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Piccola favola del Solstizio

Post n°588 pubblicato il 20 Giugno 2020 da Zero.elevato.a.Zero
 

Piccole Stelle

C’era una volta, tanto tempo fa, una scuola privata di secondo grado, un liceo sperimentale che istruiva in materie inconsuete come recitazione, mimica e storia del Teatro, assieme alle solite tradizionali dall’Italiano alla Matematica.
Insegnava in questa scuola un modesto professore di Informatica rubato al mestiere; rubato nel senso che nella vita faceva altro poiché non aveva i titoli per insegnare la materia amata, nonostante fosse autore di testi sui linguaggi di programmazione adottati nelle università italiane; questo perché, in questo strano paese, anche se sei degno di insegnare all’università non è detto che il tuo titolo di studio sia sufficiente per un liceo.
Dopo continui anni di deroga da parte del Provveditorato, stante la scarsità di abilitati in materia, dopo molti giorni di lezioni tenute regolarmente ed una recentissima felice esperienza in un concorso regionale, era arrivato il momento di salutare la scuola per tornare al suo lavoro principale, ugualmente basato sui numeri, ma con materiale meno animato di quello delle giovani vite curiose di imparare.
In un liceo così particolare la festa di fine anno non poteva che essere diversa dal solito, avendo non solo un corso di teatro, ma anche un posto fisicamente adatto alle rappresentazioni, la tradizione era di vedere esibirsi sul palco gli studenti davanti ad un pubblico vero ed ovviamente benevolente.
Lo spettacolo di fine anno successe proprio in occasione del Solstizio d’Estate, e questo lo collega al post in questione, ma in realtà capitò qualche giorno prima che gli studenti si mossero in delegazione per chiedere al professore di Informatica di lasciare l'ultimo saluto alla scuola partecipando allo spettacolo.
Ora, tra i doveri di un insegnante di informatica ci sono fogli di calcolo e perfino slide di presentazione, niente comunque che possa aiutare minimamente ad avvicinare un pubblico di teatro; però il teatro ospita molto spesso e generosamente anche la musica.
Così incoscientemente come aveva detto sì il giorno in cui gli era stato chiesto di insegnare, altrettanto rispose alla perorazione degli studenti, comprendendo solo dopo, appena davanti alle quinte, la sconsideratezza del gesto.
Armato di uno sgabello neanche troppo stabile, di una chitarra amplificata artatamente con il microfono della sala registrazione e di una bellissima canzone, il poveraccio si affacciò impacciato a prendere l’applauso di incoraggiamento, sperimentando il racconto più volte sentito delle gambe molli, della voce rauca, della sudorazione fredda e del timore di guardare quel buio misterioso in sala.
Capì che il buio aiuta molto ed immaginò di essere sul divano di casa e di cantare solo per sé questa canzone, ma il buio perfetto durò poco: si accesero all’improvviso come lucciole molti accendini ad illuminare appena volti vicini e lontani.
Capite, allora non esistevano ancora i Led dei cellulari, si andava a fiamma libera, una serie di fiammelle come onde che ricordavano le stelle tremolanti della notte più corta dell’anno.
Il professore non ha da raccontare di più su questa storia se non che all’uscita dallo spettacolo la sera era diventata notte ed il cielo si era riempito di stelle, eppure per una volta lui, che pure le amava tanto, le trovò meno belle di quelle accese ad illuminare il buio della sala piena di emozioni.

Auguri di una buona Estate piena di salute, di gioia e di nuovi teneri ricordi da costruire.

