Premessa Ci sono giorni in cui la gioia supera la capacità delle parole, per lo meno delle mie, così cerca di trovare sfogo in un modo diverso. Questo post non è mio, è l’insieme di molte cose che ho preso dagli amici conosciuti qui, ed è, a mio modo di vedere, un tributo alla vita migliore che mi regalano. Se qualcuno riconoscerà qualcosa di suo, nella metafora che contiene, nello stile del racconto, o nella musica che aleggia nell’aria… non consideratelo un plagio, ma solo una cosa bella che ho imparato: un florilegio dove aleggiano i vostri profumi.
La storia vera di Tsuki e Kinsei
Nel regno di Ten, in un tempo lontano dal tempo, vivevano due potenti sovrani: Mangetsu e Tayou. Dopo eoni di guerra tra loro avevano trovato la pace, si alternavano al comando ciascuno per una parte del giorno. Tayou era un generale forte e spietato, il suo potere era così grande da dominare ogni cosa, gli altri scappavano al suo arrivo, ma amministrava con giustizia ed era portatore di benessere per tutti. Mangetsu comunque non aveva paura di lui, era una maga sapiente ed agile, sapeva contrastare le azioni vigorose del suo antagonista con l’incanto del silenzio e della pace e durante il suo comando la vita seminata poteva germogliare. Avvenne così che, mentre regnava, Tayou incontrasse ai margini del proprio regno la piccola Kinsei, una dolce creatura scappata dagli orrori dell’inferno del silenzio. Kinsei temeva più di ogni cosa la solitudine però evitava come poteva il frastuono, il calore, e la luce abbagliante, così spariva all’approssimarsi di Tayou. Ma anche Mangetsu era troppo luminosa per i suoi occhi delicati e così imponente da spaventare la piccola, che per questo motivo si nascondeva indecisa; aveva in cuore la speranza di lasciare per sempre il territorio del dolore e trovare un posto adatto a lei, ma nello stesso tempo non aveva la forza ed il coraggio di avvicinare Mangetsu. La maga commossa dalla fragilità di Kinsei capiva l’impossibilità di conoscerla nella sua veste regale e sfolgorante. Non c’era altro rimedio che fare ricorso alla magia. Dopo un incantesimo evocato per molte settimane, finalmente riuscì a trasformarsi in Tsuki, dall’aspetto minuto e dalla schiena curva e sottile, con ampie braccia che ispiravano conforto. Allora, vincendo la paura della giovane le si avvicinò e per la prima volta nella sua esistenza Kinsei udì il suono dolce di una parola d'Amore. Era una sera speciale quando finalmente il visino si illuminò alla pallida luce vicina, trovò così anche lei il coraggio di usare una voce sempre rimasta muta per paura, tanto da creare quel suono che aveva prima riecheggiato unicamente nel cuore: Mamma. Da quel momento, in occasioni molto speciali, è possibile vedere Kinsei accolta tra le braccia di Tsuki che sorride felice, ed è ogni volta una notte miracolosa.
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