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« La cornice d'argento.A tuo modo. »

Silenziosa voce.

Post n°326 pubblicato il 18 Marzo 2015 da gaza64
 

 

- Cosa dice il silenzio?

- Tutto ciò che vorresti sentirti dire.


- E se poi parlasse?

- Nella peggiore delle ipotesi, non lo ascolteresti.


- E nella migliore?

- Lo ringrazieresti.


- Perché è così difficile comprenderlo?

- Non è difficile comprendere il silenzio,

ma la propria voce interiore.


- Perché?

- Perché è sempre lei a farlo parlare.


- E a te cos'ha detto?

- Che ti manco.


- Ma io non l'ho fatto.

- Per questo sei rimasta in silenzio.


- E adesso?

- Non ti sento.

 

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Commenti al Post:
Perturbabile
Perturbabile il 18/03/15 alle 12:19 via WEB
 
 
gaza64
gaza64 il 19/03/15 alle 12:05 via WEB
L'eloquenza del silenzio.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
M@ il 18/03/15 alle 17:53 via WEB






 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
M@ il 18/03/15 alle 17:58 via WEB

..."il silenzio urlato"
richiede comprensione
da parte di chi sa ascoltare
affinché il cuore dell'anima
di chi lo genera
ne riverberi l'eco.
IinA_M@ ©
http://blog.libero.it/OGNIGIORNO/commenti.php?msgid=12937130&id=236219#comments

 
 
gaza64
gaza64 il 20/03/15 alle 10:31 via WEB





A lasciare gli spazi vuoti me l'ha insegnato Alfredo, invece tu ad inserire un collegamento come Questo.
E considerando che spesso il silenzio può essere frainteso più di una parola pronunciata in sua assenza, ne approfitto per ringraziarvi entrambi.
:)
 
   
gaza64
gaza64 il 20/03/15 alle 10:39 via WEB
Diffondiamo il suo eco ricordandoci di ascoltarne il suono, di tanto in tanto.
Grazie M@...
 
amore_nelcuore1
amore_nelcuore1 il 18/03/15 alle 18:32 via WEB
L'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo L'amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso. Allora non sarà trascinato, ma trascinerà.(Herman Hesse) una felice e dolce serata Cara Gabriella Che sia piena di tenerezze e d'amore Nel cuore un caro saluto con affetto ..Nunzio.....Clicca
 
 
gaza64
gaza64 il 20/03/15 alle 10:54 via WEB
E' quindi l'amore che proviamo a darci l'opportunità di seminarlo e raccoglierlo senza forzatura alcuna, se non nella sua promessa...Dev'essere così, mio caro Nunzio.
Una felice e dolce giornata anche a te, con affetto, Gabriella.
 
fraeduardo
fraeduardo il 18/03/15 alle 19:21 via WEB
"Cosa dice il silenzio"? E’ un dato indiscusso che noi, ormai da tempo, ci siamo smarriti in una galassia sconosciuta ai secoli precedenti: La galassia Rumore. Sempre più assordite dalle chiacchiere della quotidianità, abbiamo abortito il silenzio e la capacità di ascoltare. I momenti di silenzio si sono fatti più esigui. Diceva R. Pnikkar, in sintonia con Pascal: “L’uomo moderno, non sa più stare solo, né sopporta il silenzio. Nell’immensa solitudine a cui la vita frenetica, il progresso e anche l’architettura moderna lo costringono, egli cerca nervosamente la folla e tenta di affogare il proprio sgomento immergendosi in rumori di ogni sorta”. “Bavarder est la honte du langage”. Non è possibile, anzi è insofferente ascoltare l’altro e dunque siamo diventati appendici del rumore. Ecco perché le parole non sono più autentica. La parola vera nasce dal silenzio e al silenzio ritorna per nutrirsi della sua sostanza. Il Verbo non è tale se la sua matrice non è il Silenzio genesiaco, ma è anche dal Silenzio che si può realmente udire. Ed è per questo che, più di una volta, "non sentiamo". I suoi post sono una miniera di riflessione. Buona serata Gabriella. Pace e bene
 
 
gaza64
gaza64 il 20/03/15 alle 19:03 via WEB
Le sue parole mi hanno fatto pensare ad un feto che, nonostante la barriera del liquido amniotico nel quale è immerso, e quella di carne attraverso la quale è protetto e nascosto dal mondo circostante, sente le voci, la musica ed è anche in grado di percepire la luce, seppur filtrata da uno schermo naturale.
E' difficile l'isolamento percepito nel silenzio, per noi esseri umani: che abbiamo addirittura ingigantito gli stimoli sensoriali per amplificare ciò che sembra comunque insufficiente a compensare il vuoto e il silenzio interiore nel quale ci sentiamo persi, a non sentirlo muoversi, o respirare.
Il vero ascolto, come lei stesso afferma, è possibile solo nell'assenza di rumore: in quella pausa tra un suono e l'altro che il verbo anticipa e precede per essere compreso e, più ancora, riconosciuto come tale.
La solitudine, intesa come condizione di raccoglimento indispensabile per ascoltarsi, è l'intermezzo per ascoltare: quando manca reciprocità ed alternanza c'è vera solitudine e silenzio assordante.
Ringrazio lei, Fra Eduardo, per le preziose e sempre profonde riflessioni.
Un caro saluto, Gabriella.
 