Gino Paoli - Ti lascio una Canzone

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Commenti al Post:
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 20/06/20 alle 12:42 via WEB
grazie Massimo, davvero bello questo tuo ricordo.. ma tanto. Scritto semplice, fluente, e ho anche sorriso divertita sull'impaccio :-) che mi ha fatto pure pensare, che ogni volta che esco da casa, a volte, mi sento un po' così come te, che dovevi cantare, ma lo hai fatto, e hai saputo raccontare che quella emozione è la stessa del cielo stellato, anzi, di più.. ma sai io penso che la metafora del cielo e la connessione con noi, sia proprio il fatto che ci rende tangibile l'azione di cercare di superare l'ostacolo della 'prestazione' - qualunque essa sia, con amore, parola abusatissima e sempre inflazionata solamente al sentimento anche erotico, in questo caso, invece serve come esperienza onesta e vera di vita, che è l'atto più grande di amore, quello che ci permette un'emozione grande mai dimentica. E poi, il bellissimo brano!! grazie, ho gradito, così come ho gradito i muse donati da me. Amati da mia madre tantissimo e da Matteo piccolo, e da me... ora non riesco più a sentirli.. i gusti cambiano. Ma ho gradito Gino Paoli, e ti ringrazio, per il post e il commento da me. Buona estate :)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 22/06/20 alle 12:38 via WEB
Mentre leggevo le tue parole la mia testa andava su e giù, come quei cagnolini con la molla che si mettevano sul cruscotto tanti anni fa.
Ci sono scelte che siamo chiamati a fare senza averle previste, le mie più facili come decidere di insegnare o anche solo di cantare una canzone d’Addio, la tua quella di accettare di essere mamma di un ragazzo sensibile che chiede attenzioni in più. Non ci si pensa io credo, si dice sì e poi, come dici in maniera perfetta ci si mette amore: quello per la propria creatura in dosi che posso solo immaginare, quello per gli studenti che pure ho amato con dedizione, volendogli bene, ossia cercando di costruire il loro bene. Ho capito dopo che quel timore dell’entrata in scena non era tanto per un possibile errore o una defezione, ma per il desiderio di riuscire a trasmettere in cambio di tutto l’affetto ricevuto, qualcosa che lo rimandasse indietro in millesima parte; quell'Amore puro che move il sole e l’altre stelle
:)
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 23/06/20 alle 18:26 via WEB
che bel commento !! Grazie Massimo :-) innanzitutto grazie per la risata iniziale! ho avuto quei cagnolini e pagherei per averli ancora :-)))))))))) non li avevo sul cruscotto ma sulla Tv (rido!).. per il resto hai esposto già benissimo tu e la citazione CHE AMO :) grazie...per la sensibilità e il rispetto. Roberta
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 04/07/20 alle 11:30 via WEB
:)
 
several1
several1 il 20/06/20 alle 13:53 via WEB
Una canzone da indossare sopra il cuore di quel poveraccio tremolante :-) ... auguri a te
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 22/06/20 alle 12:39 via WEB
I poeti veri come Gino Paoli sanno prendere il gomitolo delle parole e cucire con colori e trame impreviste un maglione che puoi soltanto indossare lì: sopra il cuore, per non sentire freddo nelle notti senza stelle.
:)
 
ditantestelle
ditantestelle il 21/06/20 alle 09:21 via WEB
Quel 'di me' tocca il significato, coglie il senso delle cose. Questa piccola favola di luce nutre fatiche, i tanti dubbi, le troppe distinzioni. Di me a te.. caro Max, restituisco il bene che lasci condiviso in questo gesto buono del darsi e riceversi, dei tanti mondi che siamo e delle tante fiammelle che insieme sanno brillare di sintonia. Che questa Estate sia di promessa e ritorno.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 22/06/20 alle 12:40 via WEB
Hai detto tutto meglio di quanto possa mai fare io. Aggiungo un addentellato all'Augurio: che questa Estate ti offra l’occasione di dire un sì imprevisto, sconsiderato, irrazionale, di quelli per i quali pensi di non essere pronta e invece sono fatti apposta per darti una felicità insperata, ma meritatissima.
:)
 
Spiky03
Spiky03 il 05/07/20 alle 14:51 via WEB
L'ho letta questa mattina dal cell, mentre si alzava un piccolo vento che veniva dal fondo del mare. È stato un bel leggere, come un libro che culla le nostre emozioni. :)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 06/07/20 alle 05:32 via WEB
La visione del vento che nasce dal fondo del mare mi piace molto, è una visione morbida di quell'elemento impalpabile che al mare appartiene di diritto, perché non esiste l'uno senza l'altro.
Guardando la vita con gli occhiali colorati della poesia è facile sentirle raccontare favole, la maggior parte piccole, ma ugualmente degne di essere raccontate.
Benvenuta tra queste pagine :)
 
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