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Post n°586 pubblicato il 15 Maggio 2020 da Zero.elevato.a.Zero
Le nubi di tanto in tanto Non è la prima volta che il passaggio terreno di un artista a me è caro lascia un riflesso di luce su queste pagine.
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in questo periodo la mia vita ha cambiato abitudini e lasciato uno spazio maggiore ai pensieri, mi affligge la morte trasformata in numeri statistici o in immagini di carri militari pieni di salme, come se fosse solo una perdita a bilancio, da portare lontano per non pensarci più. Leggo sul quotidiano della mia città che ieri per coronavirus si registrano "solo" due morti: due unità. Ma anche due persone legate ad altre per gli affetti e l'avventura di una esistenza vissuta assieme che il giornalista arido non sa raccontare, come non sa raccontare l'eredità profondamente umana che hanno lasciato in qualcuno vicino e a loro caro.
Sale al cielo anche Enzo Bosso, un'unità; ma dentro quella monade che universo pregno di eredità umana che con il linguaggio della musica trovava il sentiero per toccare cuori e incendiare emozioni vivissime: policrome.
Nel mio egoismo avrei voluto ancora poterlo sentire e parlare dal vivo come nel recente Gennaio, avrei voluto carpire un'altra volta la sua forza interiore che gli permetteva di donare anche nei momenti di sofferenza secondo un Allegro ma non troppo come io immagino fosse scritto nello spartito capace di rappresentare la sua vita.
Ti lascio un ricordo recente espresso in un linguaggio a me quasi sconosciuto: nel commentare l'ingresso di un corno che lui desiderava più acceso, ha chiesto allo strumentista di prolungare a lungo la nota. Questo suono protratto, la maestria di cavarne una coloritura tanto suadente, ha commosso i componenti dell'orchestra, quelle persone speciali che conoscono in profondità la lingua universale delle note. Loro credo subiscano la perdita più dolorosa e a loro, come a tutti i musicisti, va il mio pensiero e la mia gratitudine per saperci rendere più bella la vita.
Un'ultima nota, breve come una semibiscroma, questo spazio, come la musica raccontata da Ezio Bosso, non è mio, diventa anche tuo, e di tutti, nel momento in cui decidiamo di condividere un pensiero, un'emozione vivendola assieme.
Ti saluto con un sorriso :)
Grande Ezio.
Temo di aver scritto troppo, e che sia opportuno un po' di silenzio personale per ascoltare meglio le voci, soprattutto la tua della quale ti ringrazio :)
Sempre grato, Namasté
:)
:)
:)
La musica ha questa capacità di descrivere equilibri e assonanze e riportare quel senso di ordine che io chiamo armonia.
Grazie del tuo pensiero e della tua presenza :)
:)