infinito

Esercitando una pazienza infinita sono arrivata qui in 21 minuti... ma loggata!! Mi par di capire, da quello che mi dicono gli amici blogger e non, che è sì un problema generale e di questa community in particolare ma che è anche una difficoltà nostra... domani sento il tecnico.

Sinceramente a me funziona bene,sono io che ..funziono a orari..ahahahahahah..ma non è colpa mia,come TU..sai benissimo,visti i presupposti..grrrrrrrrrrrrr

eheheheheheh tu vuoi andare contro stereotipi, pregiudizi, luoghi comuni, bon ton, convenienze, ecc...

E CERTO!Quando portavo i miei figli ai giardini...tornavo a casa,con tre..ZINGARELLI..ahahahahahahah.....mia madre sbiancava..ed io ridevo..ahahah Da bambina,non potevo mai sporcarmi,MA...naturalmente,provvedevo da sola alla bisogna..ahahahahahahah..per la gioia di mamma..una volta era così,in certe famiglie,...ihihihihihi..ma io sono sempre stata LA RIBELLE DI CASA:))))))))))

QUELLO che sto per raccontare accade in America. Non ho nessuna possibilita' di sapere se si tratta di un simbolo, di un sintomo, o di una tendenza. Quello che sto per raccontare e' in parte <realta' virtuale> perche' avviene solo in tv e nei film. E in parte vero perche' avviene per le strade, nelle scuole, nelle case. La vicenda riguarda BAMBINI, oggi, in America, nei due mondi della <fiction> e della vita. La contraddizione e' assoluta, totale. Nei programmi tv e nei film i BAMBINI vivono festosamente accanto agli adulti, in aggregazioni, comitive, famiglie e avventure in cui il rapporto e' armonioso, i BAMBINI sono adorabili, gli adulti sono protettivi, saggi BAMBINI piu' grandi si occupano dei piu' piccoli, i fratelli si armonizzano con le sorelle, i BAMBINI chiamano amici e allargano il cerchio intorno agli adulti. L' epoca di questa grande favola comincia con il primo episodio di Mamma, ho perso l' aereo (Home alone), ma era gia' stata preannunciata da grandi film come Alien, come E. T. Continua ora sullo schermo con tantissimi altri film ...... Dall' altra parte dello schermo ci sono le strade. Otto ragazzini (il piu' giovane 9 anni, il piu' anziano 13) giocano <allo stupro>. Si chiama proprio cosi', si gioca durante la ricreazione in molte scuole, <playing a rape game>.

MA NON SI SPORCANO......

Ipocrisia vera....

La polizia e' intervenuta contro la volonta' degli insegnanti, che hanno spiegato: <E' un GIOCO, lo fanno in tanti. Basta che non esagerino>. Nel caso che ha fatto notizia, non si e' ancora chiarito se qualcuno dei ragazzini sia stato troppo aggressivo o se la bambina <assaltata> abbia reagito con troppa irruenza. Come in tanti altri casi che, a quanto pare, non fanno neppure voltare la testa agli insegnanti, si forma un <pack> (un gruppo di 10 o 12 ragazzini) che si tengono d' occhio e scelgono la preda. Di solito almeno uno o due leaders del pack hanno autorita' fra i coetanei e hanno <il rispetto> incondizionato delle bambine. Il GIOCO funziona a sguardi. Alcune bambine bloccano la compagna designata e, con uno sgambetto, la buttano a terra. Poi il <pack> fa <il GIOCO>. Come tutti i giochi, consiste prevalentemente nel mimare la vita. Di conseguenza non e' una vera aggressione fisica. Il <pack> cerca di fare quello che si fa in uno stupro, ma al modo in cui si gioca alla guerra.

E' assurdo!!!

questi giochi esprimono una cultura che ragazzini sentono di ricevere dagli adulti. Anticipano un comportamento che aspetta solo la pienezza della forza fisica per maturare. Rivelano due fenomeni che stanno impegnando squadre di psicologi infantili: perche' cominciano cosi' presto, perche' cosi' male, perche' in gruppi cosi' grandi ( <il pack> ) cui partecipano <buoni> e <cattivi>, con la stessa indifferenza? Quando e' iniziata la moda di tali giochi? E soprattutto perche' i media, film grandiosi e serie tv di grande successo che durano anni, ci raccontano invece vite e infanzie che non ci sono, BAMBINI da realta' virtuale, sospesi in un limbo di armonia che non esiste? Questa finzione non e' il peggiore dei giochi?

Si può bene immaginare che adulti saranno....per colpa degli adulti che li hanno cresciuti con questi..valori...

GIULIANINA:))))))))))))))) MI SEI MANCATA...

sI DICE PURE CHE I DISLESSICI PROBABILMENTE NON HANNO AVUTO DA BIMBI LA POSSIBILITà DI GATTONARE NELLA FASE INIZIALE DEL CAMMINARE ...solo per non farli sporcare!!!!!!Assurdo...bacione Annarella;-)

Annarella:))))))))))))))) Può essere benissimo,in fin dei conti non si conoscono ancora tante cose... Un bacione Annarella...

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FAI CONTROLLARE IL TUO PC! Mi sembra un pò troppo...

Stanno imitando gli adulti,chissà cosa vedono e sentono nella realtà.Buona serata da Olga.

e se ci sporchiamo insieme a loro è ancora più bello e divertente!!! voglio tornare bimbooooooo!! eheheh un caro saluto Fabri

These leaders are the cool kids in the playground that everyone wants to copy LED Bulb suppliers. We hope. The sustainability challenge for UK plc is for other companies to adopt the best of what the leaders are doing and build on it – all without consistent government support and in a tepid economy. That doesn’t mean that stuff hasn’t been happening behind the scenes: the ethical agents continue to make enormous headway, proving the success of their models day in and day out. CottonConnect Wholesale Swarovski Crystal Jewelry now has an office in China, as well as a new batch of customers who it’s working with to improve cotton supply chains; Haygrove Heaven is kicking off the second round of the Bright Futures programme, with another cohort of workers, having successfully graduated the first round of on-farm entrepreneurs; and The Better Trading Company is working with high-profile brands like Marks & Spencer, Waitrose and Woolworths South Africa, connecting them will small-scale producers and improving livelihoods in African farming communities. To help articulate some of the success lessons for scaling chanel replica bags successful ethical agents, we have put together a brief toolkit, as well as a short film (below). Have a look. Play around. Give us a call! We need collaborators interested in having a conversation, and experimenting with the ethical agent approach.