Vi è stato detto che, come una catena, siete deboli quanto il vostro anello più debole. Questo è solo una mezza verità. Siete anche tanto forti quanto il vostro anello più forte. Misurarvi dal vostro atto più insignificante è calcolare la forza dell'oceano dalla fragilità della sua schiuma. Giudicarvi dai vostri fallimenti è criticare le stagioni per la loro discontinuità. Ah, voi siete come un oceano, e sebbene navi pesantemente arenate attendano la marea sulle vostre spiagge, così, come un oceano, non potete affrettare le vostre maree. Voi siete anche come le stagioni, sebbene nel vostro inverno neghiate la vostra primavera, tuttavia la primavera, che riposa dentro di voi, sorride nella sua sonnolenza e non è sminuita. … Se nel crepuscolo della memoria ci incontreremo ancora una volta, parleremo di nuovo insieme e canterete a me una canzone più profonda. E se le nostre mani dovessero incontrarsi in un altro sogno, costruiremo un'altra torre nel cielo. (il Profeta – K. Gibran)
Speriamo che nessuno dimentichi mai. Sono episodi, questi, che devono restare indelebili nelle coscienze come monito, come insegnamento a perseguire, nella vita, non odio, non fanatismo, non intolleranza, perché questi sono sentimenti negativi che portano solo alla distruzione, e spesso vittime di tale distruzione sono esseri inermi, del tutto innocenti. Sì, formiamo una catena, benché morale, di solidarietà, affinché nessuno, come si diceva all'inizio, dimentichi - E/N