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Post n°343 pubblicato il 24 Luglio 2015 da gaza64
 

 

Quanti colori ha il tuo volto,

e quante ombre

a raccontarlo.


Ho creduto che, 

segnandone il percorso con un dito,

avrei potuto vederlo davvero,

o almeno sfiorarlo.

 

Invece i colori non sono riuscita a 

mischiarli e le ombre, 

le ombre,

che come argini immobili ne impedivano a

tratti la vista, 

hanno distolto per sempre il mio sguardo lasciandolo

al buio senza contatto visivo,

e senza tatto.

 

 

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Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 24/07/15 alle 20:20 via WEB
Intensa e sofferta:più ancora un'esperienza di conoscenza che lascia ciechi e privati del senso del tatto,nulla di più distruttivo.......Bella davvero,mia dolce sig.ra Gabri,in essa ci leggo i segni di una invincibile delusione...Una carezza di vento soave che sappia cullarti fresca e serena........W.......
 
 
gaza64
gaza64 il 27/07/15 alle 18:29 via WEB
Un'esperienza nuova che, come ogni nuova esperienza, comporta fatica e sofferenza solo se non si riesce a comprenderne sufficientemente l'estensione che la caratterizza.
Credevo di essere preparata ad affrontare l'ambivalenza, ma poi ho realizzato che non avrei potuto affrontare la multivalenza: per un mio limite, ovviamente che, almeno, sono ancora in grado di rilevare:)
"Uno, nessuno e centomila", scriveva Pirandello per descrivere la multivalenza esistenziale che, molto spesso, caratterizza le persone: io ho provato a rapportarmi con centomila diverse identità per poi rendermi conto che appartenevano non ad una persona sola, ma a nessuna.
Grazie per la tua arguta e quanto mai sensibile lettura nonché per la tua rassicurante identità che, seppur multiforme per l'ingegno che in molti modi esprime, non ho mai fatto fatica a riconoscere.
Con affetto e stima e riconoscenza, Gabri...
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 27/07/15 alle 18:57 via WEB
Vabbé, ti dò un aiutino inviandoti una mia foto del mio volto in bianco-nero:
http://i46.tinypic.com/vx2s81.gif
I colori inventali tu, non è difficile...
 
 
gaza64
gaza64 il 28/07/15 alle 16:24 via WEB
Io non ho visto nulla, a parte una pubblicità di quelle che, se le chiudi, si aprono:)
Comunque sia, a me basta vederti sulla vespa: sono sicura che, al di là dei tanti sfondi bianchi dietro ai quali ti nascondi, quella è l'unica che veramente ti rappresenta.
 
   
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 28/07/15 alle 16:59 via WEB
Ahahahaha... e infatti era proprio il disegno di me sulla vespa che ti avevo inviato ed anche se il link non si è aperto hai indovinato lo stesso.
Arguta eh...
 
     
gaza64
gaza64 il 28/07/15 alle 18:12 via WEB
Ma pensa!
E' perché io sono un'indovina, oltre che una visionaria.
 
Essayer
Essayer il 09/08/15 alle 21:53 via WEB
Da dove giunge questa necessità di contatto? In quale spirale della mente ha trovato alloggio? Si prova a tangere il bordo cercando di ricostruirne la figura. Chissà se hai mai giocato a mosca cieca, e indovinato il nome delle forme solide? E si cerca negli spigoli tralasciati, quelle che solo l’abile maestro sa far emergere nell’arte che disegna il chiaroscuro. Sanguigna, olio, acquerello…e se fosse necessaria un incisione, dove il negativo e il positivo si manifestano? I colori, i colori che cangiano all’ombra eppure restano colori, toccarli potrà mai bastare a scovare la forma? ciao
 
 
gaza64
gaza64 il 10/08/15 alle 18:18 via WEB
Sorprendentemente le tue domande anticipano le ultime riflessioni che sono in procinto di pubblicare: pensieri nati da quesiti simili che, lentamente, hanno accarezzato quei contorni sfuggenti e celati per tentare di armonizzare un'immagine.
La dismorfofobia è uno stato mentale che distorce la percezione di noi stessi: ciò che ho cercato di fare, in questo specifico contesto, è di applicare lo stesso principio nell'osservazione degli altri per capire, sostanzialmente, quanto di ciò che percepiamo sia frutto di un esame obiettivo o il risultato di una proiezione altamente distorta dalle nostre stesse distorsioni.
Una sorta di attenuante concessa all'osservato, in questo caso, ma ugualmente dovuta per una disamina che voleva essere più generalizzata.
Grazie, Gabriella...
 
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