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Creato da FridaA il 15/07/2006
Yemen. Fra pizzi, mirra e incenso, nel Regno della regina di Saba.
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Il Viaggio è carico di promesse.
Racconta di uomini e Terre, musica e sorprese, cambiamento e crescita.
Traccia indelebile, intenso sapore di libertà …
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« Frida | Prima di partire, uno sg... » |
Post n°54 pubblicato il 03 Luglio 2007 da FridaA
Chi mi segue, sa che un anno fa ero lì, a visitare il Mahram Bilquis, il Tempio dedicato al Sole e che questo blog è nato proprio per raccontare di quel mio viaggio nello Yemen.
Un colpo al cuore, ieri sera, nel sentire la notizia dell’attentato e della morte dei turisti spagnoli e dei loro autisti yemeniti.
Inutile dire quanto mi dispiaccia.
La zona di Marib resta il luogo più pericoloso, fra quelli aperti ai turisti, lo era anche l’anno scorso, ma solo per possibili rapimenti, mai avrei pensato alla possibilità di una strage.
I rapimenti nello Yemen avvengono generalmente per uno scopo sociale, è un modo, seppure subdolo, utilizzato dale tribù per acquisire visibilità, sia rispetto al governo centrale, sia rispetto alla comunità internazionale, per chiedere, in cambio della liberazione, strade, scuole, servizi.
Ma attentati ai turisti non se ne erano mai visti prima.
La zona di Marib, dicevo, è pericolosa. E si sa.
Ci siamo arrivati al ritorno dal deserto, scortati da un beduino.
La nostra guida, devo dire espertissima, sapeva esattamente come muoversi … diceva che in alcuni spazi, fra cui questo, un beduino della tribù locale, ti "garantisce" più della scorta armata. Non so quanto ci sia di vero in questo, sarei più propensa nel dire che a noi è andata bene.
Con lui abbiamo fatto la traversata dell deserto Ramlat As Sabatay e visitato, oltre al Mahram Bilquis - il Tempio del Sole e l’ Arsh Bilqis - Tempio dedicato alla Luna, la vecchia Mar'rib, l’antica capitale del Regno di Saba, situata, al tempo dei grandi regni dell'Arabia Felix, lungo le rotte carovaniere del sud… ora immersa fra il nulla, nel più totale abbandono … comunque bellissima.
Inutile dire quanto mi dispiaccia.
La zona di Marib resta il luogo più pericoloso, fra quelli aperti ai turisti, lo era anche l’anno scorso, ma solo per possibili rapimenti, mai avrei pensato alla possibilità di una strage.
I rapimenti nello Yemen avvengono generalmente per uno scopo sociale, è un modo, seppure subdolo, utilizzato dale tribù per acquisire visibilità, sia rispetto al governo centrale, sia rispetto alla comunità internazionale, per chiedere, in cambio della liberazione, strade, scuole, servizi.
Ma attentati ai turisti non se ne erano mai visti prima.
La zona di Marib, dicevo, è pericolosa. E si sa.
Ci siamo arrivati al ritorno dal deserto, scortati da un beduino.
La nostra guida, devo dire espertissima, sapeva esattamente come muoversi … diceva che in alcuni spazi, fra cui questo, un beduino della tribù locale, ti "garantisce" più della scorta armata. Non so quanto ci sia di vero in questo, sarei più propensa nel dire che a noi è andata bene.
Con lui abbiamo fatto la traversata dell deserto Ramlat As Sabatay e visitato, oltre al Mahram Bilquis - il Tempio del Sole e l’ Arsh Bilqis - Tempio dedicato alla Luna, la vecchia Mar'rib, l’antica capitale del Regno di Saba, situata, al tempo dei grandi regni dell'Arabia Felix, lungo le rotte carovaniere del sud… ora immersa fra il nulla, nel più totale abbandono … comunque bellissima.
“La “guida” ci ha lasciati alle porte della nuova Mar’rib dove, seppur affamati, decidiamo di non fermarci … troppo pericoloso.
Al posto di blocco della città, c’è un gran movimento … i poliziotti ci fanno spostare da un lato all’altro della strada, ci fanno quindi scendere e rimaniamo per un po’ fuori dalle macchine … preoccupati perchè non capiamo che stia succedendo.
Semplicemente stanno preparando la scorta … un poliziotto prende posto in ogni jeep e sarà una macchina della polizia a scortarci lungo il percorso che ci porterà a Sana’a.” (dai miei appunti di viaggio)
Mi chiedo se e da chi fossero scortati i turisti spagnoli e comunque, so bene che di fronte ad un atto kamikaze, nulla può fare chiunque.
E’ un’altra storia. Purtroppo.
Una terribile storia che, oltre alle morti e al dolore, isolerà ancor più lo Yemen, uno dei luoghi più belli al mondo.
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