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TRASMUTAZIONE E SUBLIMAZIONE DELLE ENERGIE SESSUALI di Roberto Assagioli - Prima Parte

Post n°966 pubblicato il 17 Febbraio 2016 da alf.cosmos
 

TRASMUTAZIONE E SUBLIMAZIONE DELLE ENERGIE SESSUALI di Roberto Assagioli - Prima Parte

 tratto da Rassegna Medica «L’Economia Umana» –

INCONSCIO

 

 

 

Il problema del sesso, il problema di un sano comportamento nei riguardi dell’istinto sessuale si è sempre presentato all’umanità sin dagli inizi della civiltà. Ma, per varie ragioni il problema del sesso è oggi divenuto più impellente e viene affrontato pubblicamente e in modo consapevole.

La crisi esistente nei rapporti fra i sessi non è un fatto isolato ma fa parte, e anzi si potrebbe forse dire che costituisca l’aspetto principale, della crisi generale che travaglia il mondo moderno.

I principi morali e religiosi sui quali era stata fondata la nostra civiltà, le leggi ed i costumi che erano ammessi ed accettati (anche se non sempre messi in pratica) hanno perduto, o vanno rapidamente perdendo, il loro prestigio, il loro potere normativo e regolatore; le giovani generazioni si ribellano, e spesso violentemente, contro di essi. La causa principale di tale crisi sta nel fatto che, mentre sono andati diminuendo il fervore religioso e la indiscussa accettazione delle concezioni teologiche e morali del passato, si è cercato di imporre quelle concezioni e quelle norme con severa autorità, con proibizioni e condanne.

Così nel campo sessuale prevaleva la tendenza a considerare gli istinti biologici e le passioni umane fondamentalmente cattivi ed impuri. Di conseguenza il metodo usato nei loro riguardi era quello della condanna e della repressione.

L’intero tema del sesso era considerato sconveniente, e si cercava di mantenere i giovani nella ignoranza il più a lungo possibile.

L’indebolirsi delle concezioni su cui si basava quell’atteggiamento e la constatazione dei suoi cattivi effetti sulla salute e sul carattere, hanno suscitato vari movimenti di rivolta. Vi è stato dapprima il «ritorno alla natura» celebrato da Rousseau e dai suoi seguaci. In seguito, la glorificazione del sentimento da parte dei movimenti romantici; la celebrazione delle concezioni edonistiche ed estetiche dell’antica Grecia e del Rinascimento. Allo stesso tempo vi sono state l’ondata di materialismo filosofico e pratico e la rivolta individualistica contro la società e le sue norme (Ibsen, ecc.). A tutto ciò si è aggiunto l’esteso influsso esercitato da Freud e dai suoi seguaci, i quali hanno molto insistito sugli effetti dannosi della repressione sessuale. Tutto questo ha concorso a stimolare e giustificare la soddisfazione incontrollata degli istinti ed impulsi, l’abbandono ad ogni passione, l’appagamento di ogni capriccio.

Ma il risultato di questa «liberazione» non ha prodotto l’attesa felicità e soddisfazione.

Mentre è valsa ad eliminare alcuni dei danni e delle sofferenze dei precedenti eccessi o atteggiamenti opposti, ha prodotto altre complicazioni, sofferenze e conflitti. I fautori dell’appagamento sessuale non regolato si sono accorti, o stanno accorgendosi, che gli eccessi sono, di necessità, seguiti da disgusto e da stanchezza, che istinti e passioni, anche quando non siano frenati da considerazioni morali, spesso non possono venire appagati per mancanza del compagno o di condizioni adatte.

Inoltre, spesso i vari istinti e le varie passioni vengono a conflitto tra loro, sì che l’indulgere all’uno richiede la repressione dell’altro. Ad es. l’indulgere all’istinto sessuale può cozzare con l’istinto di conservazione, creando un urto fra la sessualità e la paura.

