendo dimenticare il male provato e provocato.
Verissimo il disequilibrio dovuto ai ruoli: sentirsi un oggetto è senz'altro frutto di un disequilibrio interiore del quale, molto maldestramente, qualcuno altrettanto disequilibrato, ha voluto approfittare.
Non se ne esce, Mara, se non rovesciando il contenuto di quel bicchiere: unico elemento neutrale in questa storia artefatta dal principio alla fine:)
Grazie infinite per le tue splendide riflessioni...

Shock anafilattico di natura psicologica o sentimentale?...Certe intolleranze alle volte si manifestano anche con i rimedi più ambiti ed all'apparenza più innocui..........Un abbraccio di petali vellutati mia dolce sig.ra Gabri......W.........

Non credo che gli "abbracci di petali vellutati" possano generare intolleranze:)
L'immunità è rarissima: io lo sono naturalmente rispetto al vaiolo, mentre riguardo ai sentimenti non sono sicura di averli provati tutti da poter affermare lo stesso...Sentimento e psiche, in ogni caso, interagiscono simbioticamente, ma a volte percepiscono effetti ambivalenti che il sentimento, contrariamente all'intelletto, fatica maggiormente ad accettare nel caso di intossicazione.
Ricambio l'abbraccio con tutto il mio "dolce" affetto...

Trucco del bicchiere svalato:
http://i61.tinypic.com/28asxo8.gif

A te non si può proprio nascondere Nulla:)

A proposito, che cosa ci fa quel braccio al posto della tua bella immagine? Mica mi piace! Neppure se mi spieghi il significato.
Porca miseria, proprio quando mi ero ormai abituato all'idea di portare un'acconciatura simile alla tua.

Non è un braccio! E' un braccio che stringe a sé un oggetto in cuoio che riproduce, a rilievo, la mano appartenente a quel braccio e a quella donna: opera di Konstantin Kofta.
Erano i colori, sostanzialmente, a disturbarmi: i miei occhi, in questo momento, hanno bisogno di vedere altro...
Anch'io preferirei ammirarti in versione più moderna, ma non mi lamento!:)

Ecco, appunto,neppure ora mi piace!
Se si tratta dei tuoi occhietti santi, beh, allora ne chiudo uno io: va bene?
Addirittura in versione più moderna: mi sono dovuto calare in una veste antichissima per poterti assomigliare almeno un poco...
Non trovo le parole. Ora, che avatar mi dovrò inventare? Potrei provare con questo: che ne dici? :)
http://farm4.staticflickr.com/3320/3507737761_3efed31aaa_z.jpg

Non mi sembra molto somigliante...
Seppure, a volte, io sia capace di ridurmi in quello stato:)
Cerca qualcosa di meglio, Flamine: so che puoi farlo...

Nessuno ricorre più alla vecchia camomilla!

...un omaggio parte_nopeo:
https://www.youtube.com/watch?v=63AJPc7TOCc
Un saluto, M@.

Parole sante!!!
Grazie dell'omaggio partenopeo, mio caro M@...

Ho appena finito il primo tempo.
Adesso c'è l'intervallo-blog e subito dopo inizierà il secondo tempo.
Verso le cinque ci sarà una nuova interruzione e poi dormirò per tutto il terzo tempo fino alle 8,30.
Buona notte a tutti e sogni proibiti.
https://youtu.be/uzcEZXTQNg8

Grazie Alfredo per lo splendido brano che hai voluto inserire nell'intervallo-blog: spero che il secondo tempo sia stato interessante, da sognare.
Fammi sapere...

Veramente avrei voluto inserire "sogni proibiti", non "giochi proibiti".
Il secondo tempo non è stato interessante, ma interessantissimo.
Come previsto mi sono svegliato subito dopo le cinque con un sogno estremanente rivelatore:
cose mie...

Come cose tue?
Comunque sono andata a cercarmi i "Giochi proibiti" e ne ho visti parecchi: di Zorro, dell'ispettore Derrik...quali sono?

"Giochi proibiti" è un brano arpeggiato ad arte da Andres Segovia, che veniva scimmiottato nei favolosi anni '60 da noi ragazzi e ragazze, con la pretesa di saper suonare la chitarra più o meno come il grande maestro.

Ok:)
Appena mi sarà possibile, andrò ad ascoltarlo...

Ognuno le sue pillole, la mia preferita è rossa (citazione da Matrix) me ne erano rimaste due, ho trovato con chi condividerle e poi ognuno dentro la sua simulazione matriciale.
Qui però mi pare che qualcuno stia rischiando grosso. Smettere di respirare è sempre una brutta bega.

Eccomi!
Il rosso è il mio colore preferito e perciò, pur non avendo ancora avuto il piacere di vedere il famigerato Matrix, mi fido della tua scelta.
Due pillole per due simulazioni matriciali? Non oso pensare agli effetti: anche quelli toccati al somministratore.
In realtà si è trattato di una mancanza temporanea: questa era una pillola tossica, ma non letale.