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La guerra è finita ma non c'è la pace

Post n°456 pubblicato il 20 Febbraio 2015 da ziryabb

C'era una volta la guerra. Oggi è solo una metafora. È una guerraaaaaaaa! (B.Grillo). Non facciamo la guerra per le riforme (Berlusconi ammonisce Brunetta). In Liguria Cofferati era nel mirino dei cecchini del PD. L'autore di questa frase ha appena visto american sniper.

Dicevo che la guerra era bella, organizzata, legalizzata, approvata dalla camera o dal congresso e quindi dal popolo. Era una violenza legittima. Ogni guerra aveva un nome (Tempesta del deserto) e ci voleva anche il campo di battaglia, di solito al confine. Il nome veniva scelto per la storia, da inserire in una ipotetica enciclopedia popolare, da creare in futuro. Waterloo ? Ottimo. Dunque la guerra era bella perché in fondo c'era sempre il tavolo della pace. Mentre gli eserciti di due stati si bombardavano, i negoziati continuavano per arrivare ad una tregua o alla fine delle ostilità. Così i soldati potevano tornare a casa per festeggiare la fine della guerra.

Ma oggi la guerra vera come dicevo, la violenza legale fra due eserciti di due stati non c'è più. Non ho fatto nessuna verifica ma credo che nel mondo non ci sia nessun conflitto armato fra due stati. Se ci fosse stato uno si spegnerebbe nel giro di pochi giorni (Cina-Giappone a causa di un'isola).

Oggi la violenza è illegale, non c'è un esercito, né campo di battaglia.

Di solito è un conflitto fra un esercito e dei civili (ribelli, terroristi, indipendentisti, jihadisti, talebani, crimini organizzato, cartelli della droga...). Purtroppo il campo di battaglia è la città, lo spazio urbano e le vittime sono dei civili innocenti. Questa violenza gratuita, assurda non fa vittime militari ma civili. Quando c'era la guerra la morte dei civili era un danno collaterale. Oggi il collaterale è diventato il principale bersaglio e viceversa. Volevano uccidere quattro vignettisti, hanno fatto fuori tredici persone che non c'entrano niente. Non entro nel merito ma giusto per descrivere la natura di questa violenza. Nell capitale sud americane si commettono 60 omicidi al girono.

 Anche se dietro i filo russi ci sono i russi ma non è ufficiale nè provato.

È stato abbattuto un aereo di linea sopra il cielo ucraino. Vittime di ogni nazionalità.

Questi matti da slegare (commettono l'attentato dopo l'uscita dal carcere per trafico di droga o di armi) mi ricordano i telepazzi: definizione di Stephen King nel suo libro CELL .(Al cinema nel 2015, il libro è da evitare come del resto il film se non vi piace l'horror. Sembra che il libro (2006) sia stato scritto dopo il film, 400 pagine inutili). Dunque un giorno di ottobre in tutto il mondo, coloro che hanno risposto a una chiamata sul cellulare alle ore 15:05 ricevono un Impulso che li fa diventare matti, non ragionano più con la testa e fanno delle cose... da Horror. Telepazzi perché comunicano fra di loro con la telepatia per compiere un atto violento. Camminano di giorno smarriti e la notte si radunano tutti insieme telepaticamente in un campo aperto, uno stadio, ad ascoltare musica ad alto volume per ricaricarsi. Mentre le persone che non hanno risposto alla chiamata perché privi di telefonino si nascondono di giorno e escono di notte a cercare cibo, armi, parenti...

Insomma sembra che gli attentatori di questi ultimi tempi abbiano ricevuto l'Impulso. Quando i media ci informano che l'attentatore non è legato a nessuna organizzazione terroristica e che ha agito da solo non è rassicurante.

 
 
 
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