Anche un esagerato senso di auto-affermazione (sia esso costituzionale o l’ipercompensazione derivante da un complesso di inferiorità) può creare conflitti, sia con l’istinto di conservazione fisica e la conseguente paura dei rischi, sia con l’istinto sessuale, cioè fra la ricerca del piacere e la brama del potere.

La mancanza di principi direttivi stabili, di una salda scala dei valori, rende l’individuo malsicuro, lo priva della fiducia in se stesso e lo rende influenzabile e dipendente da altri e dalle circostanze esterne. Ma i principi e le aspirazioni morali e spirituali non possono venire tanto facilmente eliminati, come molti sembrano ritenere; essi perdurano nell’inconscio e sono insiti, latenti nella vera natura spirituale dell’uomo. Quando vengono violati, essi, consciamente od inconsciamente, insorgono protestando e creando forti conflitti.

Questo quadro della situazione è stato tracciato, per chiarezza, in modo schematico; in realtà ci troviamo ora in un periodo di transizione, di confusione e di tendenze contrastanti.

In alcuni luoghi ed ambienti le vecchie condizioni persistono tenacemente; le vecchie concezioni, i vecchi metodi sono tuttora usati ed imposti ai giovani e questo suscita conflitti, non di rado violenti, fra le generazioni. In altri invece gli adulti hanno, più o meno di buon grado, «abdicato» ed ai bambini e ai giovani viene lasciata ampia libertà senza alcun intervento educativo.

Ma neppure questo metodo … o assenza di metodo, adottato soprattutto in America, ha dato risultati soddisfacenti: anzi ha non di rado conseguenze molto dannose. Perciò recentemente i migliori educatori e i genitori più consapevoli ed avveduti cercano di assumere atteggiamenti più comprensivi, ed usare metodi più equilibrati e più adeguati alle condizioni attuali.

Vediamo come, in questo quadro generale, si inserisca il problema del comportamento nel campo sessuale. Si potrebbe ritenere che una soluzione di compromesso fra il rigore eccessivo e la troppa indulgenza (sia da parte degli educatori, sia da parte degli stessi giovani) potrebbe essere quella giusta. Ma tale soluzione, pur evitando i maggiori inconvenienti di quelle estreme, non basta a risolvere i difficili problemi della vita sessuale.

Vi è però un’altra alternativa, vi è un modo più dinamico e costruttivo per affrontare quei problemi che, pur senza risolverli pienamente, può in molti casi dare risultati molto soddisfacenti.

Questo metodo si basa su di una proprietà fondamentale delle energie biologiche e psicologiche: la loro possibilità di trasmutazione.

Essa è analoga alle trasmutazioni che avvengono continuamente fra le energie fisiche: l’elettricità che si trasmuta in calore (stufe) ed in movimento (motori), il calore che si trasmuta in elettricità (macchine termo-elettriche), ecc. Vi è poi in chimica il processo della sublimazione, nel quale, per opera del calore, una sostanza solida passa allo stato gassoso lasciando in fondo al recipiente le scorie, e poi si solidifica in forma cristallina.

La vera natura del processo psicologico di trasmutazione e sublimazione non è ben nota, ma lo stesso può dirsi riguardo alle energie fisiche e chimiche. Così, ad esempio, non possiamo affermare di conoscere esattamente la natura essenziale dell’elettricità; però ne sappiamo abbastanza riguardo al suo modo di agire, alle sue manifestazioni ed alle leggi che la regolano, da poterla utilizzare in modi numerosi e spesso complicati ed ingegnosi, quali quelli della radio e della televisione.

Lo stesso avviene nel campo psicologico. Non è necessario accertare la natura essenziale delle energie psicologiche e delle loro trasmutazioni al fine di utilizzarle mediante una crescente conoscenza delle leggi che le regolano e servendosi di metodi opportuni e validi basati su quelle leggi. Possiamo perciò procedere senza pregiudiziali teoriche all’esame delle norme che debbono essere seguite per utilizzare le pulsioni sessuali che non possiamo o non vogliamo appagare.