Samoa16
Samoa16 il 19/03/15 alle 12:27 via WEB
Ho bisogno di silenzio. Tanto ho parlato, troppo.... è arrivato il tempo di tacere di raccogliere i pensieri allegri, tristi, dolci, amari, ce ne sono tanti dentro ognuno di noi. Dietro tutto questo apparentemente vuoto è in silenzio che ti parlo. La mia voce vuole arrivare al tuo cuore ma forse son arrivati prima i miei pensieri.....
 
 
gaza64
gaza64 il 21/03/15 alle 20:39 via WEB
A volte il silenzio giunge inaspettatamente a parlarci attraverso la nostra stessa voce.
E non è un caso che ciò che la nostra mente traduce, ascoltandolo, si rivela ciò che avremmo voluto sentirci dire da qualcun altro.
A volte i significati coincidono.
Altre volte, come nel caso che ho descritto, divergono talmente tanto da non poter essere condivisi.
Grazie per il graditissimo commento: che è pensiero e silenzio, percepito e ascoltato.
Splendida sera, Gabriella.
 
woodenship
woodenship il 19/03/15 alle 22:02 via WEB
Ma esiste davvero il silenzio?Qualcuno sostiene che solo nello spazio esista,poichè sulla terra,l'aria,fa in modo che non esista assolutamente.E che pure il palpitare del cuore pulsante non è silenziabile e l'orecchio esercitato lo sente.Allora,più che di parlare di silenzio,parlerei di ciò che è rumore coprente e di ciò che invece è comunicazione percettibile.Nell'ambito della comunicazione percettibile necessita che il rumore si attenui fino quasi a sparire,per permettere di cogliere i messaggi che ci giungono dalla nostra interiorità e dal mondo circostante.Ed è in quest'ottica che mi piace leggere la tua poesia,mia dolce sig.ra Gabri:un dialogo interiore con il proprio io,quello che normalmente il rumore rende incomprensibile.Un io che rammenta della sordità che colpisce chi non è avvezzo ad ascoltarsi.Poi c'è l'ulteriore lettura più romantica e sentimentale,ovvero della capacità di comprendere i motivi di un amare o non amare.............Insomma,piaciuta assai e assai densa di significati,me ne lascio incantare e la rileggo............Un bacio di luna ed una carezza di sogni favolosi.........W........
 
 
gaza64
gaza64 il 21/03/15 alle 20:56 via WEB
Sono assolutamente convinta anch'io dell'inesistenza del silenzio propriamente detto...Una parola o un concetto taciuto, però, può essere estremamente silenzioso e difficile da interpretare se non adducendo alla nostra stessa esperienza e capacità di ragionamento.
Così, ciò che sarebbe potuto essere un dialogo, si trasforma in un soliloquio nel quale le risposte ai nostri quesiti, pur se riferiti ad un soggetto diverso, diventano proiezioni di nostri desideri e stati d'animo: non di un altro.
Questo tipo di silenzio assomiglia incredibilmente alla solitudine, e con essa spartisce l'assenza di voce: inutile, quando non c'è chi ascolta, ed altrettanto superflua quando l'unico interlocutore presente non ha bisogno di parlare per farsi sentire.
Grazie infinite, mio caro Signor W., per la sensibile lettura: la carezza di sogni favolosi la userò stasera...Un abbraccio lieve di primavera, Gabri.
 
eugenia1820
eugenia1820 il 20/03/15 alle 00:09 via WEB
C'è un silenzio silenzioso che dice tutto, ed è quello che amo.
Ma c'è anche un silenzio velenoso che mi fa male E questo perché : "Alcuni raggiungono la loro massima cattiveria nel silenzio."
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973
 
 
gaza64
gaza64 il 21/03/15 alle 21:07 via WEB
Anch'io amo il "silenzio silenzioso": perché spesso dice tanto chiaramente come siamo, da non aver altro mezzo per opporci ad esso che attraverso il silenzio:)
Riguardo alla presunta cattiveria di cui parla Canetti, credo sia sempre ambivalente e che, come tale, colpisca tanto il silenzioso quanto il "silenziatore".
Un abbraccio grande a te:)
 
angiolhgt
angiolhgt il 20/03/15 alle 02:11 via WEB
la purezza del silenzio che anche il vento non osa profanare
 
 
gaza64
gaza64 il 21/03/15 alle 21:11 via WEB
Il vento è il mio elemento...
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 20/03/15 alle 19:44 via WEB
E' la Voce che ha dato origine a tutto, dagli atomi alle galassie.
Tutto il resto è rimasto in silenzio.
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 20/03/15 alle 19:45 via WEB
Cioè, l'Universo va a chiacchiere: più si parla più si espande.
 
 
gaza64
gaza64 il 23/03/15 alle 10:49 via WEB
Così ci è stato detto.
« In principio era il Logos e il Logos era presso Dio e Dio era il Logos Questi era in principio presso Dio. Tutto è venuto ad essere per mezzo di Lui, e senza di Lui nulla è venuto ad essere di ciò che esiste. In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini e questa luce splende ancora nelle tenebre poiché le tenebre non riuscirono ad offuscarla. » (Giovanni 1:1-5)
 
   
gaza64
gaza64 il 23/03/15 alle 10:52 via WEB
L'importante è non chiacchierare a sproposito, visto ciò che è accaduto in seguito...
 
