La parola...

Considerazioni sulla decadenza della politica in Italia


Aristotele diceva che l'uomo è per natura un animale politico, e io sono d'accordo; in fondo tutto ciò che riguarda gli uomini è politica. Volendo estremizzare, sono politica anche le banalità che scrivo io quando trattano un problema comune a più persone e se sulle mie banalità si innesca una discussione costruttiva.Noi spesso, però, consideriamo politica solo l'arte di governare, ed è su quella che vorrei fare una considerazione.Un tempo la politica di governo aveva come fine la discussione dei problemi del Paese per arrivare alle decisioni e alle azioni che riguardavano la comunità.Non era un tempo lontanissimo; eravamo negli anni '70 quando si facevano leggi come lo statuto del lavoro, il divorzio, l'aborto, la tutela delle lavoratrici madri, l'obiezione di coscienza, la parità nel nuovo diritto di famiglia, l'abolizione dell'orrendo delitto d'onore. Queste sono le prime grandi riforme che mi vengono in mente ma altre ce ne furono, e tutte miglioravano la qualità della vita delle persone.Dagli anni '90 in poi la politica è diventata altro: è diventata personalismo, giochi di potere, leggi a tutela solo della classe politica e dirigente, anche e soprattutto se delinque; basta pensare alle leggi ad personam di Berlusconi o a Renzi che era contro il blocco della prescrizione dei reati.Alla gente comune, quando va bene, negli ultimi anni sono state date le caramelline di consolazione: il reddito di cittadinanza senza una legge per il lavoro, le salvaguardie per mandarti in pensione dopo che ti hanno tolto i diritti acquisiti, qualche elemosina per apparare i fossi della pandemia, il cashback.Non mi viene in mente una sola legge fatta negli ultimi 20/25 anni che incida sulla vita delle persone migliorandola stabilmente e in maniera significativa.Mi viene di contro in mente la cancellazione da parte dell'orrendo fiorentino dell'art. 18, che ha fatto cadere tutele e diritti dei lavoratori.Mi vengono in mente le assurde riforme della scuola, i tagli alla sanità, tutti i diritti sindacali che pian piano ci hanno tolto e potrei continuare ancora ma mi fa male anche solo pensarci.Le responsabilità di questa politica vergognosa non sono da una sola parte: tutti quelli seduti oggi in Parlamento ne hanno colpa.Ma anche noi popolo siamo responsabili.Non ho visto nessuno alzarsi davvero contro, dire basta.Sì, qualcuno ha manifestato delusione, disaffezione, sfiducia ma siamo rimasti banali leoni da tastiera, rivoluzionari del sistema qwerty.E quindi ci meritiamo sia questi inutili politici che Draghi.