ANTILAZIO

LA ROMA NON SI DISCUTE, SI AMA? NO, LA ROMA VA DISCUSSA PROPRIO PERCHE' SI AMA...

Non mi interessa la sua Guerra personale contro giornali e radio italiane/romane, questo Presidente fantasma vanaglorioso di una mediocrità tecnica e mentale che esiste realmente nella squadra e nell'allenatore purtroppo, allora dovrebbe essere più chiaro e più corretto soprattutto verso la gente che paga il biglietto o fa gli abbonamenti per vedere uno scempio continuo di NON-GIOCO!

Abbiamo passato il turno? "evviva-evviva" (è-viva, è-viva, NO, è-morta, è-morta!), ma questa squadra non solo non è attrezzata per provare a vincere la Champions, ma continuando così al prossimo sorteggio difficile contro un'altra forte, si becca un'altra imbarcata!

Vogliamo continuare a collezionare figurine da concime in Europa, spronando la squadra adottando solo la carotina e le coccole monetarie? Ma come, a Trigoria vi portano la carote, Sabatini le rifiuta e dice che non fanno parte della dieta base di Dirigenza, Allenatore e Calciatori, e poi Pallotta dice che per questi "poveri" ragazzi che "lavorano sodo/sodissimo" durante la settimana, non bisogna MAI usare il bastone?

Parlano di "CUL-tura del lavoro che manca", te credo, 88 anni e una bacheca che piange miseria, ancora ragionano così là dentro? Almeno ai tempi di Viola per esempio, i giocatori si comportavano diversamente, diciamo che erano un pò più seri rispetto ad oggi a sto punto, sapevano quando accettare di più le critiche costruttive quando occorreva farle! Ma che "allenamento" fanno questi durante la settimana?

Che cazzo scrive sul quel maledetto blocchetto, Stradivari del cazzo? Ieri sera in campo alcuni sono arrivati sul finale coi crampi... coi crampi... roba che durante la settimana per ogni giorno faranno si e no un'ora e mezza/due orette scarse, COSA? Che allenamento fanno se poi arrivano a giocare una partita del genere, coi crampi?

Blackout totale poi soprattutto dopo il derby, non sanno più giocare a pallone, non esiste gioco; la gente, se fischia, non è che fischia il passaggio del turno, fischia il passaggio del turno SENZA vedere una squadra che sa fare un minimo di gioco e tattica in campo!

Il Passaggio di un turno non dovrebbe neanche avere l'alibi di chiamarlo "obiettivo"; gli obiettivi sono altri, sono cose concrete, sono traguardi e trofei... non passaggi di turno! Il passaggio di turno può essere logicamente solo un obiettivo per un contesto economico di soldi che entrano in cassa, che è poi palesemente l'unica cosa che sembra importare a questa Dirigenza.

E bisogna essere "contenti" altrimenti non si è tifosi veri? Queste sono le stronzate, la mentalità di cambiare che ancora manca e dove non c'è consapevolezza di tutto. Chi arriva quì a ROMA PRETENDE poi di avere mille alibi, non vuole essere messo in discussione attraverso una critica costruttiva e non certamente offensiva, tutti, dal Presidente ai giocatori.

Eh ma "La colpa è anche dei tifosi, se prendiamo 7/14 gol a partita la squadra non va fischiata, va sostenuta!" - Una presa per il culo! Poi ci si meraviglia se dopo 88 anni si è vinto poco... Ripeto, secondo me, il miglior modo di ragionare come si deve da tifoso vero, è proprio quello di avere amore per la propria squadra del cuore, tanto da darle fiducia, e quindi spronandola (sia con la carota o col bastone), a fare di più se si hanno le condizioni per farlo.

Invece per decadi e decadi, abbiamo sempre abbracciato la filosofia piuttosto provincialotta del "mai schiavi del risultato, la squadra non si discute mai, si ama solamente a prescindere......"

Mi spiace, forse io in 33 anni di ROMA ho imparato a pensarla diversamente. Diciamo che la vedo in buona parte come la vedono tifosi di Club importanti e vincenti, che amano veder vincere le loro squadre e adorano vedere un bel gioco in campo. E poi la passione o l'impegno, il carattere che mettono i giocatori con quella maglia etc.

In questo contesto vengono accettate umanamente anche le sconfitte o le delusioni, possono capitare e possono aiutare ad insegnare e migliorare ancora. Ma non che debbano essere queste nella maggior parte dei casi, ad arrivare a doverle accettarle tutte per forza senza vedere un minimo di cambiamento/miglioramento/insegnamento, se soltanto per BREVI periodi sportivi!

Questo è anche la ROMA nel suo caso e nella sua storia! Trentatrè anni e ho visto due scudetti etc etc... Sono convinto che si possa fare molto di più a livello di traguardi sportivi, ambizioni, soddisfazioni, se solo questa Società facesse tesoro dei propri errori o dei propri limiti soprattutto caratteriali, per poi cercare di migliorare e soprattutto senza ripeterli di continuo!

Anche questo si chiama affetto, anche questa si chiama fiducia!

commento di roy75phoenix