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Post n°582 pubblicato il 03 Aprile 2020 da Zero.elevato.a.Zero
La tecnologia si dimostra preziosa in questi giorni dove siamo privati della libertà; sulla fibra ottica che da casa mi collega al mondo incontro vecchi amici ed ancora i fratelli di spada, di quella recente di scuola italiana come anche di quella giapponese. Nella notte di luna piena Inti Illimani - Chiloe |
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Inevitabile provare a replicare questo brano con il mio flauto dolce in Do, enorme la soddisfazione di riuscire a trovare il fiato per la produzione delle note più lunghe, tutto questo con un piccolo pezzo di ciliegio che può evocare i suoni ed i colori del vento.
Ecco perché oggi ho desiderato lasciare un pezzo di memoria dentro il mio blog, come un fiore che torna ad aprirsi e che tu hai colto.
:)
Forse per tale motivo ai giovani educati all'arte della guerra veniva insegnato il senso opposto alla morte: la poesia, la musica, i canoni estetici della bellezza, perché potessero bilanciare nel cuore il senso della devastazione con quello dell'armonia.
Oggi ho voluto riflettere a voce alta, non è una lezione che impartisco, semmai che apprendo personalmente, che la potenza, il potere, l'energia, passano attraverso l'equilibrio dei gesti come anche dei suoni o della rappresentazione artistica. Che il guerriero deve essere armato di luce, solo in questo caso il mondo può avere bisogno di lui.
Buona Pasqua :)
La cosa fondamentale è che tu possa continuare ad esistere in primo luogo per te stessa, che tu riesca a cogliere il senso di questi giorni che d'improvviso hanno sconvolto le nostre abitudini e qualche orgogliosa certezza, richiamandoci alla fragilità, ma anche all'attenzione sulle cose fondamentali.
Da questa introspezione però è possibile trovare il potere di reagire, realizzando piccole cose, piccoli gesti, che sommati avranno un effetto poderoso, consapevoli dopo anni di egoismo che siamo chiamati ad essere più socievoli e altruisti. Sarà che vivo in un grande condominio, dove la distanza rappresentata da mura sottili non impedisce di rafforzare legami prima labili, con quel senso imparato sul mare di "essere tutti sulla stessa barca". Si trasforma in questo modo la diffidenza verso il vicino nella complicità umana di un gesto di aiuto o anche solo di una condivisione che dà forza e speranza, fosse soltanto un vaso di fiori regalato perché il balcone vicino possa essere fiorito come il tuo.
Vorrei, davvero lo vorrei, che questa esperienza ci cambiasse in meglio, mi cambiasse in meglio, con quel senso di fratellanza che per mestiere ho visto tra le popolazioni colpite da disastri naturali, guardato con rispetto e mai interiorizzato.
Sì io credo che sia possibile trovare un senso molto positivo anche ai giorni luttuosi che stiamo vivendo, anche nei silenzi della strada e in quelli delle anime che come te sono sensibili e soffrono.
Grazie ancora per il tuo passaggio: è come il vento lieve che oggi accarezza le gemme e risveglia il canto dei pennuti più mattinieri; perché il silenzio totale esiste solo in chi non sa ascoltare.
Ti saluto con un sorriso di Primavera :)
Nella sintesi come sempre perfetta delle tue parole io vedo a ritroso tutta la favola musicata da Mozart (forse la sua ultima gioia) e scritta da Emanuel Schikaneder; le prove, l'aspirazione alla purezza, il senso dell'amore faticosamente cercato e per questo remunerato dalla moneta più bella. Sono tantissimi concetti sui quali poter meditare, lo farò riascoltando la terribile regina Astrifiammante chiedere alla figlia Pamina di farsi strumento di vendetta, ma il cuore puro della fanciulla è destinato alla gioia e non al dolore.
Che sia solo una favola?
:)
La parte di Astrifiammante richiede un soprano di coloratura (capace di prendere il Fa sopracuto), Mozart l'aveva scritto considerando le doti della cognata Josepha Hofer; i trilli sono un capolavoro nel capolavoro.
Grazie di averli apprezzati con me
:)
la rana contempla
il vagar delle nuvole
(Yosa Buson)
Grazie :)