La prima norma consiste nell’adottare un atteggiamento obiettivo verso la sessualità, cioè che da un lato sia esente dalle tradizionali reazioni di paura, di falso pudore, o di condanna, e dall’altro sia libero dal fascino che esercita, fascino accresciuto artificialmente dal lavorio dell’immaginazione e dagli stimoli delle pubblicazioni e dei film che sfruttano ignobilmente la sessualità a scopi di lucro.

L’istinto sessuale, come ogni altro, non è per se stesso né buono né cattivo. È una funzione biologica e come tale non è immorale, ma si potrebbe dire pre-morale. È una funzione della massima importanza poiché assicura la continuità delle specie animali e dell’umanità.

Negli animali è soggetta ad una naturale, ciclica auto-regolazione. Nell’umanità civilizzata quella funzione si è andata complicando per varie ragioni: il suo crescente collegamento con varie funzioni psicologiche, quali l’emozione, i sentimenti, l’immaginazione e gli influssi delle norme morali e degli usi sociali, l’hanno in parte inibita, in parte stimolata, in modo eccessivo, innaturale, talvolta anche morboso.

L’atteggiamento obiettivo verso il sesso deve perciò essere duplice: da un lato si devono eliminare le condanne e le paure eccessive che, come ha dimostrato la psicoanalisi, hanno per effetto di reprimere l’impulso sessuale nell’inconscio; dall’altro occorre mantenere un calmo ma fermo dominio, seguito da un attivo processo di trasmutazione, in tutti quei casi in cui la sua naturale espressione non sia possibile o desiderabile.

I processi di trasmutazione e sublimazione psicologica erano noti ed usati anche nel passato. Per parlare soltanto dell’Europa, essi sono descritti sotto i veli di un complesso e talvolta oscuro simbolismo negli scritti degli alchimisti medievali sui quali Jung ha fatto interessanti studi. Altri dati importanti si possono trovare in vari libri di ascetica e mistica; sono stati citati ed acutamente commentati da Evelyn Underhill nel suo libro Mysticism.

Venendo ai tempi moderni e alla indagine scientifica del tema, ricordiamo la seguente importante dichiarazione del Freud: «Gli elementi dell’istinto sessuale sono caratterizzati dalla capacità di sublimazione, di sostituire il loro fine sessuale in un altro di tipo diverso e socialmente più degno. Alla somma di energie in tal modo acquistata per le nostre creazioni psicologiche dobbiamo probabilmente i più alti risultati della nostra cultura». (Freud, Uber Psychoanalyse. Lepzing und Wien -Deutike, 1910, pp. 61-62) [Nota 1].

Tale affermazione è doppiamente importante. In primo luogo mostra chiaramente il fondamentale errore di considerare l’aspetto fisico ed istintivo della sessualità separatamente ed indipendentemente dai suoi vari aspetti psicologici, fra cui quelli emozionali. Eppure questo errore viene commesso da vari studiosi dominati da preconcetti materialistici. Un esempio tipico di ciò sono le ben note Relazioni Kinsey sul comportamento sessuale. Una simile considerazione puramente zoologica è del tutto unilaterale, e, mentre è stata raccolta una copiosa massa di fatti, l’aver trascurato o negato il loro rapporto vitale con gli aspetti psicologici del sesso, che è quello veramente umano, vizia le conclusioni tratte da quei fatti.

Già mezzo secolo fa James Hinton aveva argutamente osservato che trattare del grande fatto dell’amore sessuale soltanto dal lato fisico sarebbe come pensare, durante un concerto di Sarasate, solo alle budella di gatto e alle code di cavallo usate per le corde del violino e per i crini dell’arco (vedi il libro di Mrs. Havelock Eiris, Three Modern Seers, Hinton, Nietzsche and Carpenter – Stanley Paul and Co., London, 1910).

Fonte: http://cosmosdream.it/cosmos/archives/5439

 


 
 
 
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