Nues.s
Nues.s il 21/03/15 alle 10:52 via WEB
A parlar d'amore ..
 
 
gaza64
gaza64 il 23/03/15 alle 11:23 via WEB
...e ad immaginarlo.
 
FlamineFurrinale
FlamineFurrinale il 21/03/15 alle 22:32 via WEB
C'è chi cerca nel profondo silenzio del cosmo una lievissima vibrazione che ricondurrebbe all'origine di questo universo. Mi piace pensare che nel silenzio della nostra mente si possa percepire l'origine della nostra anima, che però a me non parla mai abbastanza...
Hai un suggerimento, cara Gabri? Fra Eduardo a parte, sarebbe troppo facile. :)
 
 
gaza64
gaza64 il 23/03/15 alle 11:48 via WEB
Secondo me l'anima "parla" soprattutto quando agisce, palesando in un gesto il suo significato che, solo allora, diventa visibile e comprensibile.
Le anime si rivelano nella loro essenza solo quando si servono della materia: veicolo e strumento magnifico quando parla o, attraverso le mani, accarezza.
Ovviamente sono consapevole del fatto che tu non abbia bisogno dei miei suggerimenti: parlando e agendo così come la tua antichissima e saggia anima desidera:)
 
   
FlamineFurrinale
FlamineFurrinale il 25/03/15 alle 15:03 via WEB
La mia "antichissima...anima" ascolta sempre con particolare interesse la voce di codesta rara) sorgente di deliziose maniere e di sagge parole.
Ovviamente, non s'impara mai abbastanza pure nel più intimo, attento ascolto. :)
 
     
gaza64
gaza64 il 27/03/15 alle 18:52 via WEB
Mai abbastanza, concordo.
Ed è forse proprio questo il bello di questa verità che, inverosimilmente, prolunga indefinitamente la nostra esistenza nella volontà di apprendere ancora: magari sempre:)
Grazie di cuore, Flamine...
 
signor_no
signor_no il 22/03/15 alle 11:20 via WEB
se non ci fossero le parole, ci si guarderebbe più a lungo, notando ancora di più i particolari che identificano stati d'animo e sentimenti, ci si annuserebbe di più, captando maggiormente esili variazioni di odore, profumi speziati dal caldo, effluvi carichi di desiderio e selvatici o raffinati movimenti d'aria.. ma le parole ci sono.. diamo loro il giusto senso, rispettiamo la loro esistenza e la loro funzione di trasmettitori di emozioni.. diamo loro un orgoglio e onore...!!
 
 
gaza64
gaza64 il 23/03/15 alle 12:31 via WEB
A me piace molto l'alternanza dei sensi e delle facoltà che, l'essere umani, comporta e che tu hai tanto efficacemente descritto.
Così come il silenzio, quando l'espressione di ciò che si vorrebbe dire, lo richiede, e la parola nel caso in cui, chi lo ascolta, potrebbe fraintenderne il significato.
L'equilibrio è sempre complicato: soprattutto quando le aspettative che si attribuiscono al silenzio non appartengono, per contenuti, a chi lo utilizza.
In quel caso a non essere equilibrate non sono le modalità espressive, ma le emozioni espresse: semplicemente diverse.
Grazie per il tuo prezioso contributo, Gabriella.
 
mara.alunni
mara.alunni il 23/03/15 alle 11:25 via WEB
Tace il silenzio, sempre. Come uno specchio con mille parole di scuro argento e di luminoso senso, ma che aspetta te. Come un vocabolario che non andrà in stampa finché non conterrà anche le tue parole. Tace il silenzio affinché tu, finalmente, possa parlare. Ti attende come madre aspetta i primi balbettii del figlio della figlia. Tace il silenzio perché nessuno ha mai taciuto intorno a te e vuole darti spazio e vuole darti voce. Come un dio che attende che tu completi la sua creazione.
 
 
gaza64
gaza64 il 23/03/15 alle 16:14 via WEB
Incornicio le tue parole come se fosse lo specchio attraverso il quale attingere immagini nuove.
E ti ringrazio per avermi dato la gioia di leggerti ancora dopo un silenzio che, dell'eloquenza, non ha mai perduto forma, né voce.
:)
 
gradiva1940
gradiva1940 il 23/03/15 alle 19:14 via WEB
Le parole di ieri sono il silenzio di oggi. Ciao Gabri, sono tornata. Con affetto M/N Ant..
 
 
gaza64
gaza64 il 25/03/15 alle 16:29 via WEB
E il tuo silenzio di ieri sono,
oggi,
le tue parole.
Ti ho aspettata tanto, M/N Ant...
Bentornata:)
 
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